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L’Italia dei furbetti evade il fisco per 128 miliardi di euro

Dati impressionanti che fanno capire come l’Italia non riesca ancora a controbattere l’evasione fiscale

di cirignotta - mercoledì 1 aprile 2009 - 2938 letture

Questo è quello che emerge da uno studio fatto dalla KRLS Network of Business Ethics per conto dell’associazione contribuenti italiani che ha calcolato in 125,8 miliardi di euro il totale di imposte sottratte all’erario nel 2008.

Le aree poste all’attenzione dello studio sono cinque: l’economia sommersa, l’economia criminale, l’evasione delle società di capitali, l’evasione delle big company e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese. Nella prima area riguardante l’economia sommersa si denota un sottrazione al fisco italiano di un imponibile di circa 125 MLD di euro l’anno.

L’esercito di lavoratori in nero è di circa 2,2 milioni. Di questi 850.000 sono lavoratori dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro. Si stima un’evasione d’imposta pari a 30 MLD di euro. La seconda area è quella dell’economia criminale che investe le grandi organizzazioni mafiose che sono ben posizionate in 3 regioni del Mezzogiorno dove controllano buona parte del territorio.

Si stima in questa area un giro d’ affari non "contabilizzato" di 120 miliardi di euro l’anno con un’imposta evasa di 40 MLD di euro. La terza area invece è quella composta dalle società di capitali, escluso le grandi imprese. Secondo i dati ministeriali e dello Sportello del Contribuente infatti il 79% circa delle società di capitali italiane dichiara redditi negativi (52%) o meno di 10 mila euro (27%). In pratica su un totale di circa 800.000 società di capitali il 79% non versa le imposte dovute.

Si stima in questo caso un’evasione fiscale attorno ai 17 miliardi di euro l’anno. La quarta area è quella composta dalle big company. Di tre aziende una chiude il bilancio in perdita e non paga le tasse. Inoltre il 94 % delle big company abusano del “transfer pricing” utile a spostare fittiziamente la tassazione nei paesi dove non esistono controlli fiscali sottraendo al fisco italiano 30 MLD di euro.

Inoltre, negli ultimi cinque anni, le 100 maggiori compagnie del paese hanno ridotto del 7 per cento le imposte dovute all’erario grazie all’uso di conti offshore. Infine c’è l’evasione dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese dovuta alla mancata emissione di scontrini, di ricevute e di fatture fiscali che sottrae all’erario circa 8,8 miliardi di euro l’anno.

Nella classifica delle regioni troviamo al primo posto la Campania con +9,4%. Secondo e terzo posto spetta invece rispettivamente al Veneto con + 9,1% e alla Lombardia +8,9%. A seguire troviamo il Lazio con +7,5%, la Liguria con +6,8%, l’Emilia Romagna con +6,3%, la Toscana con +5,9%, il Piemonte con +5,7%, le Marche con +5,3%, la Puglia con +4,8%, l’Abruzzo con +4,6%, la S icilia con +4,3% e il Trentino Alto Adige con +4,1%. Alla Lombardia il maggior aumento dell’evasione fiscale. In percentuale, il dato lombardo aumenta, rispetto al 2007, di circa il 9,6%.

Dati impressionanti che fanno capire come l’Italia non riesca ancora a controbattere l’evasione fiscale che raggiunge ancora oggi cifre stratosferiche infatti dei 128 miliardi ne basterebbero solo 30 per attuare il federalismo fiscale.

Secondo l’associazione dei contribuenti basterebbe mettere il dito sulla piaga attraverso l’integrazione delle banche dati oltre che estendere gli studi di settore alle grandi imprese, banche ed assicurazioni, costringere gli istituti di credito a chiudere le loro filiali offshore, impedendo di effettuare operazioni finanziarie nei paradisi fiscali e soprattutto riformare la riscossione che non riesce ad incassare neanche il 10% dell’imposta accertata. Nel riquadro la mappa dell’evasione fiscale 2008 in Italia:

ECONOMIA SOMMERSA Almeno 2.200.000 occupati svolgono un’attività irregolare come lavoratori dipendenti € 30 MLD

ECONOMIA CRIMINALE Controllo del territorio € 40 MLD

SOCIETA’ CAPITALE Il 79% delle società di capitali dichiara redditi negativi o meno di € 10 mila € 17 MLD

BIG COMPANY Transfer pricing conti off-shore e società estere € 30 MLD

LAVORATORI AUTONOMI E PICCOLE IMPRESE Mancata emissione di scontrini, ricevute e fatture fiscali € 8,8 MLD


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