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PRIMA L’IMPUNITA’ ORA L’OBLIO - 3

di CRAZYHORSE70 - martedì 7 aprile 2009 - 2958 letture

continua

Se passa questa legge cosi’ come è ora , sarà vietata la pubblicazione - ’’anche parziale, o per riassunto o nel contenuto’’, e ’’anche se non sussiste più il segreto’’ - degli atti di indagine "fino al termine dell’udienza preliminare". Stop anche ad un "giorno in pretura" .

Se la banda al Governo avesse voluto tutelare la privacy dei cittadini avrebbe fatto delle modifiche semplici semplici già suggerite nel primo post e di comune buon senso. In realtà si vuole sottrarre alla conoscenza dell’opinione pubblica vicende che non hanno nulla di privato Si dà il caso che tra gli intercettati, vi è un numero ridotto ma importante di appartenenti alla classe dirigente. Così, quando qualche politico racconta che vi è un numero troppo elevato di cittadini intercettati, i n realtà sta dicendo che vi è un numero troppo elevato di politici e amici dei politici e amici degli amici che sono intercettati ; e, certo, dal suo punto di vista, questa cosa è abbastanza grave: perché gli affari dei politici e degli amici dei politici e degli amici degli amici in genere sono un po’ sporchi.

Tornano in auge le norme fasciste del 1930!

Cronaca giudiziaria imbrigliata. Niente carcere per i giornalisti, ma sospensione cautelare dalla professione fino a tre mesi. A pensarci bene si tratta di una fase nevralgica del processo penale: quella delle indagini. E’ un vero e proprio black out informativo con evidenti aspetti di incostituzionalità perché comprime i valori dell’articolo 21 della nostra Costituzione secondo il quale "la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o a censure" al fine di tutelare il diritto di tutti i cittadini ad essere informati. Il Governo e la maggioranza per intervenire su alcuni abusi non esitano a ledere diritti costituzionali e riportano l’Italia agli anni ’30 quando il codice di procedura penale (art. 164) vietava di pubblicare gli atti fino alla chiusura della fase istruttoria.

Nuova figura di editore

Altra novità è che il disegno di legge introduce la responsabilità diretta dell’impresa editrice con riferimento al reato di pubblicazione arbitraria.

Questa previsione determinerà costi rilevanti di organizzazione, imponendo la predisposizione di «modelli organizzativi» idonei a prevenire le infrazioni. In tal modo si organizza in maniera indiretta una raffinata stretta cansoria della informazione libera . Vediamo come.

Gli editori, che rischiano sanzioni da 25mila euro a 232mila euro , potrebbero decidere (con la scusa delle sanzioni) di non astenersi sulla linea editoriale , sulla fattura dei giornali, minando così l’autonomia dei giornalisti.

Difatti l’applicazione del dlgs 231/2001 alle imprese multimediali in relazione alla violazione dell’articolo 684 del Cp (Pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale) potrebbe determinare una ingerenza (giustificata dai rischi delle sanzioni pecuniarie) degli editori , i quali editori staranno molto molto attenti a ciò che avviene nelle redazioni. Allo scopo di evitare che il direttore si lasci prendere la mano dall’ansia di pubblicare comunque la notizia, e li costringa a pagare esose sanzioni, useranno modi forti. Ma chi ci garantisce, a questo punto, che tali modi non serviranno, nella prassi, anche a coartare direttori e giornalisti sul terreno dell’indirizzo del giornale, della selezione dei servizi, della scelta dei temi da trattare? Risulterebbe intaccato, a questo punto, un altro dei principi sui quali si fonda la libertà di stampa, cioè l’autonomia del giornalista Il vero obiettivo è proprio questo : colpire l’autonomia dei direttori e dei giornalisti , responsabilizzare gli editori e far si’ che siano loro la longa manus del potere , non foss’altro che per motivi di” prudenza finanziaria” si’ da potersi occupar d’altro e pregustarsi l’oblio per le schifezze proprie e dei suoi amici.

Mi si risponde dicendo che l’Italia deve modernizzarsi anche nell’editoria e non c’’e niente di male a rendere il nostro paese simile agli States . dando come li’ agli editori il “potere” di fare i giornali, riducendo il ruolo dei direttori e dei redattori a quello di impiegati di redazione.

La replica è facile facile : negli USA si scontrano ogni giorno centinaia di centri di interessi ed affari contrapposti sui media e dappertutto e che lottano per la supremazia di mercato e nessuno di costoro ha il ruolo dominante nel mercato che ha il Silvio né in aggiunta il potere politico tutto direttamente nelle sue mani.

In soldini a te degli USA , caro berlusca , non ti frega nulla , mai scambieresti quei luoghi ( dove peraltro saresti costretto a “tagliarti le unghie” economiche e politiche , per non parlare dei guai giudiziari…)con l’Italia , anche quella governata dai “comunisti” , quell’Italia rossa che ti ha permesso di passare dai 5.000 miliardi di lire di debiti del 1994 ai 6 miliardi di euro di attivo odierni.

La verità è che alla quadratura del cerchio manca solo il completo asservimento dei media, anche di quella piccola restante parte che osa tenere ancora la schiena dritta , come diceva Montanelli…

Il costo delle intercettazioni

Ma poi è così vero che le intercettazioni costano troppo e sono così numerose? Non sembrerebbe proprio.

Le intercettazioni costano troppo? Non è vero: la spesa denunciata dal Governo per giustificare il disegno di legge che riduce le intercettazioni, circa 300 milioni, è una piccolissima parte del bilancio della giustizia che è pari a 7 miliardi.

