Il focolarino del Rotary

Filiberto Reza Ciro Renè nominato ambasciatore di Pompei nel mondo

di Adriano Todaro - martedì 3 dicembre 2013 - 2649 letture

Mentre tutti scrivono, dichiarano, puntualizzano, fanno analisi e commenti sulla cacciata dell’Omino Asfaltato, Delinquente e Incompatibile, mentre tutti raccontano l’ultimo suo comizio davanti alla sua casetta di Roma, sotto lo sguardo vigile (sic!) di Gasparri e Dudù e il baciamano ridicolo e servile della fidanzatina, noi vogliamo raccontarvi un’altra storia. Una piccola storia, una storia quasi provinciale ma che dimostra perché ci sono voluti circa 20 anni per cacciare (ma non è finita!) uno squallor impunito come Berlusconi. In realtà, vogliamo raccontarvi una storia + un episodio.

Dunque vogliamo cominciare da un sindaco, un sindaco del Pd, il sindaco di Pompei, tale Claudio D’Alessio. Classe 1961, il primo cittadino è un tipo sveglio non fosse altro perché proviene dal Partito popolare. Laureato in Giurisprudenza, due figli, è stato, nel 1999, il più votato della sua lista. Quando diventa sindaco, come lui stesso scrive, incurante del ridicolo, "mostra un grande impegno e sensibilità, oltre che un enorme attaccamento alla propria città; per questi motivi a scadenza di mandato viene nuovamente riconfermato come sindaco alle elezioni amministrative del maggio 2009...".

La storia del sindaco Claudio non è tutta qui. Pensate che nel 2005 è stato premiato in occasione del centesimo anniversario del Rotary ed è socio del Club Lions Pompei Host. Come ben sapete il Rotary è una cellula segreta della Fiom e in quanto al Lions Club, esso è frequentato quasi esclusivamente da gente di sinistra, quindi ci può ben stare anche Claudio. Il sindaco, però, rifugge i facili consensi ed ecco che, forse a sua insaputa, viene insignito di Cavaliere di Gran Croce della Chiesa Greco-Melchiade dal cardinale Isidoro Battokha. Non cominciate a fare quella faccia. Se non sapete che chiesa sia, andate a studiare. Comunque è una chiesa cattolica di rito bizantino. Ora io mi domando: ma con tutti i personaggi che ci sono in giro, Isidoro Battikha proprio Claudio d’Alessio doveva nominare cavaliere?

E’ anche vicepresidente di una associazione che s’ispira a Chiara Lubich quella che ha fondata il Movimento dei Focolari, i supercattolici. Claudio il focolarino è anche commendatore dell’Ordine patriarcale di Sant’Ignazio di Antiochia nominato dal "Gran Priore S.E. Reverendissima Monsignor Mikhael Al Jamil, arcivescovo, Procuratore Patriarcale presso la Santa Sede". Le maiuscole si sprecano ma il senso è chiaro: non se lo fila nessuno. Basta così? No che non basta. Il commendatore, anzi il Commendatore Claudio D’Alessio, pensate un po’, questa non la sapeva nessuno, nel 2010 è stato eletto "Uomo dell’Anno". E chi lo elegge? Lo elegge la Federazione delle Associazioni della Campania in Usa. Boh! Chi cazzo sono questi?

Tutto ciò dimostra che nel Pd possono convivere ex comunisti (pochi), ex cattolici, ex di qualsiasi cosa ma anche soci del Lions Club, premiati del Rotary, Cavalieri di Gran Croce, Commendatori dell’Ordine di Sant’Ignazio e focolarino. Capite in che mani è finito questo partito? Non so se il Commendatore sta con Renzi o con Cuperlo. E in fondo importa poco. Ciò che più importante è che il Commendatore-Sindaco è finito nel registro degli indagati per concussione. Ora il personaggio ha proprio tutto. Può aspirare a qualcosa di più che fare solo il sindaco.

