Sei all'interno di >> :.: Primo Piano | Politiche |

La notte

Alcuni episodi che fanno zittire i disfattisti che parlano di casta. I nostri politici lavorano anche di notte per il nostro bene. Ecco le prove

di Adriano Todaro - martedì 20 dicembre 2011 - 2744 letture

I proverbi, si sa, sono il sale della terra. Ad esempio c’è né uno il quale recita che la "notte porta consiglio". In pratica, se debbo scegliere, se non so cosa fare, mi faccio una bella dormita e l’indomani, fresco fresco, prendo quella decisione che la sera precedente non riuscivo a prendere.

Non per tutti è così. Ci sono persone che neppure di notte sono tranquilli. Mentre noi poveri mortali siamo ancora ancorati e angosciati dalle notizie economiche negative, agli 800 mila posti di lavoro bruciati dalla crisi, alla disoccupazione che raggiungerà il 9% e tanto altro, alcuni, di notte lavorano per noi. Gli operai turnisti? I tipografi? Il personale viaggiante delle ferrovie? Ma cosa avete capito? Sono i parlamentari e la commissione Bilancio della Regione Lazio.

La notte del 16 dicembre è stata, per loro, notte di tregenda, di grande impegno e lavoro spassionato. Coloro i quali parlano di casta dovrebbero vergognarsi e rimangiarsi tutto. Sì perché in quella notte, la commissione Bilancio della Regione Lazio cambia l’articolo 11. E cosa dice l’articolo? Dice che: "Per i consiglieri regionali e gli assessori in carica o cessati dal mandato nella IX Legislatura (l’attuale-Ndr) si applicano le disposizioni di cui alla legge regionale 19/1995".

Traduzione: la pensione viene estesa agli assessori esterni, mai eletti, ma nominati. Capito bene? E quanti sono questi assessori in Giunta? Sono 14 su 15 complessivi. Bel colpo. E il vitalizio dei consiglieri? I vitalizi non vengono toccati fino alla prossima legislatura. Poi si vedrà. Con la modifica dell’articolo 11 vengono beneficiati anche tre consiglieri decaduti dopo solo tre mesi per un errore nel conteggio dei seggi. In pratica, basta andare in Consiglio regionale qualche volta e si ha subito diritto al vitalizio.

Anche le indennità non vanno toccate e sono indicizzate secondo le variazioni dell’Istat. Finito? Ma va! Afferma la presidente Renata Polverini, ex sindacalista della Ugl: "C’era una anomalia solo del Lazio che non equiparava gli assessori ai consiglieri regionali. Vi prego di rendervi conto che il lavoro di un assessore in termini di responsabilità non può essere valutato con la sua presenza in Consiglio regionale perché altrimenti parliamo di discriminazione o di non dare un’opportunità che oggettivamente merita chi si assume una responsabilità enorme".

Traduzione: considerato che gli assessori hanno una enorme responsabilità, invece di venire in Consiglio regionale possono restarsene a casa, andare a pescare, a fare shopping con la consorte o andare sull’Himalaya. Tutto escluso che andare sul posto di lavoro. Per questo, ora, gli diamo anche il vitalizio.

Succede così anche alla Fiat. Gli operai, invece di farli lavorare, Maglioncino Marchionne li sbatte fuori e noi li paghiamo. Quando Maglioncino si accorge, passando in qualche reparto di una delle sue fabbriche, che qualche operaio è ancora alla catena, interviene in modo autorevole, ma nello stesso tempo affettuoso e convincente. Mette una mano sulle spalle dell’operaio e gli dice: "Senti, non mi piace saperti a sgobbare alla catena. Adesso, da bravo, smetti, vai a casa, prepari la valigia e con tua moglie te ne vai alle Maldive". In caso contrario, pensa l’italo-svizzero-canadese, "sarebbe una discriminazione" negare "un’opportunità che oggettivamente merita chi si assume una responsabilità enorme".

L’altra nottata insonne l’hanno passata i membri del sobrio governo. C’era sul tavolo il problema Autostrade gestite da Gavio, Benetton, Toto ecc. Hanno ottenuto, dai vari governi succedutisi in questi anni, l’aumento delle tariffe e il rinnovo delle concessioni per lunghi anni. In cambio avrebbero dovuto fare infrastrutture e manutenzioni. Naturalmente mai fatte.

Il Pd ottiene di inserire nella manovra, un’Authority su tutto il settore dei trasporti con poteri sanzionatori.

Quando la manovra esce dalle stanze del governo, l’Authority c’è ma solo su porti, treni, navi. In Parlamento nuova battaglia del Pd che, alla fine, la spunta. Autostrade dentro. Il Pd stappa le bottiglie. Ha vinto.

Poi, però, c’è la notte fatale, quella di martedì 13 dicembre. Lo stesso sobrio governo inserisce un subemendamento: le Autostrade restano fuori dalla Authority.

Ora io, che sono universalmente conosciuto come poco obiettivo e che sono anche malizioso, ho un dubbio. E’ vero, io di economia e di incroci finanziari-economici non capisco un cazzo, ma mi suona strano questa vicenda. Banca Intesa ha interessi, partecipazioni e ha investito nelle Autostrade e il signor Passera ‒ ex amministratore delegato della banca di cui continua ad essere azionista ‒ è importante ministro del sobrio governo.

Banca Intesa faceva e fa investimenti nelle Autostrade attraverso la controllata Biis. Io non capisco nulla ma il capo della Biis era Mario Ciaccia. Non sarà per caso, lo stesso che oggi è viceministro alle Infrastrutture?

Prima di chiudere, due notizie fuori sacco. Nel biennio 2008-2010 i salari dei lavoratori hanno avuto aumenti agganciati all’inflazione: 2,1%. Nello stesso periodo, il personale di Palazzo Chigi ha avuto un aumento dei salari del 15,2%.

Leggo sui giornali che il CdA della Rai, azienda notoriamente in crisi, ha deciso i cachet dei partecipanti del prossimo "Ballando sotto le stelle". Vanno dai 630 mila euro di Bobo Vieri ai 110 mila euro di Anna Tatangelo.

Forse sono rimasto indietro, ho perso un giro. Ma non avevano detto che non c’erano più soldi e che era necessario tagliare pensioni e stipendi?


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -