Attentato

«Io sono oggetto di una minaccia diretta: un kamikaze allo stadio contro di me», l’ha detto Silvio Berlusconi in una intervista pubblicata su Libero...

di Sandro Simone - giovedì 3 novembre 2005 - 3450 letture

«Io sono oggetto di una minaccia diretta: un kamikaze allo stadio contro di me», l’ha detto Silvio Berlusconi in una intervista pubblicata su Libero, giornale (se così lo si può definire) diretto da Vittorio Feltri.

Alla Procura di Milano non sanno niente, ma se Berlusconi l’ha detto c’è sicuramente da fidarsi, sarebbe assudo che un premier sparasse un cazzata simile solo per spaventare il popolo, quasi come farsi leggi su misura o addirittura invadere un paese accusandolo di avere armi nucleari che invece non possiede.

Il problema, a questo punto, è che quei comunisti dei giudici non vogliono fare le indagini, per cui tocca a noi provare ad indagare, ecco alcune ipotesi:

- il kamikaze era un giovane anarco-insurrezionalista che aveva in progetto di fare l’attentato in occasione del derby Inter-Milan di Champions League dell’anno scorso. Quando il giovane ha saputo che il biglietto del settore di Berlusconi, il primo anello rosso, costava oltre 200 euro ha optato per un secondo anello verde da 18 euro dal quale ha provato a lanciare la bomba che però è finita dalle parti di Dida ed ha provocato l’interruzione della partita.

- il kamikaze era un tifoso inglese, pronto a farsi esplodere durante la premiazione della finale di Champions League Milan-Liverpool. Alla fine del primo tempo tutto sembrava andare bene, Berlusconi sarebbe dovuto saltare in area subito dopo aver ricevuto la coppa da capitan Maldini, ma l’incredibile rimonta dei reds ha fatto fallire, oltre ai sogni di gloria dei milanisti, anche un piano perfetto.

- il kamikaze avrebbe dovuto essere Massimo Moratti, presidente dell’Inter, imprenditore vicino alla sinistra e con molti amici fra i petrolieri arabi. Il piano era pronto, la bomba avrebbe dovuto portarla Adriano dal Brasile dove era andato per giocare una partita con la sua nazionale ma, come tutti sapete, ha perso l’aereo ed ha fatto saltare il piano.

- i kamikaze erano due, Giraudo e Moggi, visti al fianco di Berlusconi nella partita di sabato scorso, arrabbiati con lui perchè non ha ancora voluto approvare un condono sul doping dei calciatori e sulla corruzione degli arbitri, alla fine avrebbero deciso di dare un’altra chance al Cavaliere a patto che nella prossima finanziaria vengano inseriti degli sgravi fiscali sui soldi spesi dalle società di calcio per comprare farmaci dopanti e orologi da regalare agli arbitri.

- il kamikaze era un mafioso inviato da una cosca siciliana per uccidere il premier, poi però all’ultimo momento ha ricevuto una telefonata dal suo boss che gli diceva di lasciar perdere visto che tutto si era aggiustato, che l’appalto per il ponte sullo stretto di Messina era andato bene e che presto sarebbero arrivati i soldi.

Non resta che concludere dicendo che "tutto è bene quel che finisce bene", anche se l’impressione è che nei mesi che ci dividono dalle elezioni di episodi di questo tipo ce ne saranno altri...


Una collaborazione www.girodivite.it e www.bengodi.org


- Ci sono 1 contributi al forum. - Policy sui Forum -
> Ciao nì, ciao nè, ciavamu, ciavè
11 novembre 2005, di : Salup

E’ successo un’altra volta! Il Premier è stato insultato nuovamente in questo sito! Voi siete peggio dei Kamicaze! voi siete peggio di Celentano! ma che dico? voi siete peggio di Prodi che non ha pace e con quella bicicletta tormenta il Premier col campanello anche di notte sotto la sua finestra..Ma come si fa a quell’età a cercare ancora rogne così? ...Poi va sotto la Nanda di notte e la chiama: "dai apri! butta la chiave, che ho un albero in mezzo alle gambe!" Perciò, visto che differenza di stile tra i due? Ora lo sapete per chi votare! Me raccuman! sotto li piedi a queli! s’è la crisi? ma noi ghe pensam sempre in tempo a insultarli! Il nostro è il pelo più belo che tien più calor! Se nascondiamo dopo la grande manovra! non semu stati noi la colpa di quel’esperimento! Noi semu solu alevatur! Ciao ni, ciao ne, ciavamu, ciavè, e cusì ghe vedemu ben!