Sei all'interno di >> :.: Culture | Libri e idee | Binomi di parole |

Binomi di parole (10): Inerzia e Solerzia

Stephen Hawking non poteva muoversi, ma non era certamente inerte. Il suo cervello era la quintessenza della solerzia. Magari ne avessimo un millesimo, della sua.

di Alessandra Calanchi - mercoledì 15 novembre 2023 - 405 letture

In = senza; SOLLUS = tutto; ARS = arte.

Inerzia e solerzia contengo entrambi la parola ARTE, che sta seminascosta, che cambia una vocale, che elide la s, ma c’è, basta cercarla.

Chi è inerte è privo di arte, cioè non fa nulla. (E c’è chi dice che gli artisti sono dei fannulloni!). Inerte, ancora, è chi non agisce, chi sta fermo. Il solerte invece è tutta arte, tutto movimento, è iperattivo, appassionato, pronto all’azione e all’opera.

L’inerzia esiste anche in fisica – principio di inerzia di Newton – e in chimica – dicasi di un elemento o composto che manifesta scarsa o nulla tendenza a reagire. La solerzia, no.

L’aggettivo “solerte” è oggi poco usato. Sarà forse perché significa “alacre e coscienzioso nell’adempimento di un compito o di un dovere: un s. funzionario; condotto con diligenza e scrupolosità” (google.com) e oggi è fuori moda agire con coscienza e senso della responsabilità?

Quanto è meglio l’inerzia! Andare a votare? Perché? Tanto i politici sono tutti uguali. Protestare contro un’ingiustizia? Perché? Tanto non serve a niente. Lottare per un ideale? Perché? Tanto non interessa a nessuno. E così via, ora dopo ora, giorno dopo giorno, finché non a diventiamo tante masse inerti, incapaci di muoversi, di reagire, di fare “ogni attività mirata a progettare o a costruire in modo adatto e armonico qualcosa” (id.). E scegliamo l’inerzia: una “condizione, temporanea o abituale, d’immobilità o inattività (esser condannato all’i. dalla malattia) o di sconcertante abbandono fisico o spirituale (vivere nell’i.)” (id.)

Ma è davvero questo, che vogliamo? Andare avanti “per forza d’abitudine, per mancanza di volontà a cambiare l’andamento delle cose e sim.” (id.)? Siamo proprio sicuri? Non sarebbe preferibile l’audacia della solerzia, il coraggio dell’attività e di tutti i suoi sinonimi (dinamismo, energia, operosità, laboriosità, intraprendenza, diligenza, premura, sollecitudine, assiduità, zelo, alacrità)?

Insomma, si tratta di una scelta di campo. O l’uno, o l’altro. E non nascondiamoci dietro il senso letterale: Stephen Hawking non poteva muoversi, ma non era certamente inerte. Il suo cervello era la quintessenza della solerzia. Magari ne avessimo un millesimo, della sua.

Non troviamo scuse.


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -