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Last Minute Market: lo spreco diventa risorsa

A Bologna, grazie ad una felice intuizione del Professor Andrea Segrè, Preside della Facoltà di Agraria dell’ Alma Mater Studiorum, è stato ideato un sistema che limita gli sprechi e recupera le merci invendute.

di Elisabetta Corsini - martedì 4 marzo 2008 - 6880 letture

In Italia, ogni giorno, ben 4 mila tonnellate di cibo vengono gettate via. In un anno i prodotti alimentari che finiscono nelle discariche o negli inceneritori sono 1,5 milioni di tonnellate, cioè circa 4 miliardi di euro che se ne vanno letteralmente in fumo. Si tratta di beni che potrebbero essere ancora utilizzati, il linea con le norme igienico-sanitarie, ma ormai privi di valore commerciale: il consumatore, sempre più esigente, non li vuole più, o perchè la data di scadenza è vicina o magari solo perchè la confezione è un pò ammaccata. Ed è così che una grande quantità di cibo si trasforma in rifiuti da smaltire, causando un’ enorme perdita di denaro, di tempo e di lavoro, con un impatto notevole anche sull’ ambiente.

A Bologna, grazie ad una felice intuizione del Professor Andrea Segrè, Preside della Facoltà di Agraria dell’ Alma Mater Studiorum, è stato ideato un sistema che limita gli sprechi e recupera le merci invendute, offrendole a persone che vivono in condizioni di disagio sociale: Last Minute Market è nato nel ’98 ma è diventato una vera e propria realtà imprenditoriale dal 2003, con la creazione della cooperativa Carpe Cibum. Il progetto, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, si fonda sulla collaborazione fra il mondo imprenditoriale, le Istituzioni Pubbliche e le associazioni caritative:"Con Last Minute Market i grandi e piccoli supermercati, e più in generale tutte le imprese legate alla distribuzione alimentare, hanno la possibilità di donare le loro eccedenze realizzando progetti socialmente utili - spiega Sabina Morganti, socia di Carpe Cibum - gli alimenti vengono ritirati e poi distribuiti gratuitamente, tramite gli enti di assistenza, a quei consumatori che non hanno potere d’acquisto".

Per le attività commerciali che donano i prodotti altrimenti destinati al cassonetto, le spese di smaltimento dei rifiuti si riducono, mentre aumentano i vantaggi di natura fiscale. In città, già da qualche anno, l’ ipermercato Leclerc-Conad di via Larga ha aderito al progetto Last Minute, devolvendo, fra gennaio e novembre del 2007, 39.320 chili di alimenti a 6 associazioni cittadine che assistono tutti i giorni 300 persone:"Proprio grazie alla disponibilità della Conad di via Larga è stata effettuata la raccolta di alimenti che abbiamo poi distribuito alle famiglie in difficoltà degli ex operai della Sabiem - ha aggiunto la Morganti - in 3 settimane sono stati raccolti 800 chili di merce". E se il recupero di cibo è il progetto capostipite, il mercato dell’ ultimo minuto effettua anche altri servizi, come il ritiro dei libri invenduti, sottratti al macero e offerti alle biblioteche pubbliche e scolastiche, e la raccolta dei prodotti ortofrutticoli che rimangono nei campi.

L’ ultimo sviluppo del progetto, poi, prevede la raccolta di farmaci, dai prodotti erboristici agli integratori alimentari, ma anche farmaci da banco e prodotti per i lattanti. La prima associazione a beneficiare dei beni parafarmaceutici, presenti all’interno del supermercato di via Larga, sarà l’ Opera Padre Marella.


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Last Minute Market: lo spreco diventa risorsa
6 ottobre 2008, di : FABIO

IL LAST MINUTE MARKET è UN OTTIMA INIZIATIVA........IO HO UN ALTRA IDEA CHE PUO DIMINUIRE LO SPRECO DI GENERI ALIMENTARI FAVORENDO SIA SUPERMERCATI CHE LA CLASSE MEDIA ........PER ULTERIORI INFO PUò CONTATTARMI AL SEGUENTE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA FABIOGIU85@HOTMAIL.IT...............VOGLIO OTTENERE CON LA MIA IDEA IMPRENDITORIALE IL MIO FUTURO LAVORO AIUTANDO LA COLLETTIVITà