Giro85
/ Movimento Testo integrale dell'intervento di
Dario Fo al Palavobis di Milano
UBU ROI - DI JARRY
Vi voglio parlare di un testo che sto rileggendo
in questi giorni con grande
interesse: un testo teatrale di satira grottesca, si tratta
di un capolavoro
del Surrealismo. Il suo titolo, molti di voi lo ricorderanno,
e' "Ubu Roi",
Ubu re. Ubu e' il personaggio protagonista di quest'opera.
L'autore e'
Jarry. Vissuto a Parigi, dal 1873 al 1907; morto quindi
a soli 34 anni, ma
per raggiungere la fama a Jarry basto' questa sua farsa
surreale. Quando Ubu
Roi fu messo in scena alla fine dell'Ottocento, a Parigi,
ebbe un successo
strepitoso. La farsa racconta di un paese immaginario, fantastico;
presumibilmente situato in Europa, ma potrebbe anche collocarsi
in America
Latina o in Asia. In questo paese vive il nostro Ubu, un
uomo di gran
talento, spregiudicato e alle volte rozzo che si batte con
tutti i mezzi per
conquistare un grande potere economico e politico. In poche
parole, questa
e' la storia tragica e farsesca della sua irresistibile
scalata. Carica di
allegorie e smaccate, strizzate d'occhi ai piu' grotteschi
fatti storici del
tempo di Jarry. Ancora oggi questo testo viene recitato
in tutto il mondo,
sempre con gran successo da centinaia di compagnie che naturalmente
tendono
ad adattare le allusioni satiriche alla situazione del Paese
in cui viene
messo in scena. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale
('15-'18), il
fenomeno Ubu-Roi riesplode in modo incredibile. Non c'e'
teatro moderno nel
mondo che non l'abbia in repertorio. Ogni regista di talento
ci mette nuovi
giochi allegorici, allusivi alla realta' contingente. Finche'
arriva Jean
Jaques Cajou, teatrante geniale che rielabora una sua versione
clownesca dal
titolo "Ubu Bas", Ubu basso. Un testo pieno di
situazioni spassosissime.
Originali, molto vicine al nostro tempo. Opera che stranamente
non ottiene
il grande successo che meritava, forse perche' in quegli
anni si stava
profilando l'esplosione della Seconda Guerra Mondiale. In
tutta Europa si
viveva un clima di tragica tensione e la gente non amava
vedersi riflessa
dentro lo specchio concavo della satira. Ora, qualche settimana
fa, come
dicevo, rileggendo il testo di Jarry, mi sono trovato appresso,
come
compendio, quest'altro lavoro si Cajou, dal titolo "Ubu
bas". L'ho letto
d'un fiato e ne sono rimasto fulminato, estasiato per la
giocondita', il
divertimento, la follia grottesca. Vediamola insieme questa
super-farsa a
partire dal protagonista Ubu bas: questo e' un personaggio
straordinario in
quanto a vitalita', grinta; non e' molto colto, anzi direi
che e' piuttosto
rozzo in certi atteggiamenti, pero' possiede una verve nel
dialogare fatta
d'iperbole e luoghi comuni piuttosto avvincenti. Gesticola,
si atteggia a
uomo sicuro di se' e fa dichiarazioni smaccatamente fasulle
con una sicumera
sconvolgente. Tutto avviene in un ambiente da clown. Infatti
lui, Ubu bas,
e' un po' clown, pero' sempre abbigliato con una certa eleganza...
un po'
caricata, sempre tirato. Purtroppo essendo "bas",
soffre di un evidente
complesso di statura. Cosi' per ovviare alla "vis comique"
del "tappo",
cerca di rimediare adottando tacchi alti e sottosuole nascoste
per elevarsi.
Cura molto il portamento: camminata ritta, sorriso splendente,
si esercita
in ogni momento ad atteggiare bocca e ganasce a un'espressione
di gioconda
cordialita'. Ogni tanto... ahime', forza un po' troppo i
muscoli facciali e
gli capita di ingripparsi le mascelle, bloccate in un ghigno
orrendo ed e'
costretto a sferrarsi manate pesanti sulla faccia per liberarsi
dall'ingrippata. Oltretutto, ogni tanto, per troppa sicurezza
di se',
inciampa in gaffes tremende, da seppellire di vergogna anche
un elefante, ma
lui non se ne accorge: (mimando stupore) "E perche',
che c'e'?!". In fondo,
come tutti i clown, e' un candido sprovveduto, ma con una
grande dote...
quella del venditore, un bateleur, come dice in gergo Cajou,
l'autore. Un
piazzista di grande fascino attraverso il quale riesce a
catturare
attenzione e interesse della gente e riesce a vendere l'invendibile.
