... è il Paese che amo

Un governo nuovo che sa d’antico

di Adriano Todaro - martedì 4 marzo 2014 - 2627 letture

...è il Paese che amo ‒ Il Democristiano con i Nei, in queste ultime settimane ha detto tutto e il suo contrario. Quello che segue è un piccolo e parziale florilegio: Smart, Giulietta, cool, cazzaro, discontinuità, blog, hoshtag, twitter, tweet, l’Italia? "Un Paese semplice e coraggioso", Jovanotti, Keating (L’Attimo fuggente), Righeir, Moncler, stai sereno, "Mai al governo senza voto", "Mai più ricatti dai piccoli partiti", "Non farò le scarpe a Letta", "Basta Alfano nella squadra", streaming, palude, Peppa Pig, "E’ il governo più a sinistra dall’84 ad oggi" (prima, nei cortei si gridava ritmando: Gramsci, Togliatti, Longo, Berlinguer, oggi Poletti, Gentile, Confindustria, Cl), vento in faccia, Whitman, sogno, coraggio, Gigliola Cinquetti, Erasmus, Internet dono di Dio, foglio excel, tablet, smartphone, Apple, Lapo Pistelli (il suo mentore), "Sortirne da soli è avarizia, sortirne insieme è politica" (infatti si è portato Gentile al governo), Jobs Act, Chestertan, scrittore amato dai ciellini: "Il mondo finirà per la mancanza di meraviglia". Io non mi meraviglio più di nulla.

...è il Paese che amo ‒ Re Giorgio di Savoia quando ha sentito che Nicola Gratteri era stato proposto come ministro della Giustizia ha cominciato a grattarsi dappertutto. Un attacco di orticaria: "E’ opportuno un magistrato per via Arenula, quando il governo ha in programma di riformare la giustizia?". Dubbio amletico. Meglio lasciar perdere Gratteri e mettere Andrea Orlando. Magistrato? Avvocato? Macché. Funzionario di partito che sulla Giustizia ha idee rivoluzionarie come quella di cancellare l’azione penale obbligatoria. Nel 2011 Re Giorgio firmò e non disse nulla sulla nomina di Nitto Palma. Cosa faceva Nitto, forse l’idraulico?

...è il Paese che amo ‒ La ministra Roberta Pinotti, classe 1961 ministra della Difesa con elmetto incorporato, è stata sempre ben vista dai vertici militari. Con lei gli F35 sono al sicuro ed anche la Tav ed anche la Santa Che? ("Personalmente non avrei problemi a eleggerla vicepresidente della Camera"). La prima cosa che ha detto dopo essere stata eletta ministra? Riportare a casa i marò. Su questo sa come fare perché, in proposito, ha "idee già chiare". Speriamo che non dichiari guerra all’India.

...è il Paese che amo ‒ Federica Guidi è la figlia del proprietario della Ducati e, lei stessa, ex giovane industriale della Confindustria. Lei l’hanno messa allo Sviluppo economico. Bel colpo! Dovendo interessarsi anche delle Tv, l’Omino Gonfiato può stare tranquillo. Non è un caso che abbia esclamato: "Siamo all’opposizione e abbiamo un nostro rappresentante al governo". Conflitto d’interesse? Scherziamo? "L’Italia ‒ ha affermato la Federica ‒ rappresenta per la Ducati Energia meno di 20 milioni di euro di fatturato so un totale consolidato di 147 milioni". Ma la Ducati delocalizza. Come potrà mai chiedere agli industriali di restare in Italia? "Io ho sempre parlato di multilocalizzazione, non di delocalizzazione" è la risposta della figlia di papà Guidalberti. Un genio.

...è il Paese che amo ‒ Al Lavoro ci va Giuliano Poletti uomo coop ma di larghe intese con Comunione e Fatturazione. Assieme hanno Obiettivo Lavoro, alcuni appalti per Expo 2015, Tav Torino-Lione. E’ amico di Oscar Farinetti, buone entrature al Monte dei Paschi e, naturalmente all’Unipol-Fonsai. Gli piace la Jobs Act di Renzi e la riforma di Fornero, quella che indebolisce l’art. 18. Quando lo hanno criticato, ha esclamato offeso: "Ho iniziato a lavorare nei campi a sei anni, so cosa vuol dire lavoro". Quindi l’uomo giusto, al posto giusto.

...è il Paese che amo ‒ Gianluca Galletti diventa ministro all’Ambiente. Se ne intende? Urca! Pensate che nel 2010 si era detto favorevole al nucleare. Pier Carlo Padoan, classe 1950, va all’Economia. Uomo di Baffetto di Ferro, è stato direttore della sua fondazione Italianieuropei. L’uomo di Gallipoli era così tanto contento della nomina di Padoan che ha dichiarato di mettersi a disposizione del nuovo corso renziano pronto "a dare una mano" e augurandosi che Renzi "che si è dato un programma ambizioso ce la possa fare". Inquietante.

...è il Paese che amo ‒ Alla Pubblica amministrazione ci va Marianna Madia, classe 1980. Mentre aspetta un bambino, l’hanno nominata ministra. I giornalisti la interpellano e lei, anima candida, risponde: "Non ho seguito i commenti politici, stavo guardando Peppa Pig". Idee giovani, finalmente, al ministero.

...è il Paese che amo ‒ Renzino Fonzino, nei suoi discorsi alla Camera e Senato ha parlato di tante cose. L’unica cosa che non ha detto e dove prenderà i miliardi occorrenti. Rendita finanziaria? Patrimoniale? Ma va! Meglio una tassa sui Bot. Sul lavoro ha idee chiarissime: "Entro marzo è necessario uno strumento universale a sostegno di chi perde il posto di lavoro, interverrà attraverso nuove regole normative, anche profondamente innovative". Chi ci ha messo al lavoro? Ah sì, il Giuliano Poletti quello che lavorava nei campi. E sottosegretario? Massimo Cassano che nel 2008 finì sotto inchiesta perché la sua azienda forniva ai militari italiani in Libano derrate alimentari pessime. Renzino è però tranquillo perché grazie ad una genialata si è fatto pagare la pensione da Comune e Provincia, Hanno versato i contributi come dirigente perché assunto e pagato per pochi mesi come tale dall’azienda di famiglia. Poi paga il pubblico. In totale hanno versato 350 mila euro in dieci anni e lui, oggi, a 39 anni, è coperto dal punto di vista assistenziale e pensionistico. Era questo lo "strumento universale" cui pensava Renzino?

...è il Paese che amo ‒ Fra viceministri e sottosegretari sono 44. Il Pd ne ha quattro, tutti indagati. Francesca Barracciu non poteva essere candidata a presidente della Sardegna perché indagata ma può diventare benissimo sottosegretaria alla Cultura. Umberto del Basso de Caro è l’avvocato di Mancino nella Trattiva Stato-mafia e va alle Infrastrutture. E chi ci trova? Ci trova il ciellino Maurizio Lupi pure lui inquisito. Vito De Filippo si era dovuto dimettere con tutta la Giunta lucana perché indagati. E allora dove lo mettiamo? Mettiamolo alla Salute. Filippo Bubbico, invece, essendo indagato per abuso d’ufficio, il suo posto naturale è l’Interno. La rottamazione di Renzi.

...è il Paese che amo ‒ Gli altri vice o sottosegretari sono tutti molto competenti. Antonio Gentile (Ncd) era diventato famoso per aver candidato l’Omino Vergognoso al Nobel della pace, poi ha bloccato le rotative dell’Ora della Calabria per non far uscire la notizia che suo figlio era indagato. Domenico Rossi, sottocapo di Stato maggiore va alla Difesa. Lo aveva già chiamato Monti e il Domenico cosa ti aveva combinato? Invece di mettersi in aspettativa si era messo in licenza straordinaria. Ma non si può fare! Certo che no, ma il governo sobrio e con il loden, fa approvare una disposizione e salva Rossi. Oggi è stato nuovamente premiato. A Simona Vicari bisognava dargli qualcosa considerato l’ottimo lavoro compiuto a favore delle lobby delle Assicurazioni. Lei ce l’aveva messa tutta. Dove la mettiamo questa? Allo Sviluppo economico, dove sennò? Rottamazione continua.

25 gennaio 1994. Silvio Berlusconi: "L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà. Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare".


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