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Closer: tra attrazioni e incontri fortuiti

"Closer" narra le vicende di quattro personaggi (Julia Roberts, Jude Law, Clive Owen e Natalie Portman) e dei loro incontri fortuiti, attrazioni istantanee e tradimenti continui e distratti

di calogero - mercoledì 29 dicembre 2004 - 5559 letture

Grande momento per Mike Nichols, regista mitico di titoli come "Chi ha paura di Virginia Woolf?", "Il Laureato", "Conoscenza carnale", "Silkwood". Dopo il recente successo televisivo della miniserie "Angels in America" - una produzione di HBO tratta dall’omonima opera teatrale di Tony Kushner con Al Pacino, Meryl Streep ed Emma Thompson che ha vinto 11 Emmy Awards - ritorna sul grande schermo con "Closer", un altro adattamento della celebre produzione teatrale omonima di Patrick Marber.

E fa di nuovo centro orchestrando un girotondo di amorosi e sessuali sensi che intriga, affascina, conquista e ci sorprende per modernità di sguardo, crudezza e realismo di linguaggio ed una direzione d’attori strepitosa nel mettere a nudo le qualità spesso nascoste di alcuni degli interpreti più "glamour" dell’industria cinematografica. Analisi sottile e dissacrante delle moderne relazioni di coppia, "Closer" narra le vicende di quattro personaggi (Julia Roberts, Jude Law, Clive Owen e Natalie Portman) e dei loro incontri fortuiti, attrazioni istantanee e tradimenti continui e distratti. Ambientato nella Londra dei giorni nostri, seguiamo appassionatamente - e finalmente un film fa mettere in funzione anche i neuroni del nostro cervello - l’evolversi curioso ed antropologicamente interessante dell’eterno rapporto sentimentale uomo-donna che da un senso alla nostra vita e non smette mai di suscitare il nostro interesse.

Ma questa volta per la sfacciataggine di parole e situazioni, per il confine labile ed ambiguamente affascinante tra bene e male (giusto ed ingiusto!) e per l’onestà ed accuratezza d’introspezione psicologica si rimane ammaliati dalle schermaglie amorose di questo "menage à quatre" che mette a nudo le ansie, paure, illusioni, gioie ed attese di un’umanità smarrita e confusa.

E se Julia Roberts/Anna è alle prese con un personaggio crudo e vero che ne mette in risalto sfumature e toni interpretativi ancora sconosciuti al grande pubblico, se Jude Law nei panni di Dan si conferma come uno dei volti più interessanti di queste stagioni cinematografiche e Clive Owen /Larry è una sorpresa per incisività ed intensità d’interpretazione, il vero colpo di fulmine è per Natalie Portman, - finalmente in un ruolo che l’ha trasformata in un’attrice adulta - perfetta "Alice... nel paese delle Meraviglie", una donna affascinante, misteriosa e sensuale che ci commuove e stordisce per il suo disperato ed assoluto bisogno d’amore.


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