Ultimi e penultimi

Guerra nelle periferie. C’è sempre qualcuno che sta peggio di voi, ad esempio...

di Adriano Todaro - mercoledì 3 dicembre 2014 - 2328 letture

A ben vedere questa questione delle rivolte delle periferie, degli alloggi occupati abusivamente ed altre amenità del genere, ha un suo valore. Perché serve a far capire che se tu stai male economicamente, c’è sempre un altro che sta peggio di te. La solita storia degli ultimi e dei penultimi. Così, se siamo i penultimi, ce la pigliamo con immigrati e zingari e utilizziamo le stesse frasi di alcuni gentiluomini come il profondo intellettuale Salvini e il filosofo Borghezio. E così invece di prendertela con il malgoverno, il potere, locale e nazionale, te la prendi con gli zingari e con i centri sociali che li aiutano.

Nei filmati delle varie trasmissioni tv, le più arrabbiate sono le donne. Spesso iniziano con una premessa "Non sono razzista ma...". Ecco, quella frase racchiude tutto il senso di decenni di malgoverno, di come il Delinquente Abituale ha cambiato culturalmente gli italiani. Con l’aiuto indispensabile di quello che ce l’aveva duro. E se qualcuno cerca di contestare, con il buon senso, la violenza di quei discorsi, ecco pronta la frase più bella che hanno inventato i leghisti duri e puri: "Portali a casa tua". Siccome è vent’anni che mi rinfacciano ciò, se avessi accettato i loro consigli, casa mia, sarebbe diventata molto affollata.

A Milano ci sono migliaia di case del patrimonio pubblico vuote, sfitte, che non si riescono ad assegnare mentre si sgomberano, con le manganellate, gli appartamenti occupati. La città dell’Expo va sott’acqua ogni qual volta piove un po’ di più del solito ma ipolitici decidono di cementificare ancora. Sono delle aquile del pensiero! E tutto questo mentre nel nostro Paese la diseguaglianza economica è cresciuta, da metà degli anni ’80 fino al 2008, del 33%. Oggi, nel nostro Paese allagato, l’1% delle persone più ricche detiene più di quanto posseduto dal 60% della popolazione (85 persone nel mondo occidentale possiedono quanto 3 miliardi e mezzo di persone povere).

Scusate, come al solito mi sono lasciato prendere la mano. Non volevo parlarvi di questo quanto del fatto che se avete problemi economici, pensate sempre a chi sta peggio di voi, appunto gli ultimi. Voglio qui approfittarne per farvi conoscere la lotta importante che sta compiendo una categoria di lavoratori, quella dei commessi e funzionari della Camera. Non sono proprio gli ultimi ma se va avanti così ci saranno anche problemi fisici perché sono sempre sotto stress, l’ambiente non è sereno, lo stipendio non più sicuro.

Certo, vedersi passare continuamente davanti Gelmini o la Santan Che?, la Binetti con il cilicio, Lupi, Capezzone o la Bonafè, Bossi, Matteo Colaninno e Renatino Brunettina, dovete ammettere che procura stress. Ma un colpo duro è stato dato agli stipendi. Pensate che i consiglieri sono passati da uno stipendio di 358 mila euro l’anno a soli 240 mila. E i poveri assistenti parlamentari? Qua si è tagliato con la falce: pensate da 136.120 euro l’anno a soli 99 mila!

E non c’è solo questo. Quando, poniamo, un lavoratore esce dalla fabbrica, non c’è nessuno che lo contesta fuori. Tutto soddisfatto prende la sua auto, la moto, la bicicletta e quatto quatto se ne va a gozzovigliare al bar, al night, a casa, a farsi un happy hour, insomma dove vuole. Invece quei poveretti che lavorano alla Camera, quando escono dall’ufficio trovano persone "con espressioni minacciose". La colpa, secondo gli sfruttati della Camera, è da ascrivere ai giornalisti che, nei loro pezzi, enfatizzano "che i dipendenti della Camera guadagnerebbero troppo". Quindi c’è il "forte timore che la situazione complessiva accentui i rischi di natura psico-fisica che danno luogo alle patologie legate allo stress lavoro-correlato".

Pensate che è stato firmato un documento di valutazione del rischio stress. "Tale documento ‒ scrivono i lumpen della Camera ‒ attesta che un ambiente lavorativo sufficientemente sereno, la fiducia nei confronti dei dipendenti, la stabilità della retribuzione, sono tra i presupposti principali della prevenzione in questo campo della medicina". Una cosa che avrebbero dovuto fare anche i lavoratori Eternit di Casale Monferrato.

Capito cassintegrati maledetti! Comodo stare in casa in panciolle, senza stress, senza nessuno che vi odia, appagati, tranquilli e beati. E voi che ancora lavorate ve la godete in un ambiente "sufficientemente sereno" con la "retribuzione stabile" e sicura. Mica come quelli della Camera!

Come vedete, mai lamentarsi perché c’è sempre chi sta peggio di voi. In questo caso i dipendenti proletari della Camera. Loro sono proprio gli ultimi. E voi ‒ rallegratevi ‒ i penultimi. Se la massima evangelica recita che "Gli ultimi saranno i primi", i penultimi dove li mettiamo?

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Il Vangelo secondo Matteo /6 ‒ "Entro giugno faremo un pacchetto organico di revisione della giustizia che non lasci fuori niente" ‒ 17 febbraio ‒ (continua).


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