S&G n. 282 - La clessidra (2)

Viste le reazioni uguali e contrarie della nuova Junta che portano a titolare il pezzo con il nome di un aggeggio che serviva a misurare il tempo nei secoli scorsi e che forse molti giovani non conoscono nella sua duplice funzione. Prima di tutto mi hanno colpito le reazioni politiche negative uguali nel tempo.

Dunque l’emerito sindaco, credo che qualcuno se lo ricordi almeno lo spero, nel lasciare la poltrona fece un comunicato piuttosto velenoso su quelli che sarebbero stati i successori definendoli preventivamente attaccabrighe, non spiegando bene però la fazione di appartenenza. Le elezioni sono state vinte dalla stessa lista e lo slogan vincente del novello sindaco fu di stare "con i piedi per terra". Qui la memoria corre al ricordo che il precedente sindaco aveva avuto sui social una foto che lo ritraeva nel gesto atletico a testa in giù e la cosa mi fece pensare che lo slogan del novello sindaco potesse essere un segnale di cambiamento. Questa fu una mia personale impressione ma, viste le risposte date tramite comunicati ai cittadini, ai quali non vengono contestati fatti, definendo le lamentele inutili polemiche.

Tornando alla Clessidra veniva usata per misurare il tempo ed una volta esaurita la sabbia della parte superiore veniva rovesciata per continuare la misurazione e la cosa andava avanti ad libitum. Altra curiosità casuale vuole che l’articolo di questa settimana porti il numero palindromo 282 che comunque lo si giri sempre la stessa cifra dà.

A volte il caso.. - A volte il caso fa ricordare alcune combinazioni che hanno destato curiosità. Prima che il Covid colpisse il nostro paese a San Fiorano, quartiere periferico, si poteva usare diverse volte a settimana un piccolo ambulatorio medico di proprietà comunale dove si alternavano medici di famiglia e qualche specialista. Dei loro servizi usufruivano prevalentemente persone anziane o con problemi di mobilità che si facevano visitare dal proprio medico e poi una volta usciti, a pochi metri di distanza, usavano la farmacia per ordinare i medicinali prescritti. Causa Covid l’utilissimo ambulatorio di fu chiuso e non più riaperto, quindi i residenti hanno dovuto rivolgersi a quello p di un altro quartiere, anche questo a pochi metri di distanza da una farmacia. Da un paio di anni ora si parla di fantasiose Case di Comunità, situate in comuni vicini, irraggiungibili da chi non possiede mezzi privati e per gli anziani soli senza un parente che perda mezza giornata per accompagnarli.

Ora invece sul finire della consiliatura precedente si parlò di una mirabolante nuova sede in pieno centro cittadino che avrebbe dovuto essere operativa dal luglio scorso ma della quale niente si sa ancora. Ora questa sede è situata nel peggior punto del paese per mancanza di parcheggi, non è servita da nessun mezzo pubblico e voci di supporter della Junta consigliano di utilizzare un piccolo parcheggio comunale sotterraneo facendo finta di non sapere che l’ascensore di tale sito non ha mai funzionato dal marzo 2013 e che sempre per anziani e disabili è off-limits Il nuovo Centro medico sorgerebbe a fianco della farmacia "Centrale", appunto, poi svoltato l’angolo si trova un centro medico convenzionato, ma per lo più privato e pagando certi esami si eviterebbero lunghe liste di attesa e spostamenti. Insomma un vero giulebbe.