Sei all'interno di >> GiroBlog | nuovi segnali di fumo |

9 anni di... processioni

Riaperta la galleria lato monte all’altezza di Letojanni dell’autostrada Messina-Catania

di Piero Buscemi - giovedì 18 luglio 2024 - 96 letture

Mentre a Palermo le strade erano invase da migliaia... che dico migliaia?... milioni di fedeli per osannare Santa Rosalia, nel messinese la scorsa settimana una spontanea e sentita processione di automobilisti ha occupato la carreggiata lato monte dell’autostrada Messina-Catania, la A-18 per intenderci.

Il motivo era più che mistico, diremmo miracoloso. Dopo "soltanto" 9 anni di attesa, finalmente quel tratto autostradale è stato riconsegnato ai fedeli... ops... agli automobilisti che, in quasi due lustri, sono stati costretti, prima a condividere la carreggiata lato mare con viaggiatori che percorrevano il senso contrario, dopo a percorrere a singhiozzo quella nuova opera di ingegneria che adesso è in bella mostra su quel tratto e rappresentata dalla nuova galleria, da circa un anno in attesa del completamento dei lavori.

Qui, rubando una battuta al buon Totò, bisogna aprire una "parente": ma avete mai provato a svegliarvi la mattina presto, pronti per andare a lavorare nel vostro quotidiano da pendolari, entrare al casello di Roccalumera con la ferma convinzione di percorrere l’autostrada in direzione Catania e farlo per 9 anni consecutivi, coscienti che ad un certo punto, proprio in quel punto preciso della vostra giornata, un cartello giallo vi avrebbe costretti a "buttarvi a sinistra" (grazie ancora, Totò!), incrociando lo sguardo soddisfatto degli automobilisti provenienti da Catania, abbagliati dal primo sole del mattino ma orgogliosi del diritto alla "destra" garantita, grazie alla facoltà di poter percorrere quel tratto in direzione Messina e, quindi, senza alcun obbligo anche per loro di deviare a sinistra la loro giornata?

Se non fosse un articolo sulla viabilità, sembrerebbe un assaggio di satira politica. E poi le bestemmie del mattino, quelle accumulate e represse appena svegli, quelle che avremmo voluto intonare davanti al primo caffè, mentre nostra moglie ci elencava le incombenze della giornata che non avremmo dovuto dimenticare. Oppure quelle che le donne avrebbero voluto cantare sotto la doccia, sapendo già che le raccomandazioni ai mariti sulle incombenze necessarie da non dimenticare, erano già svanite dalla mente dei mariti appena chiusa la porta di casa.

Bestemmie sfogate contro l’autista del tir che, come se lo avesse fatto apposta per 9 lunghi anni, ci aspettava proprio sul tratto della deviazione indicata dal cartello giallo (va bene, va bene... con una scritta nera, così abbiamo chiesto aiuto anche a De André), lì pronto a porsi davanti e a proporti un’altra processione all’interno delle successive gallerie a 30 km orari. O gli estrosi automobilisti, col culo appoggiato sui carrarmati civili, scusate si chiamano SUV, che amano arrivare a ridosso del primo cartello tondo, sfondo blu e al centro la freccia bianca che indica l’obbligo di spostarsi a sinistra, già segnalato almeno 700 metri prima, ma del quale se sono fottuti perché un vocale irrinunciabile aveva la precedenza sull’attenzione che un automobilista dovrebbe garantire quando sta alla guida.

Questi estrosi automobilisti che, ridestati dai loro scambi culturali a suon di messaggini "uozzapp", proprio prima di sbattere violentemente e mandare all’aria quel povero cartello tondo, sfondo blu e al centro la freccia bianca, ti tagliano la strada all’improvviso, costringendoti a una frenata brusca per farli rientrare, tanto da suggerire ai signori del CAS di aggiungere la didascalia su quei cartelli gialli "T’a mettiri a sinistra, minchia!

Sempre che non rimangano dietro alla tua auto, intenti a soddisfare la loro naturale curiosità di leggere la tua targa posteriore e il dettaglio della concessionaria che ti ha venduto l’auto. Curiosità che li costringe a guidare a 3 centimetri dal culo della tua vettura.

Adesso comunque la galleria è operativa e nessuna altra deviazione è prevista, per il momento. Quel lontano 5 ottobre 2015 un giorno sarà solo nostalgia. Un corteo di automobilisti, in processione mistica ha voluto ringraziare San Cristoforo, il santo protettore di chi sta alla guida. Per sondare l’efficienza del drenaggio del manto autostradale, hanno riversato le loro lacrime di emozione e commozione sulla "strada" ritrovata. Per dovere di cronaca, quando il presidente della regione ha pronunciato il suo discorso di encomio, dicendo tra le altre cose: "Un lavoro che prosegue, comunque, su tutta l’autostrada Messina-Catania, con una serie di interventi che riguardano la riqualificazione complessiva per elevare gli standard di qualità e sicurezza", qualcuno ha toccato per scongiuro il guard-rail e non solo quello. Ma si sa, la religione è sempre andata a braccetto con la superstizione. E la politica...


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -