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Arrivano i nostri!!

Ve lo ricordate il mitico ‘7° Cavalleggeri’? Al loro arrivo i ‘cattivi’, cioè gli indiani, venivano sempre sgominati e la pace tornava a regnare. Oggi gli indiani di turno sono gli arabi e sotto la guida del generale Custer ci sono gli israeliani...

di titty - mercoledì 26 luglio 2006 - 6144 letture

Ve lo ricordate il mitico ‘7° Cavalleggeri’? Al loro arrivo i ‘cattivi’, cioè gli indiani, venivano sempre sgominati e la pace tornava a regnare. Oggi gli indiani di turno sono gli arabi e sotto la guida del generale Custer ci sono gli israeliani, sedicenti paladini della pace nel medio-oriente e baluardo di prima linea nella lotta ai terroristi islamici. Ma ora, come allora, siamo proprio sicuri che i cattivi fossero proprio gli indiani?

E siamo proprio sicuri che gli uomini di Custer fossero dei paladini di pace e non delle spietate milizie al servizio di conquistatori senza scrupoli?

Ed ora, come allora, la vera carta vincente degli israeliani non è tanto la potenza schiacciante del loro esercito o l’appoggio degli USA. Il loro asso nella manica è la furbizia: riescono sempre a sfruttare ogni più piccolo errore commesso dagli estremisti arabi o palestinesi per scatenare la loro furia devastante con reazioni smisurate e ingiustificate. Chi volesse consultare un’ottima e sintetica cronologia oggettiva della recente crisi medio-orientale sul sito del Corriere della Sera (www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/07_Luglio/14/gazatappe.shtml) troverebbe due esempi eclatanti in proposito.

Il 25 giugno alcuni estremisti palestinesi rapiscono un soldato israeliano nella zona di Gaza. Ecco il primo ‘casus belli’! Gli israeliani colgono subito la palla al balzo per invadere la striscia di Gaza con un fiume di carri armati e una cascata di missili, per giorni e giorni. La scusa ufficiale? Ci sentiamo giustificati nell’attuare ogni azione necessaria per liberare il nostro soldato. Se ciò fosse corretto che dovrebbero fare allora i palestinesi per le migliaia di loro compatrioti, spesso innocenti, rapiti dai servizi segreti israeliani e lasciati a marcire da anni in carcere? Ma tanto questi ‘dettagli’ sui palestinesi resteranno sempre ignoti a noi comuni mortali, perché i ‘media’ mondiali sono controllati da Israele/USA.

Il secondo esempio: il 12 luglio la milizia degli Hezbollah rapisce due soldati israeliani. Un altro calcio di rigore a favore degli israeliani: immediata invasione del Libano via terra e via aria. Una precisazione: i razzi degli Hezbollah contro il nord di Israele sono stati lanciati ben un giorno dopo quelli lanciati da Israele contro il Libano!! Purtroppo però i ‘media’, con un abile gioco delle 3 carte, hanno quasi fatto sembrare all’opinione pubblica mondiale che i miliziani degli Hezbollah sono stati i primi a lanciare missili, giustificando quindi la ‘legittima difesa’ di Israele!!! Risultato? Tutti si sono concentrati sull’entità più o meno sproporzionata della ‘re-azione’ di Israele, ma pochi si sono accorti che si trattava invece di una vera e propria ‘azione’, di attacco, di invasione, di genocidio indiscriminato.

Usiamo una metafora per sintetizzare entrambi gli esempi? Tu mi dai una spinta e allora io ammazzo te, i tuoi parenti, tutti i tuoi cari e invado pure la tua regione, mettendola a ferro e fuoco! Bei tempi quando gli avi degli odierni israeliani perlomeno si fermavano al semplice ‘occhio per occhio’.

A questo punto il vero ‘7° cavalleggeri’ (l’ONU) sarebbe potuto intervenire alla grande: una bella risoluzione di condanna dell’operazione militare di Israele contro Gaza avrebbe sicuramente evitato l’esplosione della polveriera anche sul fronte libanese. Purtroppo però per un solo voto sfavorevole, quello degli USA (...guardacaso!), la risoluzione non è passata. Washington ha spiegato che preferiva rimandare la decisione su Israele-Gaza al G8 di San Pietroburgo. Perché?

Ci sono due vantaggi, occulti ai più, uno favorevole a Israele e l’altro a Bush:

1) posticipare di qualche giorno lo stop a Israele significa concedergli più tempo per ultimare l’ingiustificata e indiscriminata distruzione delle infrastrutture in Libano e a Gaza.

2) Il vantaggio per Bush è stato il depistamento delle priorità del G8. Europa e Russia avevano la necessità vitale di accordarsi sugli approvvigionamenti energetici dalla Russia. Per gli Usa (o meglio: per Bush) è invece ottimale se Europa e Russia non si accordano, così il petrolio texano e irakeno dei Bush continuerà a far la parte del leone. L’unica vera priorità di Bush al G8 era di mantenere tutta l’attenzione dei potenti sul quadrante medio-orientale, cercando di ottenere consensi per la prosecuzione vincente della sua partita a Risiko: pressioni fortissime su Siria e Iran, sperando che prima o poi sfocino in ‘proficue’ guerre di conquista (nel 2001 Bush già ci stava provando con la Siria, subito dopo l’Iraq).

Per fortuna c’è qualcuno che riesce ad affrontare con comicità la questione. Ripercorriamo alcune delle frasi pronunciate dal ministro degli esteri israeliano ‘Tzipi’ Livni subito dopo l’invasione del Libano:

“la reazione contro il Libano è solo legittima difesa”. Che strano: “quando Israele attacca per prima si parla sempre di legittima difesa; quando un paese arabo cerca di difendersi da un attacco si parla sempre di terrorismo” (testuali parole di un deputato libanese)

“L’operazione in Libano mira a difendere non solo noi israeliani, ma anche tutto il resto dell’Occidente” . Il resto dell’Occidente? Ma cchi tte conosce, direbbero a Roma. L’Occidente lascialo dove sta, cara Tzipi, perché già ce ne ha tante delle sue. Vedi quindi di non invischiarlo nelle tue guerre di pura conquista (già bastano e avanzano quelle in cui ci trascina Bush).

“Abbiamo attaccato abitazioni civili in Libano, perché sicuramente vi erano occultate basi per il lancio di razzi contro Israele”. Mai sentita una scusa più fantasiosa per giustificare il massacro di una miriade di civili innocenti. “Comunque avevamo avvertito per tempo i civili libanesi di evacuare le loro case nel sud del Libano”. Della serie: oltre a distruggere casa mia e invadere la mia terra senza motivo, mi avvertono pure ‘con adeguato anticipo’ di andarmene di corsa altrimenti mi ammazzano.

“La terra di Israele è nostra da sempre e nessuno potrà più strapparcela”. Sul ‘nostra da sempre’ ricorderei agli israeliani che: 1) prima della nascita del regno di Israele (1.000-1.200 A.C.) la Palestina non era degli ebrei, ma dei Fenici e dei nomadi, da cui sono poi discesi sia gli arabi che gli ebrei. Perciò la Palestina appartiene ad entrambi. 2) dopo una diaspora di quasi duemila anni, gli ebrei hanno rivendicato (e ottenuto, grazie al sostegno degli USA alla fine della Seconda Guerra Mondiale) quel territorio, cacciando via gli abitanti che ormai ci abitavano da duemila anni!! Vi sembra legittimo tutto ciò? Sarebbe proprio comico se una mattina gli italiani si alzassero e bussassero alla porta di francesi, inglesi, spagnoli, svizzeri, austriaci, belgi, yugoslavi, greci, turchi, egiziani, marocchini, algerini, tunisini, siriani, libanesi e irakeni dicendo loro: ‘entro domani alzi i tacchi e te ne vai di corsa perché questa terra duemila anni fa apparteneva ai miei antenati romani!’. Perciò gli israeliani dovrebbero ricordare più spesso comportarsi come chi sa benissimo che già è grasso che cola se hanno potuto riottenere indietro il territorio da cui provenivano. Sono infatti l’unico caso al mondo di un popolo che è riuscito in ciò. Decine di popolazioni ancora vagano raminghe, massacrate da guerre e fame, nella vana ricerca non tanto del loro iniziale territorio, ma almeno di una terra dove poter ricominciare. Se avessero il potere economico degli ebrei il gioco sarebbe fatto!!

“Il Libano non ha mai applicato la risoluzione ONU 1559 (smantellamento della milizia Hezbollah nel sud Libano e invio dell’esercito regolare libanese a tutela) perché è una democrazia debole; quindi ci abbiamo pensato direttamente noi”. A parte il fatto che l’ONU stessa, non Israele, deve vigilare sull’applicazione delle risoluzioni ONU, perché il ministro Livni non ricorda le altre 730 (!!) risoluzioni ONU imposte ad Israele, riguardanti la questione palestinese e libanese, e mai attuate perché sfavorevoli a Israele?

Dopo la ricreazione con la Livni cerchiamo di fare una proposta: se Israele continua in queste azioni di prepotenza (certa dell’appoggio di Bush, che comunque inizia a preoccuparsi per la sconsiderata intraprendenza militare dei suoi pupilli israeliani) si rischia di spingere all’esasperazione anche Siria e Iran, che non reagirebbe certo con delle semplici sassate come i Palestinesi.

