Hooligans al G8

Vincenzo Canterini, ex capo del reparto mobile di Roma, e Alessandro Perugini, ex vice-capo della Digos di Genova, hanno ottenuto un’avanzamento di carriera dal ministro degli Interni. Ci chiediamo per quali meriti i due abbiano ricevuto la promozione. Sicuramente non per i pestaggi avvenuti al G8 di Genova nel 2001, per i quali sono entrambi sotto processo.

Vincenzo Canterini è stato rinviato a giudizio per concorso in calunnia, lesioni personali aggravate e falso ideologico. I fatti risalgono al bestiale blitz all’interno della scuola Diaz nella notte tra il 21 e il 22 luglio, in cui decine di ragazzi furono massacrati di botte a sangue freddo.

Alessandro Perugini è stato rinviato a giudizio per concorso in lesioni aggravate per aver partecipato al pestaggio di un minorenne davanti alla Questura di Genova il 20 luglio 2001.

Di quest’ultimo episodio abbiamo visto tutti l’agghiacciante video amatoriale, in cui Perugini sferra un calcio in faccia ad un ragazzino disarmato e immobilizzato da diversi agenti. L’immagine che nessuno dimenticherà mai è quella successiva in cui lo stesso ragazzo con la faccia deformata dal calcio in una maschera di sangue piange e grida "bastardi".

Forse non avremo giustizia sull’assurda morte di Carlo Giuliani, né sapremo mai il nome di tutti i macellai con i manganelli entrati alla Diaz e degli aguzzini di Bolzaneto.

Ma è incivile e allontana i cittadini dalle forze dell’ordine una promozione che dimostra inequivocabilmente una cosa:

per gli Hooligans delle caserme non vale neanche la prova tv sufficiente ad incastrare gli hooligans degli stadi.

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5 settembre 2006, di : Unforgettable_fire

Chissà perchè parlate di "morte assurda" di Carlo Giuliani.....forse avreste preferito parlare di "morte giusta" di un carabiniere, colpito non solo da un pesante estintore ma soprattutto dalla stupidaggine di uno dei tanti esseri immondi che affliggono questa società (per carità, ve ne sono tanti a destra che a sinistra). Abbiamo oramai imparato che certe verità a galla non verranno mai e sulla bilancia conterà soprattutto quale delle due fazioni politiche avrà giocato meglio la propria carta in quella circostanza. Meditiamo gente, e non sulla birra come faceva il caro Arbore!!!
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