A
convincere il pubblico dello straordinario valore e qualita'
di tutto cio'
che va offrendo, usa trucchi, gioca basso e giura, giura
perfino sui figli!
Sulla testa dei figli! "Che un fulmine di fuoco cada
su questi miei
innocenti se quel che dico non e' la verita'!", un
fatto che
impressiona...specie i figli... che hanno sempre la dissenteria.
Siamo
sempre nel clima surreale del circo. Ma andando avanti ecco
che un giorno si
imbatte in un evento che cambia completamente il corso della
sua vita. Qui
l'autore rimane sul poco chiaro... anzi, quasi reticente.
Ubu si incontra
con personaggi non ben delineati, a meta' fra un boss e
la figura del genio
della favola di Aladino. Ecco che appare ... VROM! "Oh
mio dio, chi e'?"
"Non chiedere ne' chi sono ne' da che minchia vegnu!
Acchiappa 'sti dinari,
falli fruttare ...e se nun ce riesci, tu si n'omm futtuto!
(Fa il gesto di
sgozzare) GNAC! Prendere o lasciare."
Ubu con grande coraggio accetta. Ritira il gran malloppo
e si butta
nell'avventura. Impegna i denari in ogni affare anche rischioso.
Si butta
nell'edilizia: fabbrica case e poi palazzi.
Mette in piedi addirittura una
mezza citta'. Si compera aree immense. A 'sto punto non
gli resta che
fondare una banca e appresso, una impresa d'assicurazione,
un'agenzia di
pubblicita' e poi tre radio... che allora non c'era ancora
la televisione.
Tre radio intere! Con tutto che c'era il monopolio di Stato...per
la legge,
solo lo Stato poteva gestire le radio. Ma Ubu ha un amico
politico che per
lui e' come un fratello che gli sforna una legge speciale,
tutta a suo
vantaggio. Questo amico si chiama Ubu Crax. In questo paese
tutti si
chiamano Ubu, e' come un prefisso. Anche lo Stato si chiama
Ubu, perfino le
citta': Ubu-ta, Ubu-bo, Ubu-ca...
Fatto sta che a 'sto punto Ubu bas si ritrova all'apice
del successo: "Ma
come hai fatto? Ma che forza! Sei un genio!" Soltanto
che questa
spregiudicatezza sostenuta da una fortuna sfacciata lo spinge
ad azzardi
sconsiderati al limite della legalita'. Alla fine si fa
incastrare dentro
un'inchiesta per corruzione. Lo portano sotto processo perche'
i giudici
hanno le prove che due alti dirigenti di sue imprese, di
Ubu, hanno corrotto
due "Gendarm juane" - si dice in francese - cioe'
due gendarmi gialli...
guardie di finanza. Hanno versato un sacco di quattrini
a questi due
finanzieri e anche ad un generale perche' chiudessero un
occhio su una
imponente evasione fiscale. Durante il dibattimento i giudici
presentano a
Ubu le prove dell'inghippo. I primi a cedere e a parlare
sono le Gendarm
jaune, generale in testa: "Si', e' vero, ci siamo fatti
corrompere. Abbiamo
accettato 100 milioni a testa per metterci una pietra sopra,
cosi' da
salvarli dal pagare le tasse per l'ammontare, allora, pari
a 150 miliardi."
Attenti, siamo a prima della Seconda Guerra Mondiale. Pensate
che cifra,
proprio da capogiro! Per finire, i due ufficiali e il generale
vengono
condannati a delle pene pesanti e anche i due alti dirigenti
di Ubu vengono
condannati. Lui no! E' una storia paradossale... aha, aha...
l'avete gia'
capito... completamente assurda. E come mai? Perche' lui,
Ubu, riesce a
convincere i giudici che non ne sapeva niente. "Ma
come e' possibile, i suoi
manager gestiscono i suoi soldi, i suoi 300 milioni per
corrompere a suo
vantaggio e non glielo dicono?!" "No! Non me lo
hanno detto, 'sti furfanti!"
"Ma almeno tutti i soldi che questi suoi dirigenti
hanno risparmiato dalle
tasse, i miliardi, se li e' trovati li' in cassa, belli
impacchettati..."
"Si', infatti mi sono meravigliato e ho esclamato sorpreso
'Ma da dove
vengono tutti questi quattrini?' e loro 'E' un dono della
fata Morgana!' Io
amo le favole e ci ho creduto!" E ci ha creduto anche
il giudice! Aha, aha!
E anche la gente! (Rivolto al
pubblico) E scommetto che anche voi un po'
ci credete!
