Cose da... Covid

La diffusione del virus è vista come opportunità di presa di coscienza degli orrori commessi dall’umanità nei decenni. Ne siamo veramente sicuri?

di Piero Buscemi - mercoledì 29 aprile 2020 - 1696 letture

Andare in giro in questi giorni ha consentito di apprezzare e approfondire il punto di vista sulle particolarità che gli occhi, solo in parte, sono riusciti nel passato a focalizzare con la giusta attenzione. Non è necessario allargare il campo visivo oltre la misura consentita dai provvedimenti antivirus diramati dai nostri governanti. Il piccolo mondo che gira attorno a noi, al nostro quartiere, alle persone che magari da tantissimo tempo non abbiamo avuto la voglia e il tempo di incrociare. I dettagli, le voci, anche le manifestazioni della natura che in ogni caso si manifestano, in questo periodo di quarantena, hanno enfatizzato la nostra attenzione e la capacità, che è innata nell’essere umano, di soffermarsi sulle finezze che impunemente abbiamo a disposizione tutti i giorni ma che rischiamo di atrofizzare.

I cicli vitali continuano a susseguirsi, con o senza la presenza diretta degli esseri umani, con o senza l’attenzione. Con o senza i condizionamenti delle scelte scellerate dell’umanità. Potremo inquinare, sporcare, distruggere ma questo non impedirà alla natura di rinnovarsi, di liberarsi dagli ostacoli che abbiamo posto nel suo continuo riciclo. E questo innato trasformismo accade, anche senza la presenza dell’uomo.

Siamo andati in giro a documentare come tutto questo sia possibile. Come il vuoto di un silenzio e dell’assenza del genere umano non abbia condizionato che certi fenomeni naturali si compiessero in ogni caso. Lo abbiamo fatto in un centro ad espansione turistica della zona costiera jonica messinese. Stiamo parlando di Santa Teresa di Riva, una delle ultime località siciliane che hanno ottenuto la Bandiera Blu, rinnovata già per tre anni consecutivi dal 2017. Sulle caratteristiche della Bandiera Blu rimandiamo i lettori al nostro articolo Bandiere Blu, pubblicato il 10 maggio 2017.

Le immagini che alleghiamo all’articolo, ci hanno fatto pensare se quello che abbiamo documentato possa essere un ulteriore requisito per rinnovare questo riconoscimento anche per l’anno in corso. Di certo, questo titolo ambientale quest’anno avrà un’incidenza minore rispetto ai precedenti, considerando che la stagione estiva in programmazione per i prossimi mesi, è già stata messa in dubbio per tutta la serie di condizioni che l’emergenza Covid sta determinando. Un dettaglio che, comunque chi salda il proprio consenso politico anche a questo riconoscimento, non trascurerà neanche nell’immediato futuro. Non si hanno ancora informazioni sull’eventuale rinnovo e dei criteri che saranno adottati da parte della FEE per il 2020.

Che la noncuranza e il palese oltraggio, che i cittadini esternano nei confronti del bene comune e delle risorse naturalistiche che l’ambiente circostante offre alla collettività, non rallentasse pur vivendo un periodo di insolita emergenza, lo davamo quasi per scontato. Certe pessime abitudini non sono facili da scardinare nella cultura degli esseri umani, abituati a delegare ad altri il rispetto dell’ambiente e la sua conservazione nel tempo. Anche nei confronti degli amministratori che, al di là delle sufficienze e strumentalizzazioni che spesso la politica comporta su qualsiasi argomento, materialmente non sono artefici dell’incuria del territorio.

Non mancano certo le contraddizioni, come di solito si possono registrare quando delle novità istituzionali vengono adottate per modificare o perfezionare le regole di convivenza civile. Tra l’eccessivo zelo degli operatori di controllo dei così detti "passeggiatori abusivi", spesso spacciati per untori senza un effettivo e confermato riscontro, e una maggiore attenzione a coloro che con strafottenza abbandonano guanti di protezione e mascherine usate che sono visibili sulle spiagge e sulle campagne circostanti, forse avremmo preferito registrare una maggiore attenzione delle forze dell’ordine per questo ignobile fenomeno. Oggetti che si vanno ad associare con le immancabili bottiglie di plastica, copertoni e qualsiasi oggetto che il mare ci restituisce ad ogni mareggiata. Incurante delle onorificenze che una Bandiera Blu rappresenta.

JPEG - 304.5 Kb
Autostrada Messina-Catania
JPEG - 411.5 Kb
La differenziata del 2020
JPEG - 324.6 Kb
JPEG - 203.7 Kb
Lungomare di Santa Teresa di Riva


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -