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Coordinamento enti locali del Mediterraneo - Palestina

Si è tenuta il 26 gennaio, presso la Sala Bottiglieri della Provincia di Salerno, la conferenza stampa di presentazione del progetto pro-Palestina che il ’Coordinamento internazionale enti locali piccoli e medi del Mediterraneo’ sta realizzando...

di Enzo Maddaloni - giovedì 1 febbraio 2007 - 2747 letture

Si è tenuta il 26 gennaio, presso la Sala Bottiglieri della Provincia di Salerno, la conferenza stampa di presentazione del progetto pro-Palestina che il ’Coordinamento internazionale enti locali piccoli e medi del Mediterraneo’ sta realizzando con il patrocinio del Ministero della Riforma e dell’Innovazione della pubblica amministrazione e della Regione Campania.

Alla conferenza stampa - indetta dall’assessore all’Informatizzazione e al Personale della Provincia di Salerno, Maddalena Arcella - erano presenti il vice-presidente della Provincia Gianni Iuliano, il vice-presidente del Cielm, Vincenzo Iervolino, sindaco di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli; Mario Camillo Sorgente, sindaco di Castiglione dei Genovesi, in provincia di Salerno.

"Il popolo palestinese ha la necessità di riconquistare i diritti civili e sociali, fondamentali per riaffermare lo stato democratico e il diritto alla pacifica convivenza: una convinzione che si è rafforzata in me nel corso di questi mesi e dopo l’esperienza fatta in Palestina con la delegazione del coordinamento. Incontrare questo popolo è stata un’esperienza incredibile, che mi ha arricchito come donna e come politico - ha detto l’assessore Maddalena Arcella -. La Provincia di Salerno e il presidente Angelo Villani mi ha delegato il a rappresentare l’Ente all’interno del coordinamento enti locali piccoli e medi del Mediterraneo e mi ha affidato il compito di seguire questo progetto di interscambio culturale e sociale con la Palestina.

Un progetto ambizioso del quale i responsabili del coordinamento vi parleranno in maniera esaustiva. Nel corso di questi mesi è stato avviato un lavoro istituzionale attraverso il coordinamento tra gli Enti che hanno dato la propria adesione, il Ministero per la Riforma e l’Innovazione della Pubblica amministrazione, la Regione, la Provincia di Salerno i sindaci italiani componenti del Cielm, con le autorità palestinesi ed in particolare con l’Ambasciatore palestinese in Italia, Sabri Ateyeh che a dicembre scorso ci ha accompagnato in Palestina.

La firma del protocollo d’intesa per l’istituzione del Parco nazionale di Betlemme e per la creazione del network mediterraneo denominato "Le comunità di Enti locali dei Parchi archeologici e naturali del Mediterraneo" sono il risultato di un lavoro concreto, non basato sulla mera solidarietà - ha sottolineato l’assessore all’Informatizzazione e al Personale, Arcella.

L’incontro con Abu Mazen, con i sindaci palestinesi di Beit Jala e Beit Sahor, la visita ai campi profughi e ai villaggi del Governatorato di Betlemme ha rafforzato in me la convinzione che possiamo aiutare concretamente questo popolo partendo innanzitutto dall’organizzazione e l’innovazione delle pubbliche amministrazioni, come contributo all’infrastruttura amministrativa del futuro stato palestinese.

Per incidere sull’esistente e guardare al futuro, il progetto del coordinamento è quello di puntare sulla formazione dei giovani e sulla valorizzazione delle risorse umane, ambientali e archeologiche di quella terra".

Il vice-presidente della Provincia Gianni Iuliano ha detto: "Questo progetto è un ponte tra l’Italia e la Provincia di Salerno e il Medioriente. Un progetto importante sotto il profilo economico per i rapporti esistenti e futuri che i nostri imprenditori hanno in quei paesi. La Palestina è un territorio cruciale perché avere una regione pacificata consente di sviluppare al massimo tutte le nostre relazioni con l’intero Nord Africa e il Medioriente".

Il sindaco di Castiglione dei Genovesi, Mario Camillo Sorgente, che ha partecipato alla delegazione che ha visitato la Palestina tra il 20 e il 27 dicembre, ha raccontato l’esperienza vissuta nei territori occupati: "E’ stato un viaggio di testimonianza - ha detto Sorgente -, ritrovarsi con un mitra puntato tra gli occhi non è stato semplice. Anche se abbiamo visitato i territori palestinesi, non ci è sfuggito che i popoli presenti in quella terra sono due e che il loro nemico è l’estremismo e l’intolleranza.

In quella terra abbiamo riscoperto l’orgoglio di essere italiani per quella capacità di dialogare e di essere punto di mediazione nel Mediterraneo. Non siamo andati in Palestina per assistere al concerto di Capodanno, bensì per prendere impegni concreti di aiuto verso quel popolo. Domani è il giorno della shoah, ma ricordiamo che insieme alle vittime ebree ci sono anche quelle palestinesi".

a cura dell’ufficio stampa Rosaria Federico


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