Fatto sta che questa sentenza ha procurato al nostro Ubu
bas una grande
carica di fiducia in se stesso, tanto da lanciarsi in operazioni
sempre piu'
azzardate: imprese acquistate e vendute, sempre al limite
della legalita' e
quindi sempre piu' s'e' ritrovato tampinato da inchieste
di Polizia, Guardia
di Finanza e giudici... tanto da sentirsi braccato, incastrato
e allora, a
'sto punto ha deciso: "Qui se non risolvo con una trovata
geniale, sono
fottuto!" All'istante ha una folgorazione: "Mi
butto in politica!" Una
trovata geniale, ma sconvolgente... tanto che il Presidente
di questo Stato,
uomo giusto e democratico ha sussultato: "Ma come!,
questo Ubu bas, con
tutto il potere economico di cui e' in possesso, entra in
politica?! E'
contro le regole civili... oltretutto fonda un partito:
un partito che si
definisce social- democratico-liberal-conservatore-cattolico-estremista...
e anche un po' razzista... bel partito! Scende
in campo - diceva il
presidente - con 'sto partito, forte di mezzi, potere economico
, tre radio
per la propaganda... " C'era gia' allora il conflitto
di interessi , non se
ne parlava molto, specie davanti ai bambini, ma c'era! Era
una terribile
anomalia, tanto che il Presidente della repubblica non ha
potuto trattenersi
e alla fine ha esclamato: "Oeu! Oeu!"... omo di
poche parole, ma incisive!
C'era molta gente che faceva commenti altrettanto indignati,
ma Ubu va
diritto per la sua strada e organizza quel suo partito spostando
quei suoi
impiegati ai posti di comando: un "Partito-azienda",
come ama chiamarlo lui.
Ha messo in azione le sue tre radio con una propaganda tappeto
e ha fatto
impiastrare tutte le citta' con foto giganti della sua faccia...la
sua
faccia era dappertutto... come ti voltavi, Ubu di qua, Ubu
di la'. Te lo
trovavi suoi tram, alla stazione, perfino nel cesso, molto
ringiovanito, che
ti guardava mentre facevi pipi'. Insomma era in piedi una
campagna
elettorale in grande stile. I dirigenti della sinistra osservavano
indignati: "Ma che ostentazione triviale
quei manifesti pacchiani
dappertutto! Che mancanza di stile..." e dopo un attimo
si fanno fare
fotografie giganti anche loro. Ma i posti per l'affissione
ormai sono gia'
tutti occupati da Ubu. Per farla breve, arriva il giorno
del confronto
elettorale... e Ubu vince! Vince le elezioni. (Dopo una
breve pausa, si
rivolge al pubblico) Siete rimasti sorpresi? Anche il Presidente
della
Repubblica dello stato di Ubu e' rimasto sorpreso, tanto
che fa: "Oeu, oeu,
oeu!!!" Tre volte e in tonalita' molto alta. Molta
gente contesta indignata:
"Non si puo' assolutamente accettare una situazione
del genere, siamo
l'unico paese d'Europa ad approvare una simile illegalita'.
E' una
vergogna!" Ma invece un'altra gran quantita' di cittadini
diceva (quasi
gridando): "Lasciatelo fare...", gente anche di
sinistra moderata... c'era
la sinistra moderata gia' allora. "Lasciatelo fare,
se e' riuscito cosi'
bene a farsi gli affari suoi, fara' anche i nostri!"
Aha!, Aha! Cosi' dice
il testo di Cajou! Aha!, Aha!, che assurdo! Proprio cose
dell'altro mondo!
Aha!, Aha!, A noi in Italia non sarebbe mai scappata una
frase del genere
perche' noi siamo un popolo di scafati, abbiamo un'altra
cultura... abbiamo
gia' avuto personaggi che hanno fatto gli affari propri,
promettendo di fare
i nostri. Le fregature le abbiamo gia' prese! Aha!, Aha!,
e uno se le
ricorda! Noi sappiamo che se "uno e' bravo a farsi
gli affari propri",
continuera' a farseli... o no?! (Rivolto al pubblico) Da
questa posizione,
in proscenio, vi diro' che godo del privilegio di vedere
chiaramente molta
parte del pubblico seduto in platea... cosi' un attimo fa,
mentre recitavo
"se uno e' bravo a farsi gli affari propri, continuera'
a farseli", una
signora in terza fila ha sollevato le braccia per applaudire...
poi si e'
bloccata con le mani tese nell'aria...il marito vicino a
lei si e' ritrovato
nella stessa souspence e ha esclamato: "Oh, cazzo!
Abbiamo sbagliato tutto!"
D'altra parte noi abbiamo un proverbio, un'espressione napoletana,
ma che e'
diventata nazionale che dice: "Acca' nisciuno e' fesso!"Aha!,
Aha!, e'
nazionale! Aha!, Aha!, come siamo strani. Va be'! Ma torniamo
a Ubu bas, il
nostro campione che ha vinto le elezioni e prende il potere.
