Buona Costituzione

In tantissimi hanno votato NO. Esclusi quelli morti sul lavoro

di Adriano Todaro - mercoledì 7 dicembre 2016 - 3569 letture

Allora, ragazzi. Terminata la sbornia del risultato referendario? Io, invece, sono in crisi perché sto scrivendo con 38 di febbre, naso colante, tosse insistente. Come ogni anno ho fatto la vaccinazione antinfluenzale e, come ogni anno, mi sono beccato l’influenza. Da ragazzo mi davano il chinino che si acquistava in tabaccheria e tutto filava liscio con una bella sudata notturna, oggi mi fanno il vaccino e, immancabilmente, mi prendo l’influenza. Mah! Sarà il segno dei tempi come le mezze stagioni che non ci sono più.

Sono triste, però, anche per un altro motivo. Che fine avrà fatto Messina? No, cosa avete capito? Non la bella città siciliana, ma Jim Messina il Gran Guru della comunicazione del Boy Scout Bugiardo. Dopo aver fallito in Spagna, sulla Brexit e sulle presidenziali di Hillary Clinton, oggi fallisce anche con il Conducător in pectore, quello che con il 25% dei suffragi avrebbe voluto comandare su tutti e tutto. Un fallimento, il suo, da 400 mila euro.

C’è stata una valanga di NO. La Costituzione, quella nata dalla Resistenza, non quella di Denis, non si cambia. Gli italiani l’avevano già detto chiaramente all’Omino Ributtante nel 2006; l’hanno confermato oggi, a distanza di dieci anni.

Le analisi del voto le lascio fare a quelli più bravi di me. Mi limito a mettere in risalto alcuni aspetti e alcuni personaggi. E comincio dalle “cattive compagnie”. Fascio-leghisti e destra varia hanno votato NO non per difendere la Costituzione, ma per far cadere Renzi. D’altronde, a uno come Gasparri che ancora non è riuscito a far funzionare il digitale terrestre, sarebbe chiedere troppo di spiegare la Costituzione, nata dalla Resistenza.

I NO hanno vinto malgrado quelli che dichiaravano che la riforma faceva schifo ma avrebbero votato SI’ (da Cacciari a Prodi), quantunque i poteri forti (da Marchionne a LP Morgan), i poteri idioti (da Briatore al cucuzzaro vario), nonostante l’afasia pallida della cosiddetta “sinistra” del cosiddetto “centrosinistra” più interessata alle metafore sulle vacche in corridoio piuttosto che dire chiaramente che era necessario votare NO. D’altronde, si sa, tengono famiglia.

I NO hanno vinto sebbene la posizione centrale della Cgil e Arci fosse chiara ma non lo era per nulla in periferia dove in molti si sono sbattuti per il SI’. Si è vinto grazie ai Comitati per il NO, grazie a Libertà e Giustizia, grazie ai partigiani a cominciare dal giovane presidente Smuraglia, un gigante se confrontato a vecchi come Emanuele Fiano e “ciaone” Ernesto Carbone.

E grazie a due soli quotidiani, da subito schierati a difesa della Carta: il manifesto e Il Fatto Quotidiano. Poca cosa se confrontati alle corazzate al servizio di quello che è stato eletto con un solo voto: quello di Re Giorgio di Savoia.

Ho, comunque, un rammarico. A votare non sono andati Mauro, 46 anni; Matteo, 23 anni; Ferdinando, 53 anni; Domenico, 23 anni, Maurizio, 36 anni; Claudio, 50 anni; Giovanni, 56 anni; Andrea, 61 anni; XXX, 42 anni; Cristian, 38 anni; Gaetano, 29 anni; Santo, 51 anni.

E non sono andati perché sono morti nei giorni precedenti il 4 dicembre. Morti sul lavoro; non omicidi bianchi come benevolmente li chiamano i giornali, ma solo omicidi perché mentre un piccolo gruppo voleva cambiare la Costituzione, non si applicavano gli articoli di quella vigente.

Noi queste cose non le dimenticheremo e mentre Matteo lo Statista di Rignano, era aviotrasportato a spese nostre in giro per l’Italia a raccontare balle, un altro Matteo, di 23 anni, con un contratto di tre mesi di lavoro a fare panettoni, finiva con la testa schiacciata da un macchinario.

Il Muto di Palermo ha messo in freezer il boy scout, l’ha “congelato”. Se Renzi decidesse di andarsene (ma non contateci troppo), potrebbe sempre fare il venditore di pentole porta-a-porta magari con Jim Messina e, nel tempo libero, partecipare a Che tempo che fa dell’amico sacrestano Fazio, la Madonna dei Boschi Fioriti fare, appunto, la Madonna all’entrata della Banca Etruria e il dentifricio Denis aprire una macelleria a Rignano.

Un’ultima cosa prima di chiudere: in una delle tante comparsate Tv, il Democristiano con i Nei è andato anche da quella che strabuzza gli occhi e fa le faccette, a Canale 5. L’intervista, chiamiamola così, era ad altissimo livello:

Barbara: “Sei più bello di Obama”.

Renzi, finto indignato: “No, sono ingrassato, non si abbottona la giacca”.

Barbara: “Non è vero, sei bellino”.

La Costituzione ridotta a trash, all’adipe dell’Eletto da Nessuno. Com’era meglio prima. Ve la immaginate la faccia che avrebbe fatto il firmatario della Costituzione, quella vera, Umberto Terracini? (17 anni nelle galere fasciste!). E le facce di De Gasperi, Togliatti, Nenni, Calamandrei…?

Togliatti, avendo fatto studi classici, avrebbe risposto in latino: “Lets loqui de gravi rerum!” mentre Alcide De Gasperi essendo austro-ungarico, in tedesco: “Wir sprechen von ernsten dingen!”. ("Parliamo di cose serie!"). Tutti, però, avrebbero convenuto che queste cose con la Costituzione non c’entravano nulla.

Altri tempi. Altre persone. Oggi, invece, abbiamo uno che dopo essersi fatto una Pera, affermava: “Se vincesse il NO, ne discenderebbero ovvie e funeste conseguenze: sfiducia dei mercati, caos istituzionale e crepe pericolose. Lo spettro delle code ai bancomat e della troika sarebbe di nuovo tra noi. Sarebbe una paralisi”. Lunedì scorso, non mi risulta proprio che gli italiani abbiano assaltato i bancomat dopo aver appreso i risultati del referendum.

Non sappiamo come avrebbero votato Mauro, Matteo, Ferdinando, Domenico, Maurizio, Claudio, Giovanni, Andrea, XXX, Cristian, Gaetano, Santo. Siamo sicuri, comunque, che nel paradiso laico che si trovano in questo momento, siano felici che abbia vinto il NO. Proprio perché lavoratori, proprio perché non avevano interessi da difendere, proprio perché non avevano ambizioni e arroganza. Volevano, semplicemente, continuare a lavorare e vivere, pagare le tasse, il mutuo, gioire per il primo bel voto della figlia o figlio, rammaricarsi se non riuscivano a tirare la fine del mese.

Tutto questo gli è stato impedito da un padronato meschino e becero e da politici corrotti che non hanno mai voluto applicare interamente la Carta Costituzionale.

Buona Costituzione a tutti! A tutti, sì. Perché la Costituzione è di tutti!


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