E per portarsi avanti con il lavoro, per far parlare di sé cosa t’inventa questo focolarino del Rotary? Pompei, come risaputo, perde pezzi. Tre anni fa c’è stato il crollo della Schola Armaturarum e il ministro di allora, il delicato poeta che tutto il mondo c’invidia, Sandro Bondi, si era dovuto dimettere. Questi scavi, i più famosi del mondo, sono in attesa che un altro ministro, Massimo Bray, nomini un supermanager per rilanciare, appunto, gli scavi di Pompei. Ma l’ "Uomo dell’Anno" mica può attendere. E così, d’amblée, nomina un ambasciatore con il compito di andare in giro per il mondo e convincere gli sponsor ad investire a Pompei. Non so se il cardinale Isodoro Battikha sia stato avvisato e sia d’accordo con Claudio il Cavaliere, fatto sta che l’uomo di Pompei, zitto zitto quatto quatto cacchio cacchio ti nomina ambasciatore Emanuele Filiberto Umberto Reza Ciro René Maria di Savoia che sembrano tante persone ma è uno solo.

Uno ma che vale molto. Intanto è figlio di cotanto padre nel senso che il padre Vittorio Emanuele è quello, ricordate, della sparatoria all’Isola Cavallo dove ha perso la vita un ragazzo sparato dell’imbriaco Vittorio Emanuele che avrebbe dovuto, pensate un po’, diventare il nostro re. Questi campioni di etica, di onestà, di storia li abbiamo fatti tornare nel nostro Paese perché di loro sentivamo la mancanza. Tutto il Parlamento votò a favore (per onestà, ricordiamolo, solo Rifondazione comunista votò contro il rientro dei Savoia). E, naturalmente, appena arrivati li abbiamo portati in Tv. Reza Ciro ha lavorato per Ballando sotto le stelle, L’ìsola dei famosi eccetera. Lo abbiamo voluto in Italia e lui ha pensato bene che avrebbe potuto rappresentare degnamente il popolo italiano in Parlamento. Su questo nulla da dire. Era un suo diritto e non avrebbe certamente sfigurato.

Però gli va male, prima con il movimento da lui fondato "Valori e Futuro", un nome un programma, poi nelle liste dell’allora Udc. Ora il sindaco di Pompei lo nomina ambasciatore di Pompei nel mondo perché René Umberto è l’usato sicuro, sicuro come un mutuo a tasso fisso. Suo padre è un rottame; lui è, invece, uomo di grande cultura. Su Pompei, con grande sicurezza, ha affermato: "Non ero consapevole del fatto che attorno alla Basilica c’era una città così bella". Cosa cacchio promuoverà nel mondo? Il ballo delle debuttanti?

Ricordate le parole autoreferenziali del sindaco? "Mostra un grande impegno e sensibilità". Lo stesso impegno e sensibilità lo mostra il governo del Nipotino Pallido. Il governo inteso e largo, aveva deciso di tassare, con un contributo di solidarietà, le pensioni d’oro. Tutti, ad esclusione di una categoria: gli ex parlamentari. Per loro niente contributo. Il viceministro Fassina ‒ che non è la moglie di Fassino ma uno di sinistra ‒ ha bellamente dichiarato che non si è accorto e che rimedieranno alla Camera. Che sbadato! Cioè questo è stato messo lì per controllare e non si accorge di nulla. Mentre si discuteva a chi tagliare, cosa pensava il buon sinistro Fassina? A dove andare in vacanza a Natale? Cosa regalare alla moglie? Quale paio di sci acquistare? Se questa è la sinistra Pd, figuriamoci la destra!

Ecco, debbo dire francamente che sono stanco di persone che ci amministrano con "grande impegno e sensibilità", sono stanco di tutti questi ciarlatani, dei re e dei sudditi-servi, sono stanco di questo povero Paese che sta morendo, stanco degli scandali, di Dudù che sveglia il padroncino leccandogli i piedi, stanco dei Porta a Porta, dei Ballarò e del sacrestano Fazio, stanco del ciarpame politico.

A ben vedere, queste sono due vicende esemplari. Avete capito perché il nostro Paese muore?


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -