Una poltrona x 8

Si libera un posto da presidente della Repubblica. Inviate il vostro curriculum

di Adriano Todaro - mercoledì 26 novembre 2014 - 2396 letture

Allora, ragazzi! State attenti che vi do una dritta per un posto di lavoro. Dovete darvi però da fare, dovete essere dinamici, andare oltre, osare, cambiare verso e non solo. Basta fare i piagnoni, sempre a lamentarvi. Basta con il pessimismo, viva l’ottimismo della volontà. Si sta liberando un posto, un posto di responsabilità sul Colle più alto e importante di Roma, il posto di presidente della Repubblica.

Però, vi avverto, fate in fretta a inviare il curriculum, perché c’è già una schiera di pretendenti molto competenti che ora vi faccio conoscere, in rigoroso ordine alfabetico.

Giuliano AMATO ‒ Classe 1938 è chiamato, familiarmente, "Dottor Sottile" e ritratto come un topo. Costituzionalista di grande valore, ha avuto un grande amore, corrisposto: Bettino Craxi di cui fu anche ministro e vicesegretario del partito. Quando Craxi si mette a fare l’esule in Tunisia, il nostro topino si accasa nei Ds pur senza iscriversi. PRO: la coerenza al primo posto. Si è ritirato dalla politica per ben due volte e, infatti, è ancora tra noi a rompere ed ora vuole diventare presidente della Repubblica. Ha saputo tagliare le pensioni ma ha dimenticato di tagliare la sua. E’ stato consigliere del Loden Monti con il compito di tagliare i costi della politica ed è riuscito a non tagliare nulla. E’ stato presidente dell’Antitrust ma, sbadato com’è, non si è accorto del conflitto d’interesse di Berlusconi. CONTRO: in quarta elementare ha difeso un "terrone" messo in castigo dalla maestra.

Laura BOLDRINI ‒ Terza carica dello Stato, è nata nel 1961 a Macerata. Eletta nel 2013 come presidente della Camera, è stata nominata deputata per Sel in tre circoscrizioni. Sceglierà, alla fine, la circoscrizione Sicilia 2. E’ anche scrittrice e giornalista. PRO: come presidente della Camera ha applicato una regola che vale per il Senato ma mai applicata alla Camera che consente di interrompere il dibattito parlamentare e passare direttamente alle votazioni per evitare la decadenza del decreto stesso. CONTRO: troppo spesso ha parlato a favore di zingari e immigrati essendo stata, a suo tempo, portavoce dell’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Unhcr).

Sergio CHIAMPARINO ‒ Viene chiamato "il Chiampa" questo piemontese, classe 1948. Proveniente dal Pci e dalla Cgil è stato sindaco di Torino e presidente della Regione, ma anche alpino. Quando due suoi assessori ricevono l’imputazione coatta dal Gip e si dimettono, lui respinge le dimissioni "nel modo più netto". Ha respirato anche il profumo bancario essendo stato Presidente della Compagnia di Sanpaolo, famosa fondazione bancaria. PRO: sa giocare a scopone e gioca assieme a Maglioncino Marchionne; è diventato renzino folgorato improvvisamente; è d’accordo con il Tav. CONTRO: è stato comunista. Poco male. Del resto anche Re Giorgio di Savoia una volta era comunista.

Massimo D’ALEMA ‒ La volpe di Gallipoli è nato a Roma nel 1949. E’ stato tutto, sia nel Pci che in Parlamento. Ha diretto l’Unità, segretario della Fgci, segretario dei Ds, è stato presidente del Consiglio, ministro ed oggi è un commerciante e produttore di vino. Ci vorrebbe molto spazio per raccontare questo gigante politico e noi non l’abbiamo, quindi meglio passare subito ai pro e ai contro. PRO: ha definito la Lega una "costola del movimento operaio" e la Fininvest "una risorsa"; nel 1993 definì il pool di magistrati che indagavano sulle tangenti "il soviet di Milano"; sa fare il risotto e ha mangiato la crostata agevolando, così l’Omino delle Tv. CONTRO: accusato nel 1995 di abitare in una casa di un ente pubblico ad equo canone, D’Alema lasciò la casa e ne acquistò un’altra.

Piero FASSINO ‒ Dall’alto del suo metro e 92 cm., questo renzino piemontese può permettersi di guardare tutti dall’alto in basso. Classe 1949, è stato segretario nazionale dei Ds ed oggi è presidente dei Comuni e sindaco di Torino. E’ stato deputato e ministro della Giustizia anche se nessuno se ne ricorda. PRO: ha pianto in diretta quando in una trasmissione ha rivisto la sua "tata"; si è dichiarato contro l’eutanasia e all’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali; amico di Maglioncino Marchionne si è schierato contro la Fiom nel referendum del 2010 a Mirafiori. CONTRO: E’ troppo alto e farebbe fare una brutta figura ai corazzieri reali. Ha qualche problema con il telefono al punto che ogni volta squilla, lui risponde con una domanda: "Abbiamo una banca?". E non si accorge che è sempre il compagno Consorte che fa gli fa gli scherzi.

Anna FINOCCHIARO ‒ Grintosa siciliana di Modica, classe 1955, fra un cioccolatino e l’altro diventa magistrata. Ma prima era alla Banca d’Italia, filiale di Savona. S’iscrive al Pci e diventa prima consigliera comunale a Catania, poi deputata, poi ministra, capogruppo al Senato, presidente Affari costituzionali. Insomma, un notevole curriculum. PRO : è donna ed è stata chiacchierata per una vicenda in campo sanitario di cui il marito, Melchiorre Fidelbo, era amministratore delegato della ditta Solsamb. Inoltre ha definito Salvo Andò "una persona di grande livello culturale, un cultore del diritto pubblico". CONTRO: dopo diversi anni non ha ancora capito come si monta la libreria Billy dell’Ikea.

Roberta PINOTTI ‒ Famosa e competente ministra della Difesa, oggi un po’ ammaccata. Nata a Genova nel 1961 è una donna volitiva, preparata che sa tutto della Difesa al punto che vuole acquistare gli aerei più scassati che esistono sul mercato. Nel 2007 è stata ministra ombra del Pd ed era talmente in ombra che gli italiani neppure si sono accorti di lei. PRO: alle primarie del Pd, a Genova, è arrivata terza. Correvano in tre. Dalla sua anche l’abitudine di chiedere passaggi agli aerei militari per motivi personali e, come primo atto, dopo essere nominata ministra, l’aver telefonato ai nostri fucilieri in India. CONTRO: lei stessa scrive sul suo blog, parlando in terza persona: "... non ha mai smesso di coltivare un rapporto privilegiato fatto di ascolto e di impegno con la comunità della sua zona di residenza". E proprio questo che preoccupa gli abitanti di Sampierdarena.

Walter VELTRONI ‒ Figlio del primo direttore del telegiornale, Vittorio, Uolter è nato nel 1955 a Roma. Nemico di Baffetto di Ferro è stato il primo segretario del Pd. Naturalmente ministro, vicepresidente del Consiglio e direttore dell’Unità. E’ anche scrittore e regista cinematografico. Lavora per il canale dell’Omino Delinquente, Iris ed è stato sindaco di Roma. Detiene anche due titoli che nei curriculum fanno sempre molta scena: è ufficiale della Legion d’Onore e Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. PRO: è riuscito, in tutta la campagna elettorale del 2008, a non nominare mai Berlusconi. CONTRO: aveva deciso di andare a rompere i cabbasìsi ai bambini africani che non hanno neppure la possibilità di telefonare a Telefono azzurro. Poi la cosa è rientrata ed è ancora tra noi.

Oltre a questi personaggi ce ne sono altri che si sacrificherebbero volentieri per fare il presidente della Repubblica, come l’attuale presidente del Senato, Piero Grasso, Paola Severino, addirittura Linda Lanzillotta e Franco Bassanini. E a destra? Ci sta pensando seriamente Renatino Brunettina che in mezzo ai corazzieri potrebbe fare la sua bella figura e quell’altro, quello che si chiama come un dentifricio, ah sì, Denis, Ma sopra tutti loro, si erge il Delinquente Abituale. A questo punto manca solo Landru e la donna barbuta.

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Il Vangelo secondo Matteo /4 ‒ "La ripresa è un po’ come l’estate: magari non è bella come volevamo, arriva un po’ in ritardo, ma arriva" ‒ 5 agosto ‒ (continua).


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