La poesia della settimana: Gioconda Belli

La poesia di questa settimana è di una poetessa sudamericana, Gioconda Belli ed è stata scelta dalla lettrice Silvia Galeano.

di Piero Buscemi - martedì 2 agosto 2011 - 3276 letture

Sempre questa sensazione di inquietudine

Di attesa d’altro.
 Oggi sono le farfalle e domani sarà la
 tristezza inspiegabile,
 la noia o l’ansia sfrenata
 di rassettare questa o quella stanza,
 di cucire, andare qua e là a fare commissioni,
 e intanto cerco di tappare l’Universo con un dito,
 creare la mia felicità con
 ingredienti da ricetta di cucina,
 succhiandomi le dita di tanto in tanto,
 sentendo che mai potrò essere sazia,
 che sono un barile senza fondo,
 sapendo che “non mi adeguerò mai”,
 ma cercando assurdamente di adeguarmi
 mentre il mio corpo e la mia mente si aprono,
 si dilatano come pori infiniti
 in cui si annida una donna che avrebbe
 voluto essere
 cielo, mare, stella,
 ventre profondo che dà alla luce Universi
 e splendenti stelle nove…
 Raffiche di poesie mi colpiscono
 tutto il giorno e
 mi fanno desiderare di gonfiarmi come un
 pallone per contenere
 il Mondo, la Natura, per assorbire tutto e stare
 ovunque, vivendo mille e una vita differenti…
 Ma devo ricordarmi che sono qui e che
 continuerò
 ad anelare, ad afferrare frammenti di chiarore,
 a cucirmi un vestito di sole,
 di luna o il vestito verde color del tempo
 con il quale ho sognato di vivere
 un giorno su Venere

Gioconda Belli (Managua, 9 dicembre 1948) è una poetessa, giornalista e scrittrice nicaraguense. Ha al suo attivo quattro libri di narrativa, nei quali vengono esplorati alcuni temi ricorrenti, come le vicissitudini politiche del suo paese e la lotta sandinista, il femminismo e l’emancipazione della donna, il rapporto tra l’america precolombiana e il Sudamerica attuale, e un certo livello di misticismo. È anche autrice di diverse raccolte di poesie, caratterizzate da una poetica sensuale e femminile.


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