La poesia della settimana: Cristanziano Serricchio
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L’anima dell’acqua
Forse troverai ancora la quaglia
acquattata nel ciuffo di stoppie
secche sull’argine del greto
a difendere l’ultimo nido.
Ma non avranno i nidiacei
che spighe abortite, pozze
crettate alla canicola del sole.
Un tempo sterminate messi
ondeggiavano al favonio estivo,
quando i dauni capanne rotonde
alzarono lungo i fiumi barattando
anfore colme di grano coi vicini.
Qui dove per tratturi di fango
torme di schiavi passarono trascinandosi
donne e bimbi magri come greggi,
fra giunchi marci bufali villosi
muggono immersi fino alle corna.
E l’acqua ha l’odore delle cose
morte attorno al fico contorto
solitario tronco sull’immobile
ristagno d’erbe putrescenti.
Un giorno forse dallo spirito del cielo
l’anima dell’acqua scenderà sulla terra.
Cristanziano Serricchio è nato a Monte Sant’Angelo nel 1922 . Laureato in lettere all’Università di Roma, ha insegnato ed è stato preside nei Licei. Viveva a Manfredonia. Si interessa di studi archeologici e letterari. Ha pubblicato in tali discipline numerosi saggi. È inoltre autore di diciotto raccolte di poesia fra cui Stele Daunie, con saggio critico di Oreste Macrì e Poesie, di Giacinto Spagnoletti, una in dialetto e di quattro opere narrative fra cui l’Islam e la Croce, romanzo edito da Marsilio nel 2002 vincitore del premio "Palazzo al Bosco", tradotto in lingua serbo-croata. È incluso in diverse antologie e storie letterarie e collabora a riviste e giornali. Mario Luzi gli ha conferito nel 2003 il Premio Una vita per la poesia.
Ha pubblicato numerose opere letterarie, di poesia: Nubilo et sereno (1950), L’ora del tempo (1956), Fiori sulle pietre (1957), L’occhio di Noè (1961), L’estate degli ulivi (1973), Stele Daunie (1978), Arco Boccolicchio (1982), Topografia dei giorni (1988), Questi ragazzi (1991), Poesie 1978-92 (1993), Orifiamma (1993), Semillas de palabra (1996); di narrativa: Le radici dell’arcobaleno (1984), Il castello sul Gargano (1990) e La montagna bianca (1994); saggi storici ed archeologici: Note su Siponto antica (1976), Iscrizioni romane paleocristiane e medievali a Siponto (1978), Manfredi e la fondazione di Manfredonia (1978). È presente in diverse antologie letterarie: "Poesia e letteratura", "Poesia italiana contemporanea", "Storia della letteratura italiana del novecento" etc. Intorno alla sua produzione letteraria hanno scritto: G. Bonaviri «Noto la fresca capacità poetante.»; M. Dell’ Aquila «In una continuità di lavoro le sue raccolte poetiche dimostrano un intenso sentimento della vita, la consumata e sofferta capacità di cogliere il trascorrere lento delle stagioni, i miti del tempo che si volge, della giovinezza che trascolora e si matura, della vita che si ricrea nel giro eterno delle stagioni.»; M. Luzi «Resta, ed è molto bella, questa disponibilità all’incontro, all’accoglienza, ed al congedo: questa trascorrenza (se la parola esiste). E comunica un fuoco sottile. Per di più una coerenza linguistica, una coscienza inappuntabile del proprio modo di esserci.
E’ morto a Manfredonia il 1° settembre 2012.
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Mi permetto di segnalarvi che il grandissimo Cristanziano Serricchio "viveva" a Manfredonia e non "vive", come scritto nelle note biografiche del testo in oggetto. Il poeta ci ha lasciati l’1 settembre scorso.
Ti ringrazio per la segnalazione, ma molte volte basta leggere fino alla fine per accorgersi che si potrebbe trattare di un errore di battitura. In ogni caso, grazie ancora.
Piero Buscemi