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Pagati

Quando nella Rete razzolano mercenari, sicari, puttane e falsari...

di Sergej - venerdì 10 agosto 2012 - 2053 letture

Che il web abbia ormai raggiunto la maturità, questo ormai lo sappiamo. Noi (di Girodivite) abbiamo seguito tutte le fasi di nascita ed evoluzione del web. Il web, l’Internet, la Rete da spazio che nessuno si filava, libero e incontrollato, ha subito negli anni di espansione e nelle sue fasi anche convulse di crescita, ciò che fin dall’inizio sapevamo sarebbe avvenuto: la progressiva perdita di libertà man mano che multinazionali e soggetti "forti" istituzionali e interessati, hanno scoperto la Rete e hanno voluto non solo una loro presenza ma condizionare lo spazio collettivo. E’ un discorso in cui c’entrano come sempre i soldi e il potere.

Due notizie vorrei veicolare a margine di questa (banale) constatazione.

Scrive Alfonso Mariuccia sull’ "informazione prezzolata" (Il Punto-Informatico):

"Il caso del copyright sulle API Java su cui sono scontrati Oracle e Google è in via di conclusione, ma il giudice William Alsup pretende che si faccia piena chiarezza e pertanto ordina alle due aziende di comunicare gli eventuali rapporti finanziari stretti con commentatori ed esponenti della stampa specializzata che hanno scritto sulla questione. L’obiettivo del giudice Alsup è rendere nota a tutti (alla corte come al pubblico) la provenienza della compensazione monetaria percepita da chi ha trattato l’argomento Java su Android, diffondendo informazioni (non necessariamente false) che potrebbero essere diventate parte integrante delle prove presentante nel corso del processo".

L’altra notizia la segnala Mauro Vecchio (Il Punto-Informatico):

"L’industria cinematografica assolda opinionisti fantoccio per pubblicare interventi favorevoli all’estradizione del giovane admin di TVShack Richard O’Dwyer."

A queste due notiziole, piccole ma appunto per questo indicative di una macchia d’olio ormai diffusa, quella riguardante Facebook e la presenza, tra i suoi milioni di utenti, di una percentuale farlocca che potrebbe alterare in alcuni casi, i dati pubblicitari (vedi tra le montagne di articoli che sono usciti sull’argomento: Tom’s hardware).

E’ il motivo del marcio, del falso, del farlocco, che prova a giustificare tra l’altro le restrizioni stesse dei diritti su Internet - occorre "controllare" di più gli utenti, inchiavardarli e catalogarli per poterli meglio accusare quando delinquono in rete? - che è la grande aspirazione di sempre delle "autorità" e dei pensieri reazionari di tutto il mondo. La Rete è cresciuta, entra il male del mondo - oltre al bene. Noi speriamo sempre che non si uccida il Web con la scusa che ci sono le canaglie in giro...


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