E poi sarebbe semplice diminuire ulteriormente questo costo addossandolo ai gestori telefonici che agiscono in regime di concessione (è lo Stato che gli "concede" di fare il loro business sarebbe pure ora che questi pescecane incapaci e bancarottieri dessero qualcosa in cambio …): lo Stato potrebbe pretendere che le intercettazioni venissero fatte gratis. O almeno, potrebbe pretendere che venissero fatte al costo, senza guadagnarci (enormemente, come avviene oggi). Infine le intercettazioni fanno scoprire un sacco di reati economici e fanno recuperare un sacco di soldi; succede così che quasi sempre le intercettazioni "si pagano da sole". In ultimo nonostante anch’io pensi che non occorra abusarne , pare che statisticamente le intercettazioni siano disposte in un numero piuttosto ridotto di casi , di processi penali (ad esempio a Torino 300 processi su 200.000.) quindi anche stà storia dello spreco di soldi è montata ad arte…

Ecco il parere di Milena Gabanelli ( a proposito gustoso il servizio di REPORT sulla storia criminale dell’impero mediatico del cavaliere mandato in onda la sera del 21 marzo scorso ) sul disegno di legge: "Penso che sia profondamente antidemocratico. I processi li hanno sempre fatti i giudici. La stampa non condanna o emette sentenze, riporta atti giudiziari ed è giusto che sia così. Nel caso Parmalat se non si fosse parlato già nel 2005 di quello che era accaduto gli italiani avrebbero continuato a comprare azioni. Nel caso dello scandalo del latte cinese molti avrebbero continuato a tenere in frigorifero latte contaminato. E’ folle, è un Paese illegale e si risponde con altrettanta illegalità." Inevitabile la domanda su come cambierà il modo di fare giornalismo di una trasmissione come Report: "Non cambierà di una virgola. Continueremo a fare giornalismo alla stessa maniera esponendoci alle conseguenze con nome e cognome e a testa alta così come l’abbiamo fatto finora. Certo, anche nel giornalismo sono necessarie regole perché tutti sono innocenti fino al momento in cui vengono condannati ma spetta al giornalista insieme con il suo editore e il suo direttore la scelta di come fare informazione. Sono questioni che appartengono alla deontologia professionale, limitazioni come questa che il governo intende approvare sono inosservabili. E comunque non abbiamo mai costruito le nostre puntate soltanto sull’acquisizione di fascicoli di pm e quindi continueremo come sempre."

Tutti gli addetti ai lavori considerano pericolose ed incostituzionali tali norme i cui effetti perversi non tarderanno a farsi sentire.

Basti pensare che l’estensore , Alfano , è lo stesso del lodo che porta il suo nome – impunità per le 4 alte cariche dello stato – le cui norme applicate di recente al processo Mills hanno portato alla situazione paradossale per cui viene condannato il corrotto, ma sembra scomparire il corruttore ( Berlusconi).

Se tanto mi dà tanto, molto rapidamente Alfano riuscirà ad imbavagliare l’informazione ed a distruggere un buon strumento di indagine come le intercettazioni e cio’ sarà fatto con la stessa efficacia e rapidità con cui si sono sistemate e garantite le alte impunità.

ANCHE I BLOG PIANGONO

Al Senato recentemente è intervenuta l’approvazione di un emendamento del senatore Udc D’Alia al pacchetto sicurezza varato dal governo, relativo al possibile oscuramento dei blog liberi . Infatti, se dovesse passare questo emendamento, i provider, su semplice richiesta del governo, saranno costretti ad oscurare da subito i siti accusati di “attività di apologia o istigazione a delinquere compiute a mezzo internet”.

EPPURE LA GIUSTIZIA HA GRAVISSIMI PROBLEMI

Secondo una statistica internazionale redatta dalla Banca Mondiale Doing business 2009, in materia di Giustizia l’Italia è stata posizionata al 156esimo posto su 181 Paesi, dopo l’Angola, il Gabon, la Guinea e San Tomé.

Quelli di prima ( governo prodi) non hanno fatto nulla per la giustizia , questi invece si adoperano direttamente e senza infingimenti contro . Almeno sono meno ipocriti . Dalla padella alla brace : ed allora, dobbiamo davvero credere che con queste riforme si voglia fare un favore alla Mafia? Possibile che consideriamo accettabile che gli interessi di uno prevalgano su quelli di tutti? Ma chi ha votato per questo governo non ha nulla da dire? Riesce ancora a ridere per le barzellette del silvio? Non si sente un po’ preso per il CULO?

Oppure appartiene a quella grossa fetta di elettorato che lo ha votato proprio perché è cosi’ , anzi lo adorono proprio perché mette in pratica queste schifezze. Loro sono consapevoli che è un delinquente politico e lo amano per questo , si impersonificano in lui ed anche se venisse preso in flagranza di un reato gravissimo ed odiosissimo continuerebbero ad adorarlo…

Lui è uno di loro , cialtroni evasori aspiranti riccastri senza scrupoli , che ce l’ha fatta… Concludo pensando a Balde Runner con un finale che potrebbe cosi’ modificarsi: Io ne ho visto cose che voi neanche potete immaginare…. Un Gangster miliardario rifatto al botulino prendere il potere in Italia con servi e vallette Lo stesso boss nominare il proprio medico il proprio commercialista e le proprie amanti ( manca solo il cavallo) ministri e governatori e sindaci e mettere i propri dipendenti in tutti i posti di potere I peggiori incubi tipo il film “la invasione degli ultracorpi “ divenire realtà… mentre una sinistra tentennante e complice gli portava acqua con le orecchie … cosi’ piano piano il diritto e la giustizia finivano sempre piu’ nel fango insieme alla costituzione sino a che andavano perduti nel tempo come lacrime nella pioggia …


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