Del tempo libero in Corea del Sud

I sudcoreani, abitanti di una penisola adorano cantare e ballare, amano mangiare e bere, sono passionali e mettono al primo posto famiglia e amici: arrivano a definirsi “gli italiani d’Asia”.

di Massimo Stefano Russo - sabato 10 agosto 2024 - 741 letture

In Italia si parla più della Corea del Nord che della Corea del Sud. Memori della disfatta nei mondiali di calcio del 1966 in Inghilterra, molti ricordano ancora il nome di Pak Doo-Ik, il calciatore-professore di educazione fisica - spacciato a lungo dai media italiani per un dentista nord-coreano - che mandò a casa gli azzurri.

La Corea del Sud, passata in appena trent’anni dalla povertà alla ricchezza, capace di costruire una delle democrazie più solide del mondo ha tutta una sua storia importante da studiare e raccontare: paese della tecnologia digitale e dei Suv, con l’aeroporto di Incheon considerato il migliore del mondo.

Fino agli anni Sessanta poverissima di risorse naturali, divisa da una guerra fratricida, (chiamata “guerra dimenticata”) che nel 1953-54 fece circa 2 milioni di vittime, dipendente dall’aiuto finanziario e militare americano ha visto uno sviluppo straordinario. Un sistema produttivo originale, fondato sui grandi conglomerati industriali (chaebol) e un’attenzione maniacale per l’istruzione. In pochi decenni diventata una potenza economica e uno dei pochi stati postcoloniali capaci di farsi strada tra i paesi sviluppati, trasformatosi in una delle società più prospere e democratiche dell’Asia. Una storia straordinaria: nonostante la tragedia della guerra civile. La sua risposta al COVID-19 è stata una delle migliori del pianeta. I lavoratori hanno avuto e mantengono un ruolo fondamentale nel trainare l’economia del Paese.

La Corea del Sud, forte di una duratura alleanza con gli Stati Uniti, conta oltre 51 milioni di abitanti, rappresenta la quarta economia dell’Asia e la decima al mondo per PIL. Il sudcoreano medio ha 43,7 anni, un’aspettativa di vita di 83,2, guadagna il corrispettivo di 41.920 dollari e abita in un nucleo familiare di 2,2 persone. Sesto mercato musicale del mondo e secondo dell’Asia e anche sesto Paese al mondo e quarto in Asia per produzioni cinematografiche. (Parsite ha vinto nel 2020 l’Oscar come miglior film). K-pop, serie e film sudcoreani contano milioni di fan in tutto il mondo. I sudcoreani, abitanti di una penisola adorano cantare e ballare, amano mangiare e bere, sono passionali e mettono al primo posto famiglia e amici: arrivano a definirsi “gli italiani d’Asia”.

Negli anni Settanta dall’emergere e consolidarsi della classe media, con la nascita del commercio di massa, si avviò lo sviluppo di un piano accurato per dismettere la produzione di giocattoli, scarpe da ginnastica e magliette a basso costo e passare alle acciaierie, alle aziende chimiche, ai cantieri navali e all’industria elettronica. L’obiettivo fare del Paese una nazione avanzata e lasciarsi alle spalle l’arretratezza del passato.

La Corea del Sud negli anni Ottanta divenne il secondo Paese al mondo per numero di cantieri navali. Le parole d’ordine: deregolamentare, privatizzare e liberalizzare. Nel 1982 il quinto piano economico quinquennale pose l’obiettivo di orientare la produzione nazionale verso l’elettronica e i semiconduttori. Il tasso di iscrizione alla secondaria continuò a crescere e nel 1986 arrivò al 98%, lo stesso anno il 44% dei diplomati si iscriveva a una facoltà universitaria. Nel 1987 gli impiegati nel terziario arrivarono al 50% e il settore manifatturiero impiegava il 40% dei lavoratori. Sempre più sudcoreani potevano definirsi classe media. Le Olimpiadi del 1988 a Seoul mostrarono al mondo un’economia sviluppata. Gli scambi arrivarono a livelli di record. L’euforia della rapida crescita economica ha contribuito alla democratizzazione e al progressivo trasformarsi in superpotenza culturale. Una metamorfosi del Paese con una crescita costante e la modernizzazione dell’economia.

I sudcoreani lavorano sodo ma nel tempo libero vogliono divertirsi come gli americani. I sudcoreani lavorano sodo ma nel tempo libero vogliono divertirsi come gli americani. Nel 1995 fu varata la legge quadro per promuovere l’informatizzazione, incentivare l’uso di Internet e dei telefoni cellulari: il governo metteva l’infrastruttura lanciava progetti di ricerca-sviluppo e i provider competevano tra loro per offrire prodotti più economici e validi. Nel 1994 nacque Nexa gigante dei videogiochi online. Seguì Dang che sarebbe diventato portale e motore di ricerca. L’anno successivo fu la volta di Ahn Lab che produceva antivirus. Nel 1997 NCSoft e altri produttori di videogiochi. Due anni dopo la piattaforma online Naver. Samsung e LG cominciarono a investire nel settore e posero le basi dell’espansione globale.

Settore privato e governo hanno lavorato insieme per trasformare la Corea del Sud in un Paese all’avanguardia nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

K-Pop (abbreviazione di “Korean-Pop”, nato nel 1992 col gruppo Leo Taiji and Boys), vende decini di milioni di dischi con miliardi di streaming online: si presenta come un genere innovativo e all’avanguardia. Ha un mix di elementi presi da ogni parte del mondo che vanno dal rock al gospel, all’hip hop, uniti alla tradizione coreana. Il mercato musicale coreano ha caratteristiche diverse da quello dell’Occidente, con le principali etichette discografiche che offrono contratti vincolanti ad artisti potenziali. Gli artisti hanno piena consapevolezza del proprio ruolo politico e il governo sostiene e promuove attivamente i principali prodotti culturali nazionali nello svolgere una funzione geopolitica specifica.


Per saperne di più

- A. L. Brun-M. Riotto, La letteratura coreana, L’Asino d’Oro, Roma 2014.

- A Goldstein, Il miracolo coreano, il Mulino, Bologna 2013.

- Kim Young ha, L’impero delle luci, Metropoli d’Asia, Milano 2013

- Kyung-sook Shin, Io ci sarò, Sellerio, Palermo 2014.

- S. Mafia-M. Ferrara, Tutta colpa del K-pop, De Agostini, Milano 2020.

- G. Natali, Geopolitica Pop, Treccani, Roma 2023.

- M. Riotto, Storia della Corea, Bompiani, Milano 2014.

- M. J. Sefh, Storia della Corea moderna e contemporanea, Einaudi, Torino 2023.

- B.J.Zitwer, Il pensiero coreano, Giunti, Firenze-Milano 2022.

https://it.wikipedia.org/wiki/Parasite_(film_2019)

https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_d%27aprile_sudcoreana

https://www.youtube.com/watch?v=Ujt3seEb6BM

https://it.wikipedia.org/wiki/K-pop

https://tg24.sky.it/spettacolo/musica/2018/09/03/k-pop-fenomeno-musicale-corea



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