Quindi per raggiungere la pace in medio-oriente non operiamo solo per evitare l’atomica dell’Iran e il terrorismo di alcuni arabi estremisti (non di tutti gli arabi!); ma bisogna soprattutto convincere Israele a riprendere il processo di distensione iniziato con il ritiro dal Libano nel 2000 e da Gaza pochi mesi fa.

Molti degli israeliani, compreso il presidente Olmert, sarebbe anche disponibili. Purtroppo però chi occultamente tira le fila di Israele (come negli USA i ‘Neocon’ che pilotano Bush) sono i suoi generali, che non vedono di buon occhio Olmert per non esser stato un generale; la paura è quindi che il presidente continui su una ‘pericolosa’ strada di pace (iniziata con il ritiro degli israeliani da Gaza pochi mesi fa e il rispetto del Libano come stato sovrano e democratico) che indebolirebbe l’egemonia di Israele. Ma i generali non hanno dovuto aspettare molto: è bastato il rapimento di un soldato israeliano per riprendere lo scettro in mano (Gaza e Libano sud rioccupati) e cancellare con un colpo di spugna ogni afflato di pace.

Quindi ... si ricomincia da zero! Con la ‘piccola’ differenza che d’ora in poi Siria e Iran potrebbero non restare più alla finestra.


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ridicolo articolo
26 luglio 2006

questo articolo è ridicolo e inaccettabile. Quando lei dice che il vero asso nella manica di Israele non sono le armi ma la furbizia si capisce che le sua accuse venatamente razziste sono solo vecchi imballi propagandistici che le hanno dato da masticare senza che lei neppure se ne accorgesse (spero). La retorica è sempre noiosa, ma quella anti-israeliana è davvero ammosciante. Non commento piu di tanto la sua profonda indagine storica sull’origine del conflitto, perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa. Le dico solo che quella terra tanto ambita chiamata Israele, non era altro che un pezzo di deserto arido e improduttivo prima dell’arrivo degli ebrei dopo la Seconda Guerra Mondiale, abitato da quattro nomadi arabi che vivevano mangiando carne di pecora e lucertole essicate. Per cui lasciamo stare tutta la paccottiglia propagandistica. La seconda Guerra Mondiale ha decretato i destini del mondo, ha distrutto la Germania, messo in ginocchio l’Italia, ha messo a dura prova l’intera Europa, la Russia e gli USA, ha decretato la fine del Reich nazista, la fine del colonialismo, la fine della potenza francese, ha fatto milioni di morti, figuriamoci se non puo avere decretato che un fazzoletto di terra desertica andasse ai perseguitati ebrei. Di deserto ce n’è, che i palestinesi si spostino, uno stato gia ce l’hanno, si chiama Giordania. Suvvia andiamo....chi pace vuole pace cerchi.
    ..ma mi faccia il piacere..
    27 luglio 2006

    Senta, lei creda pure nella cattiveria degli indiani, sicuramente in questo modo riesce a dare una ragione al vergognoso, ingiustificato e gratuito scempio di vite umane al quale troppe volte assistiamo.Pensi io non ci riesco ad avere questa fortuna. Visto che non vuole soffermarsi commentando il resoconto storico , lo faccia pensando all’assurdita che propone : come puo’affermare che i palestinesi (i 4 nomadi arabi..??), mangiatori di lucertole, debbano spostarsi?? Non c’é molto da obiettare sulla illegittimita’ nel cacciar fuori dal proprio Paese chi lo abita da secoli, altro che vuol far commenti. Non se ne puo’ piu’ dello smisurato potere esercitato da Israele sotto la sua ipocrita maschera e l’appoggio degli stati uniti del cespuglio! Spero articoli come questo facciano riflettere sul livello di accettazione verso la violenza, le bugie e la furbizia a cui ormai siamo abituati e soprattutto l’assuefazione che tanta gente manifesta rispetto alle grottesche ragioni presentateci dai potenti e amplificate dai media, senza quasi ormai pudore, per spiegare genocidi gratuiti, lotte di poteri economici e puro desiderio di conquista
    Il vero razzismo è quello contro gli arabi!!
    27 luglio 2006, di : Titty

    Grazie per aver evidenziato una tipica confusione in cui moltissimi incorrono. Fornisco quindi una decisiva precisazione riguardo lo spisrito del mio articolo: sotto accusa sono quegli ISRAELIANI che, a livello politico-sociale-militare vogliono trasformarsi nei ’conquistadores’ del medio-oriente. La dimensione religiosa sta invece da tutt’altra parte (e quindi al di fuori del mio articolo): la religione EBRAICA ha il sacrosanto diritto di esistere, come le altre, e guai a chi voglia sopprimerla. Quindi nel mio articolo non si parla affatto di razzismo anti-semita.

    Se vogliamo proprio essere puntigliosi, il vero razzismo lo stanno invece subendo proprio gli arabi (tutti!!), perchè, per colpa di alcuni terroristi estremisti, il mondo intero, ’pompato’ dai ’media’, inizia a vedere con sospetto e paura qualsiasi arabo; ciò potrebbe innescare una sbagliatissima caccia alle streghe.

    Se li ricorda gli ’anni di piombo’? Le avrebbe fatto piacere se lei, insieme ai suoi familiari e a tutti noi italiani, fosse stato ’bollato’ come terrorista dall’opinione pubblica mondiale solo per colpa di pochi terroristi estremisti. E quante volte, andando in giro per il mondo, le viene il sangue agli occhi quando le dicono ’italiano mafioso’ per colpa di quei pochi mafiosi che rovinano il buon nome del popolo italiano?

    Morale: cerchiamo di sfruttare gli errori, fatti o subiti nel passato, per evitare che si ripetano in futuro.

    A proposito della sua definizione della Palestina come un ’deserto arredato con le lucertole’, le chiedo: lei ha mai permesso a qualcuno di questionare sull’arredamento di casa sua? Se lei lo trova stupendo e qualcun altro lo considera invece orrido, le sembra un buon motivo per farsi cacciare via seduta stante da casa sua?.

    Aggiungo: seguendo la sua linea di pensiero potremmo organizziamoci un bel ’tour di conquista del Sahara’, cacciando via marocchini, algerini, tunisini e tutti i nomadi che ci vivono... tanto hanno a che fare solo con sabbia, cammelli e palme rinseccolite! Mica sono belli e civilizzati come noi!

    Titty

i pacifisti
26 luglio 2006

il giorno in cui verrà bombardato l’Iran per distruggere la sua possibilità di mettere in pratica il suo folle disegno atomico (cancellare Israele dalla carta geografica) su questo sito si dirà che in fondo quel povero presidente iraniano era proprio un pacifista. Come disse il re saudita alla recente riunione della Lega Araba a chi voleva una dura reazione contro Israele: <>
Arrivano i mostri!!
27 luglio 2006

In Israele viene dato seguito alla destra, all’esercito, e al materialismo più autentico.

Vedo nel prossimo futuro un raffreddamento dei rapporti politici in tutto il mondo..

Ci sarà una guerra fredda peggiore della prima.. forse si finisce tutti in guerra.. stavolta lo si farà per eliminare gente..

Non è forse quello che vogliono in molti?

    l’importante è sapere da quale parte stare
    28 luglio 2006

    l’importante è sapere da che parte stare, ossia a fianco delle nazioni democratiche, con gli islamici mai e poi mai neppure morti !
Arrivano i nostri!!
28 luglio 2006

L’avevo detto che ogni tanto lo spirito di Dio mi attraversa..
    paris plage, arrivano i veli e i turbanti.....
    31 luglio 2006

    lo sapete che il sindaco di Parigi ha fatto applicare il regolamento in vigore nei giardini pubblici, cioé vietato mostrare i seni nudi. Normalmente in una spiaggia, "paris plage" cosi si chiama l’operazione, il monokini non é veramente uno scandalo in Francia, paese libero e liberato dalla morale.. a meno che il sindaco di Parigi sia stato minacciato da un barbuto, allora mettete un velo o un turbante o la burka in valigia se venite in spiaggia a Parigi!
Chi sono i nostri???
14 agosto 2006, di : mdm

Sebbene abbia profonda stima del popolo ebraico e non possa dimenticare, ogni giorno, le milioni di vittime innocenti strappate alla vita dalla più grande aberrazione della nostra umanità (anch’essa espressione di una parte dell’Occidente che si riteneva superiore), non posso che condividere la sostanza dell’articolo di titty. Trovo altresì allarmante che qualcuno dei partecipanti al forum affronti questioni drammatiche e complesse come quella israelo-palestinese in chiave "da che parte stare". Se questa dovesse essere la regola, ebbene, come disse don Milani, io mi riterrei dalla parte delle vittime, siano esse arabe che ebree e sicuramente contro i falchi di entrambe le fazioni, compresi quelli che manovrano dall’esterno. E dicendo questo non voglio fare del qualunquismo, per cui anch’io voglio sottolineare che in questo momento stiamo assistendo ad una palese prepotenza da parte di uno stato che, mentre accusa giustamente di terrorismo gli Hezbollah, sta di fatto massacrando migliaia di innocenti (molti bambini) e distruggendo l’economia di un altro stato già a lungo provato. E fatemi il piacere, qui non c’entra il razzismo o le differenze religiose (come testimoniano anche i militari israeliani che hanno fatto obiezione di coscienza).