Una Botta e via

Politici inquisiti, dal Piemonte alla Sicilia. Ma c’è anche una bella notizia: il Passerotto Inquisito fonda un "new political movement"

di Adriano Todaro - martedì 21 gennaio 2014 - 2915 letture

Sembra che Totò u’curtu quando ha appreso dell’incontro tra Fonzie e l’Omino Imbalsamato e, soprattutto, della loro "piena sintonia", si sia incazzato di brutto. Perché lui no e la Cara Salma sì?

Non di questo, però, volevo parlarvi ma del fatto che la Sicilia chiama e il Piemonte risponde. E, bisogna dire, risponde bene. Allora vediamo un po’ questa questione delle spese pazze regionali. Dico subito che io non mi accodo al qualunquismo imperante contro i politici. Molti sono stati prestati alla politica e si sacrificano per noi, non si risparmiano per difendere i nostri interessi. Il governatore del Piemonte, ad esempio, Roberto Cota, pur di difendere gli interessi dei piemontesi, secondo l’accusa, ha falsificato le firme. Non solo. E’ anche indagato per 25.410 euro spesi per regali di nozze, dvd, sigarette, libri antichi (perché è uno studioso come Dell’Utri), cravatte. E, naturalmente, le famose mutande verdi.

Colpa della segretaria che ha fatto confusione con le ricevute. Sono 39 gli indagati fra consiglieri e funzionari. In due anni hanno bruciato 1,7 milioni di euro di fondi pubblici. Lo hanno fatto per risolvere questioni di primaria importanza e, anche, per evolversi e difendere meglio i nostri interessi. Vediamo qualche caso. Franco Maria Botta ha speso 13.900 euro per un corso di public speaking che non so cosa cazzo sia ma visto che è scritto in inglese deve essere importante. Certo, uno non vive solo di public speaking ed ecco, allora, 41 mila in cibo e vino e 2 mila in profumi. Giusto. Uno che fa vita attiva mica può puzzare!

Pensavo solo a un Botta e, invece, c’è n’è un altro: Marco Botta che ha speso 4 mila euro fra doccia solare, mazze da golf e multe per infrazioni stradali. In totale, una miseria: 54 mila euro. Qualcuno è andato in discoteca, altri hanno acquistato la Tv perché è giusto che un consigliere sia informato, altri hanno speso soldi per curare il giardino, per la gioielleria, per assumere la figlia.

Qualcuno si è fatto pagare il "gratta e vinci", altri la riparazione della bicicletta. E da qua che si vede come sono parchi i consiglieri regionali piemontesi. Sono come noi che usiamo la bicicletta e speriamo nel "gratta e vinci" per risolvere i nostri problemi. Possiamo dire, senza tema di smentite, che sono dei pezzenti. Invece che criticare dovremmo essere contenti che i nostri rappresentanti non fanno brutte figure e si acculturano. Ad esempio il corso sulle piante officinali è determinante per un consigliere regionale anche perché quando va in montagna può capire immediatamente quali fiori cogliere. Lo stesso (Gianfranco Novero), oltre al corso, ha organizzato un bel convegno. Sugli operai? Ma va! Il titolo era "Come vivere meglio in montagna". Lo vedete il nesso? Fiori e montagna e, naturalmente, il catering da 1.982 euro.

Al solito, i siciliani non sono voluti stare indietro. Ne hanno beccati 83, secondo l’accusa, con le mani nella marmellata. Naturalmente sono tutti "sereni" e sperano che la giustizia faccia velocemente il proprio corso. Intanto si sono portati avanti con il lavoro e hanno acquistato, con i nostri soldi, cravatte, borse Vuitton, biancheria intima griffata, soggiorni in alberghi cinque stelle ecc. Uno di loro, tal Livio Marrocco, si è fatto pagare anche i fumetti di Diabolik. E’ cultura perché anche dai fumetti delle sorelle Angela e Luciana Giussani, si può imparare qualcosa. Magari come rubare meglio.

Il governo siciliano, però, ha pensato anche alla logistica, ai movimenti. Ed ecco, allora, un affitto per sette automobili di cilindrata 2200 cc. Certo il cambio manuale è faticoso e allora meglio acquistare quelle con cambio automatico anche per non farci vedere tirchi. Basta! No, che non basta perché con queste sette autovetture la Sicilia diventa prima in classifica per il numero di auto blu fra le regioni italiane. Ne ha 763! Le nuove autovetture costeranno, di affitto, un milione e 300 mila euro per quattro anni.

Fra gli indagati anche Davide Faraone, responsabile del welfare di Fonzino Renzino. Essendo responsabile, per dirla in italiano, del "benessere", secondo l’accusa, avrebbe ottenuto un contributo al "portaborse a lui spettante, per complessivi 2.149,10 euro" e di avere "richiesto e ottenuto dal gruppo Pd il pagamento e/o il rimborso di spese definite come iniziative politiche ma, di fatto, inerenti a proprie spese personali, per l’importo complessivo di 3.380 euro". Mica è il responsabile del "benessere" per niente. Al "benessere" debbono aver pensato anche i capigruppo. E così, visto che sono "capi" e non semplici consiglieri, agli 11 mila euro di stipendio si sono fatti aggiungere altri 1.160 euro. D’altronde il cannòlu costa sempre di più.

Siamo sicuri che il Faraone siciliano dimostrerà che è tutto un complotto così come ha fatto Nunzia Tina Girolamo. Anche l’ex capogruppo del Pd, Antonello Cracolici è stato inquisito ma ha avuto la solidarietà degli altri Pd. Il segretario regionale Pd, Giuseppe Lupo, ha sicurezze granitiche: "Siamo certi che l’operato di Cracolici è avvenuto nel rispetto delle regole e nell’ambito della sua funzione istituzionale". Bene, bravo, bis. C’è solo un problemino: Lupo è inquisito anch’esso. Tutti colpevoli, nessun colpevole e tutti ominiciddi sperti.

E mentre si viene a sapere che l’assessore aquilano del centrosinistra, Ermanno Lisi, definisce il terremoto della sua città "una botta di culo", anche nei piani, diciamo così, bassi della politica c’è gente sveglia che si dà da fare, sempre il nostro bene. A Roma si scopre la questione delle discariche con il "padrone supremo" della monnezza, Mario Cerroni. Il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone ha il 16 per cento del gruppo controllato dal Comune. Le lotte intestine hanno fatto cambiare, negli ultimi tempi, ben sette dirigenti. Ora su indicazione di Caltagirone è arrivato Stefano Porro.

Tenetelo a mente questo nome perché è uno che farà strada. Fedele al moto che solo gli imbecilli non cambiano mai idea, lui è stato consulente dell’indimenticabile Antonio Bassolino, poi è passato con il ministro Pdl Paolo Romani e, infine, con Corrado Passera quando era ministro.

A proposito di Passera, è vero che le disgrazie non vengono mai sole ma questa volta chiudo con una bella notizia. Il Passerotto Inquisito torna, in prima persona, a fare politica. Era da tempo che aspettavamo la lieta novella. Passera ci mancava proprio. Fonderà un suo partito. Era talmente tanta la contentezza, che un suo amico l’ha data per twitter, in inglese, naturalmente, perché il progetto di Corradino è quello di creare un partito realmente popolare: "meeting with@corradopassera who annunced he will create a new political movement". Il Passerotto per essere sicuro di far bene, di non sbagliare, è andato a consulto da Ciriaco De Mita, 86 anni di esperienza. E’ il nuovo che avanza.

Noi, intanto, fra una "botta" e l’altra proseguiamo la nostra misera esistenza. Senza mutande verdi, senza gioielli, senza mazze da golf, anzi senza una mazza di niente. E non sappiamo neppure l’inglese.


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