Viene eletto
Presidente del Consiglio, e' il suo posto... HOP! (mima
il salto agile con
il quale Ubu salta sulla poltrona piu' alta) "Son qua!"
e si tira appresso
nel Governo tutti i manager delle sue imprese...il Governo-azienda!
E nel
Governo piazza anche quattro avvocati del suo staff di difesa.
Tutto casa,
Camere e Senato! Tra questi avvocati ce ne sono due che
hanno problemi con
la giustizia... rischiano la galera. E lui li fa eleggere
Senatori, che e'
assurdo! Dov'e' quel Paese dove uno che ha problemi con
la giustizia dice:
"Mi faccio eleggere senatore cosi' non mi toccano piu'!"
Aha!, Aha!, (preso
da fout rire) che assurdo! Una legge che
dice: un senatore puo' essere messo sotto
processo, ma non arrestato...
"Alle udienze ci vado solo se mi garba... a farmi interrogare
non ci vengo,
come imputato neanche... ho altro da fare!" Aha!, Aha!,
e' la commedia di
Cajou che lo racconta! E' qui tutto scritto (mostra un mazzetto
di fogli)
non sto inventando niente. Caligola in fondo e' stato piu'
accorto: ha fatto
eleggere un cavallo senatore... ma poi quel cavallo non
ha mai minacciato
gli avversari politici gridando: "Come vinciamo, non
faremo prigionieri!"
ne' ha mai ricusato i giudici che lo processavano. Questo
non e' nel
testo...ma nel testo c'e' a 'sto punto un "coup de
teatre", come dicono i
francesi...e la trovata e' che Ubu decide di imporre nuove
leggi tutte a
proprio vantaggio. (Al pubblico) Lo sapevate di gia', vero?!
La prima legge
che modifica completamente e' la Rogatoria. "Rogatoire",
come dice Jean
Jaques Cajou... essendo francese. Ma cos'e' 'sta rogatoria?
Facciamo conto,
immaginiamo che questo Ubu abbia truffato brutalmente la
giustizia e abbia
addirittura dato ordine al proprio avvocato... facciamo
gli esagerati... due
avvocati, l'ordine di buttarsi a corrompere niente meno
che due giudici...
aha, aha!... offre loro una gran mappata di quattrini per
convincerli a
favorire Ubu nell'asta per l'acquisto di un'impresa importantissima...a
un
prezzo di grande vantaggio... insomma un affare di centinaia
di miliardi. Ma
ecco entrare in scena un altro gruppo di giudici che scopre
la corruzione. E
dove la scoprono? Facciamo una sparata di fantasia! La scoprono
niente meno
che in Svizzera. Perche' c'e' una banca svizzera...aha,
aha...pensate che
idea!, una banca nella quale si trovano i documenti della
cessione di denari
per l'ammontare di miliardi dal conto degli avvocati di
Ubu al conto dei
giudici da corrompere. Pensate che incastrata! Oltretutto
si scopre anche
che i quattrini ai giudici sono stati versati da Ubu in
persona! Ma niente
paura, dal momento che il nostro campione e' diventato il
Presidente del
Consiglio, impone questa legge che cancella il diritto di
rogatorie, cioe'
il diritto di ogni tribunale europeo di richiedere copia
dei documenti che
certifichino un reato, con il particolare pero' che le fotocopie
in seguito
alla nuova legge non hanno piu' valore. Lo hanno in tutti
gli altri paesi
d'Europa, ma per il nostro... oh pardon, per quello di Ubu,
no. Per il suo
e' valido solo il documento originale. Ma siccome, per legge,
la Svizzera,
anche oggi, non puo' cedere mai l'originale, ecco che il
nostro tribunale,
cioe', pardon! Oh dio che gaffe!... il tribunale dello Stato
di Ubu e'
costretto a invalidare la documentazione di reato. La corruzione
non e' piu'
sostenibile... cancellate le prove... il processo salta!
"Liberi tutti!"...
E' il paese del bengodi! Aha, aha!... scusate m'e' venuta
una lacrima...
ah... non riesco piu' a ridere. Sappiate che Cajou, l'autore,
chiama questa
legge "scherzo da Previti"! Ma andiamo avanti...
Ubu e i suoi ministri
sfornano un'altra legge: quella sul falso in bilancio. Voi
dovete sapere che
da imprenditore il nostro piccolo arraffa-tutto ha gia'
subito piu' di un
processo per falso in bilancio... ed e' stato pure condannato.
Ed ha ancora
processi in corso per lo stesso reato. Ora che e' a capo
del Governo Ubu
grida: "Basta!" e decreta che per legge il reato
di falso in bilancio non
esista piu': via! Buttato all'aria! Perche'? Perche' e'
ora di lasciare
libera la fantasia dei cittadini: ognuno deve poter dar
sfogo alla propria
creativita'... quindi raccontare, in merito ai propri redditi,
quel che gli
pare... entrate, uscite, guadagni... inventarseli insomma.
Fantasia e
invenzione... basta con la grigia realta'! L'immaginazione
al potere...
libera... liberi tutti! Ognuno puo' raccontare le frottole
che gli pare
riguardo ai propri interessi. Anzi, elargisce un premio
speciale a quelli
che le raccontano piu' grosse. E devo dire che li vince
tutti Ubu! (Rivolto
al pubblico, fingendo di puntare qua e la' fra gli spettatori)
io continuo a
vedere in platea della gente perplessa... ho notato una
signora che stava
per applaudire e ancora una volta il marito che la blocca,
sibilandole a
mezza voce: "Buona, sta parlando di noi!". No,
si parla di tutti... (si
riprende come impacciato) scusate ma mi e' venuto in mente...
perdonate se
faccio un salto mortale dal racconto paradossale di Ubu
a quello egualmente
grottesco dei nostri giorni... ma proprio in queste settimane
si sta
concretizzando il passaggio di consegne e poteri della nostra
televisione di
Stato. E in primo piano si concretizza a tormentone la faccia
spiritata di
Gasparri che dirige il trapasso come un vigile all'ora di
punta (esegue un
grammelot con poche parole comprensibili): "Haolopi
citta la vinca storpia e
quelo se crede, si parlo proprio di calarbuti va Santoro
(fa il gesto con la
mano di "vattene") ascari' bela e qua cosiccome
la spirt ti ale', si propri
a te... ale', ale' Biagi (ripete il gesto di "vattene")
fuori televischio,
egual sgomebo anche rapido (fa il gesto di sollevare delle
valige e di
mettersi in moto) anda, a razzo Luttazzi... e appearto stario
fini', ale',
ale' servazzi quasi vento anche Idro Montanelli... fora
a zanchio (si
arresta perplesso) come? E' morto? (Breve pausa) Bene fuori
anche la sua
tomba! Adela' cogniatia si, struzza ... si' Porta a Porta,
si'!" (Rivolto al
pubblico) Si', avete ragione si capisce poco di quello che
dice... e' per
via che parla troppo veloce? Anch'io credevo fosse questa
la ragione del
suoi impapocchiamento. In questi giorni ho parlato con un
amico professore
in glottologia che m'ha spiegato che questo sproloquiare
incasinato di
Gasparri non e' dovuto tanto alla rapidita' con cui parla
ma piuttosto al
fatto che il suo cervello non riesce a seguire le proprie
parole che gli
escono con troppa rapidita'. Qui mi devo arrestare un attimo
per svelarvi un
segreto... non posso piu' continuare con questa trasposizione
allegorica
(inizia a mimare l'azione di impastare la terra creta per
poi plasmare un
pupazzo di bassa statura)... forse l'avrete gia'
intuito: Ubu e' lui.
(Indica l'immaginario pupazzo e lo muove come a presentarlo
al pubblico. Lo
accarezza con ambo le mani come volesse forgiargli la testa,
lo solleva di
qualche centimetro) Scusate, ma devo infilargli i sopralzi
nelle scarpe...
ci tiene molto. A proposito di sopralzi... gli e' successo
un dramma poco fa
che forse vi e' sfuggito. Vi ricorderete senz'altro quando
s'e' ritrovato in
Germania e ai giornalisti di mezzo mondo ha espresso il
suo parere sul mondo
islamico ed e' sbottato ad esternare il pensiero suggeritogli
dal suo
consigliere spirituale Ubu-bozzo-badget: "Gli arabi
sono antidemocratici,
non hanno cultura... anzi possiedono una sottocultura di
tipo ancestrale che
al confronto di quella di noi occidentali e' roba da basso
Medioevo!"
Bumpete! C'erano presente Ministri e rappresentanti altolocati
dei vari
Stati europei che son saltati letteralmente sulla sedia...
facevano cenni
disperati al nostro Presidente del Consiglio (mima il gesticolare
disperato), ma lui se ne va avanti imperterrito a sbrodolare
disprezzo
contro i Mussulmani "beduini incivili". "Ma
cosa va dicendo? - tenta di
frenarlo qualcuno - Arabi culturalmente inferiori? Nessuno
gli ha mai detto
che sono stati i creatori della scienza matematica, trigonometria,
geometria... hanno calcolato per primi la circonferenza
della terra, la
distanza dalla luna e dal sole, il movimento degli astri?
Ci hanno regalato
concetti di alta filosofia, grandi poemi come "Le mille
e una notte"...e lei
Presidente va sputtanarli con disprezzo..." e un pezzo
grosso americano
incalza: "Ma dove ha la testa... proprio nel momento
in cui Bush e il suo
staff si stanno sbattendo come forsennati per convincere
tutti i Paesi
Mussulmani a far fronte unico contro il terrorismo, lei
arriva qua come un
bisonte nano a sbatterci tutto all'aria'! Non se ne e' accorto,
ma qui
c'erano una decina di rappresentanti dell'Islam e se ne
sono andati
bestemmiando come turchi!" Ed ecco che il nostro Ubu
italiota ha dovuto
rimangiarsi tutto... una figura! Vi ricordate quelle sue
rimangiate, con
l'ingoio a singhiozzo? Poveraccio, sempre col mal di stomaco...
per giorni e
giorni. E' costretto ad incontrare una commissione di Mussulmani
e mediare
arrampicandosi sui
muri: "Credetemi, io non ho mai pronunciato
quelle parole contro l'Islam!"
"Come non le ha pronunciate... abbiamo visto e ascoltato
tutti in
televisione quella sua sparata d'insulti..." "Ma
non erano espressioni
mie... sono stati i comunisti che mi hanno doppiato!"
Qualche giorno fa poi
e' andato a compiere l'atto straordinario di
riappacificazione: si e' recato a far visita
alla moschea massima di Roma...
alla cattedrale dei mussulmani. L'avrete pur visto il servizio
televisivo: arriva davanti al sacro luogo...
lo fermano. "Che c'e'?", "Deve
togliersi le scarpe." (Pausa, poi al pubblico) No,
non e' una mia
invenzione... c'e' la ripresa televisiva (mima di cavarsi
le scarpe), come
si toglie le scarpe (esegue l'azione come a scendere da
un gradino) ohp,
ohp... i pantaloni sul fondo gli vanno a coprire tutto e
i piedi spariscono!
Due sporpole sballocchianti. Come si muove e viene in avanti...
SBLOK,
SBLOK. Entra. Quando si trova nel centro della navata...
dell'emisfero
sacro, inciampa (mima una rovinosa caduta) PATATONF! Frana
in avanti, sbatte
la faccia sul pavimento, il sedere per aria, ginocchioni
rivolto verso la
mecca... e tutti buttandosi carponi esclamano: "Allah
e' grandeeeee!!". Un
trionfo. Si e' salvato! (Torna a ricomporre l'immagine del
pupazzo. Lo
accarezza sul cranio, lo cinge alle spalle, lo indica) Si
e' fatto da
solo... (pausa, lo considera) poteva farsi meglio! E' proprio
basso,
corto... soprattutto dal punto di vista morale... e' anche
di bassa cultura.
Devo pero' ammettere che in certi momenti sa essere davvero
geniale,
spregiudicato allo schifo. L'idea di formare un governo
coi fascisti
riciclati, con i gomiti bloccati sopra le anche... se no
gli scatta il tick
del saluto (solleva le braccia a turno nel saluto romano),
per non parlare
poi dello stomaco di tirar dentro il Padano-Brianza-Bossi
che e' un Ubu-oeu!
I discorsi di Bossi sono dei capolavori di truculenza
comparata: "Ah, che el sia ciaro che
qui a 'sta vaca-bestia di RAI, se non
ci sganciate un para de cadreghe, niualtri si smamma come
levri e vi mandem
a dar via el cü a tüti. E poe basta de rompere
i cojon con 'sto fato che nun
sarsmo una masa de razisti... sia ciaro che par mi poden
vegnir dentro tüti,
negher, marochin, cines... basta che me tiret via dai cojon
i napolitan! No,
quei... foera di bocul! No i podi supurta'. I vegne sü
ne la nostra bela
Padania, i roba, g'han mica voja de lavura' quei la'...
se 'scriven nei
coba... parlen 'sta lengua de teron... e poe i se scopeno
le nostre done
bianche!" Beh, Ubu bas, il nostro Ubu bas, spesso quando
tira fuori la sua
vera natura e' di uno spasso. Ineguagliabile, gioviale,
amicone... alla
mano. Basta vedere come s'e' comportato qualche settimana
fa, in occasione
del Convegno europeo dei Ministri degli Esteri in Spagna...
e lui, il nostro
Presidente... Ubu-bas, s'e' auto-nominato Ministro degli
Esteri dopo aver
sbattuto via quello consigliatogli dall'Agelli-Fiat. E'
il primo caso della
storia in cui un presidente del consiglio si becca anche
il ruolo di
ministro degli esteri! Mai accaduto! No, no, un momento...
prima di lui
Mussolini aveva fatto lo stesso: capo del consiglio, Capo
della Farnesina.
GNACK, (al pupazzo immaginario) non ti vergogni, copiare
il duce? No, lo so
che non lo sapevi. (Rivolto al pubblico) non conosce la
storia! Cultura
zero! (Finge di battergli pacche sul cranio)... proseguiamo.
Dicevo: lui si
trova in Spagna
con tutti i Ministri degli esteri... riunione
informale... si annoia: "Basta
con 'sta lagna... facciamo qualcosa di spiritoso! Tutti
pronti per la foto
di gruppo...in posa!" Qui c'e' il Ministro spagnolo
(indica davanti a se')
sulla destra, qui c'e' quello francese. Appena dietro, a
sinistra,
l'inglese. "Pronti per lo scatto!" e lui, 'sto
matto di Ubu-bas, che fa?
Solleva la mano e TAC! (Fa le corna sull'immaginaria testa
dello spagnolo)
Aha, aha!, che simpatico! Ma non e' finita. Con l'altra
mano va ad infilare
un dito nel sedere del Ministro francese... qui di fianco
il francese
sussulta: "Oue, parbleu!", lo bloccano
al volo, appena in tempo. Allora lui,
qui appena dietro c'e' l'inglese... TAK! Una strizzatina
ai coglioncini!
Tanto che nella foto si vede il Ministro in questione che
con le braccia
spalancate in aria che fa: "Auahh" Stupenda trovata,
che stile... gaudio di
classe sublime. La nostra reputazione all'estero, dopo questa
geniale
performance e' salita alle
stelle: corna, affondo gluteale, strizzatina
d'orpelli. Tutti i nostri
grandi geni del passato sono scattati fuori dalle loro tombe
all'unisono
applaudendo (cantando): "Si scoprono le tombe e si
levano i morti!" Ma il
nostro Ubu non si ferma qui, ha proposto un nuovo intrattenimento
spettacolare: nel prossimo convegno ci sara'
una gara collettiva a chi fara'
pipi' piu' lontano. Tutti i ministri schierati sul balcone...
foto di
gruppo! E la sera un concerto di scoreggine. E vaiiii! In
tutta questa
faccenda pero', c'e' un atteggiamento che davvero non mi
riesce di
sopportare: il vittimismo di questo Ubu. (Ridisegnando plasticamente
il
pupazzo), si', sto parlando di te! Ma ti pare bello andare
intorno come vai
facendo da piu' di un mese, per tutta l'Europa a raccontare
certe panzane!
(polemizzando col pupazzo Ubu) Ah no? Son peggio di panzane
(rivolto al
pubblico) diteglielo anche voi: 'sto falsone scatenato e'
andato a dire un
po' dappertutto che in Italia c'e' una coalizione che gli
vuol stroncare le
gambe. Tanto per cominciare nella giustizia si sono infiltrati
un sacco di
giudici comunisti, provenienti dalla Russia: nei giornali
cosiddetti
indipendenti dal direttore al fattorino sono tutti comunisti.
Anche alla
Rai, fino all'altro ieri il potere era in mano ai comunisti.
All'estero poi,
le Monde in Francia e' comunista, El Mundo in Spagna e'
un covo di rossi
estremisti. In Germania La Roiter... comunista. Non parliamo
poi in
Inghilterra, tutti i quotidiani comprese le riviste porno...
comuniste.
Anche la Regina e' comunista! Tant'e' che e' iscritta ai
Cobas! E tutta 'sta
congrega e' nelle mani di D'Alema. E' lui che gestisce.
E' risaputo che
quando D'Alema si incazza ordina: sparategli addosso! Fuoco
a volonta'! E
tutti scrivono articoli di fuoco! Un linciaggio! (Si rivolge
al pupazzo
massaggiandogli il capo) Hai capito 'sto bastardo comunista?!
(scoppia a
ridere, quasi singhiozzando) D'Alema comunista! (poi esplode
con una gran
danza e saltella impazzito, indica il pupazzo) Solo lui
vede comunisti!
(mimando di scuotere il pupazzo) Non ci sono piu' i comunisti!
Ah ah ah
aha!!! A parte che tu, invece di insultarlo dovresti baciare
la terra dove
mette i piedi, a D'Alema. Sei irriconoscente! Ma andiamo,
D'Alema e i suoi
ministri... e tutto il suo partito, e l'ala moderata un
po' di
centrosinistra, un po' a destra... sempre al confine...
col culo che ogni
tanto s'affaccia dall'altra parte... tira di qua... spinge
di la'... passo,
non passo... ripasso! Dicevo, non dimenticare che D'Alema
e' rimasto quattro
anni al governo... e in tutto questo tempo aveva il sacrosanto
dovere di
varare una legge contro il conflitto d'interesse. Era un
dovere
costituzionale, civile. Per metterci a pari con tutte le
altre nazioni
europee. E invece: "Ma no, non c'e' fretta... perche'
dargli una simile
stangata povero Ubu... tanto avere tre televisioni, non
e' poi questo gran
vantaggio. Con quattro trasmissioni in piu' mica condizioni
gli elettori...
Oramai la gente ragiona con la propria testa... mica siamo
in America dove
il pubblico lo imbesuisci con gli spot e con gli slogan
a tormentone. (A
gran voce) Tie' l'America!! (scoppia a piangere) Se non
ci fosse stato
D'Alema col cavolo che tu saresti diventato Presidente del
Consiglio del
Governo italiano! (Quindi riprendendosi) Ma tutti tranquilli:
c'e' una
buona notizia. Ubu ha dichiarato che a giorni risolvera'
personalmente il
conflitto di interessi. Vendera' due televisioni. Due televisioni
di
stato!... E' spiritoso! Ma io non so, non riesco a sentirmi
sereno... Anzi,
ho come un gran magone. Ho un'angoscia, un incubo... anche
quando dormo. Non
so se e' capitato anche a
voi: mi sogno di svegliarmi da un sogno...
e continuo a sognare. Nel primo
sogno vivo una situazione di grigiore disperata... sogno
di ritrovarmi come
ora: un governo che fa, disfa come gli pare...
una opposizione in
strambola... operai che rischiano il licenziamento. Scuola
azienda...
ospedali azienda, si ricomincia con la corruzione, le tangenti,
processi che
saltano, ricominciano a scoppiare le bombe... Poi di colpo
mi sveglio... non
era vero niente, solo un incubo... E' tutto tranquillo,
c'e' un buon governo
democratico... niente leggi da Banda Bassotti... i furbi
e i ladroni in
galera... Ubu non c'e' piu'... e rido, rido! E il guaio
che dopo mi sveglio
davvero... e ricomincia l'incubo. Ma non lasciamoci abbattere!
Su con la
vita. Siamo sempre un gran popolo dopo tutto, pieno di risorse.
A parte che
dopo l'esploit del nostro Ubu in Spagna sono un po' preoccupato:
come arrivo
all'estero (a gran voce) Un italiano! (Si porta velocissimo
le mani sulla
testa, sul pube e sui glutei) Ma lo faranno solo per scherzare.
D'altronde
le ultime volte che ho passato la frontiera, sia in Francia
che in Germania
sentivo intorno a me un grande
affetto: "Italiano?" e io: "Si'!"
"Oh, che popolo stupendo! E che carattere
che avete. Davvero invidiabile. Ve ne succedono di tutti
i colori e voi
sempre li'... sereni. Impressionante la fiducia che dimostrate...
fiducia
nelle promesse che vi fanno... fede nei governanti... veramente
bello
sentirvi cosi' disposti a ridare fiducia a quelli che vi
hanno gia'
fregati... siete splendidi, vitali, solari... e anche un
po' coglioni." Ma
la nostra reputazione all'estero e' esplosa in modo inimmaginabile
con Vanna
Marchi. E' diventato il nostro emblema. Non avete idea l'interesse
che ha
suscitato all'estero la vicenda di questa donna fenomeno.
Ci sono ancora
oggi i giornali ricolmi della sua biografia. Sanno tutto:
che e' gia' stata
in galera per truffa, tempo fa. E' uscita di galera dichiarando
"In questi
mesi ho meditato sui miei errori. Ho imparato molto".
E immediatamente ha
fatto un contratto con una televisione, una piccola emittente
di provincia,
a scopo pubblicitario. In sei anni mostrandosi su quel network
da quattro
soldi e' riuscita a incastrare una cosa come trecentomila
persone. Le ha
imbesuite, fottute, promettendo loro quattrini, successo,
lavoro sicuro,
pace e serenita' in famiglia. Guarigioni miracolose, fortuna
sfacciata a
qualsiasi gioco, un avvenire radioso. E a botte da gran
banditore 'sta donna
s'e' portata a casa, meglio dire: "rapinato" piu'
di 180 miliardi. Tutto,
soltanto, sulla fiducia: promettendo la luna, commovendosi.
Giurando sui
propri figli! (breve pausa) No, questo e' un brevetto di
Ubu, non si tocca.
Si', dicevo, 'sta volpastra, per mezzo di una piccola televisione
di
provincia (salendo di tono) pensa se avesse avuto a disposizione
tre
televisioni nazionali! Alee'e'e'hhhaaa Buio Fine
Dario Fo
Appello di Dario Fo e Franca Rame
La situazione e' veramente insostenibile.
Ormai il governa sforna una legge
truffa alla settimana. Vi invitiamo a inviare un appello
al Presidente della
Repubblica:
Presidente Ciampi,
tutti gli italiani la stimano ed e' per questo che stiamo
aspettando una sua
parola in merito allo scempio della democrazia che si sta
consumando oggi in
Italia. Il suo silenzio, come dice l'Economist, e' davvero
assordante. Copia
e incolla in una mail a presidenza.repubblica@quirinale.it.