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Giro85 / Un altro mondo è possibile
L'altro mercato a Porto Alegre

Comunicato da PORTO ALEGRE della delegazione del CONSORZIO CTM ALTROMERCATO – 5° (e ultimo). FORUM SOCIALE MONDIALE - PORTO ALEGRE, 5 FEBBRAIO 2002

Il Forum Sociale Mondiale 2002 si sta per chiudere. In migliaia siamo in
attesa nell’enorme sala centrale della Università Cattolica delle
conclusioni e della festa finale. Un senso di sollievo per la fine di questo
faticoso circuito di impegni continui, e di dispiacere per le fine di una
esperienza – anche solo per il clima e la gente – unica. Anche noi qui
abbiamo fatto moltissimi incontri…

IL COMES ITALIANO A PORTO ALEGRE

Forse “l’anima politica” nel commercio equo a livello mondiale è ancora
minoritaria, ma certamente non in Italia (nonostante che diversi importatori
nazionali siano contrari all’impegno politico del comes), e certamente non
nella maggioranza delle Botteghe del Mondo italiane. Qui abbiamo incontrato
diversi rappresentanti o gente attiva nelle BdM, magari presenti a titolo
personale o per altre organizzazioni, ma comunque presentatisi a noi come
“BdM di…”: Il Mandorlo Pescara, Ucodep Arezzo, Tatavasco Cornago, Mandacarù
Trento, Chico Mendes Milano, Zucchero Amaro Chiavari, Lo Pan Ner Aosta, e
chissà quanti altri ci siamo scordati o non abbiamo incontrato. Inoltre
assieme a noi hanno lavorato Emilio Novati di Equomercato, e Alberto Zoratti
di Roba (attivo anche nella delegazione di Lilliput al FSM). Ringraziamo
anche Roberto Barbiero e Danilo Salerno di Mandacarù per la compagnia e la
collaborazione.

ATTENTATO ALLA CUT NAZIONALE

Un fatto di gravità eccezionale è accaduto nella notte tra sabato e
domenica: la sede nazionale della CUT (Central Unica dos Trabalhadores, il
principale sindacato – di sinistra – del Brasile) di San Paolo. Un assalto
di numerosi uomini armati, che hanno distrutto parte della sede e dei
documenti. Questo fatto dice molto della tensione politica del Brasile,
della pressione che subiscono le organizzazioni che promuovono il FSM, e del
contesto nel quale si realizza. Domenica si è svolta una manifestazione
all’interno del FSM, dove delegazioni dei vari sindacati presenti hanno
portato la loro solidarietà. Membri della direzione nazionale della CUT
hanno denunciato il clima di terrore pianificato nei confronti loro e del
P.T., la conseguente necessità di proteggersi autonomamente, e la richiesta
di una commissione di indagine internazionale sugli omicidi e gli attentati
nei loro confronti, in quanto non hanno alcuna fiducia nella investigazione
delle autorità brasiliane.

IL WORKSHOP DI CTM ALTROMERCATO AL FSM

Siamo felici e orgogliosi: il nostro workshop è andato davvero benissimo.
Oltre 100 persone, molti i paesi extraeuropei (e anche una ventina di
italiani, francesi, spagnoli, belgi). Una decina di produttori, o possibili
tali, interessati al comes ma non ancora informati o coinvolti in esso.
Tantissime domande, interesse. A tutti abbiamo distribuito il materiale di
Ctm altromercato sul Consorzio e sul commercio equo. Presente anche il
responsabile del Dipartimento di Economia Popolare del Ministero dello
sviluppo e degli affari esteri dello stato del Rio Grande do Sul , che ha
chiesto a Ctm altromercato una consulenza e il coinvolgimento nel loro
progetto di promozione e stimolo dell’economia sociale nel loro stato,
prendendo a riferimento il movimento cooperativo e il commercio equo. Siamo
orgogliosi di aver portato il commercio equo e solidale qui, della risposta
avuta, di aver contribuito con la nostra esperienza al portato di contenuti
e di proposte del FSM.

CONFERENZA SU ETICA E VALORI

Altro appuntamento impossibile da sintetizzare.

L’intervento della rappresentante della madri di piazza di maggio ha
emozionato (come l’anno scorso, come sempre) tutti. Piccolina, il ciuffo di
capelli bianchi sotto il fazzoletto candido, gira il Forum portando una
bandiera argentina più grande di lei. “La morte dei nostri figli ci ha fatto
nascere: siamo rinate come persone consapevoli del mondo in cui vivono.
Hanno ucciso la loro energia, e noi l’abbiamo ereditata. Siamo vecchie,
camminiamo piano, siamo sole, ma abbiamo ben chiaro in testa chi ha rubato i
nostri bambini, chi ha ucciso e torturato i nostri figli, mariti, fratelli,
e abbiamo ben chiaro chi ha tradito il popolo argentino anche dopo la
dittatura, quando la nostra classe politica ha fatto dell’Argentina
l’allievo nel mondo più fedele alle teorie del Fondo Monetario
Internazionale… Come è possibile che la nazione che nel dopo guerra ha
aiutato tanti altri paesi esportando e fornendo cibo, oggi veda bambini
morti di fame, vecchi soli e abbandonati, la disperazione della mancanza di
lavoro, un sistema pubblico inesistente perché abbandonato e svenduto. Noi
sappiamo chi è responsabile di tutto ciò, e chiediamo a voi di non
dimenticarlo, perché lo stesso cercheranno di fare anche da voi!”.

Poi Frei Betto ha concluso la Conferenza: “Siamo essere umani. Sempre
parliamo di contraddizione o priorità tra soggettività e obiettività. Ciò
non ha senso. La domanda se per avere un mondo migliore è necessario
modificare prima il mondo o prima le persone non ha senso. I partiti di
sinistra da sempre hanno cercato di modificare il mondo, fallendo perché
hanno dimenticato le persone e la spiritualità. La chiesa da sempre cerca di
formare nei collegi uomini e donne migliori, e spesso sono proprio quelli
che una volta preso il potere rendono il mondo iniquo e ingiusto. Dobbiamo
procedere con questa complessità, dando priorità dall’agire qui ed ora, al
portare la nostra soggettività nelle organizzazioni che lavorano per un
mondo migliore. Il mondo cambierà nella misura che noi cambiamo, e un mondo
diverso renderà diversi anche noi”.

LA FESTA CONCLUSIVA

Sono iniziate le “Conclusioni”… sul palco le “autorità e gli organizzatori
del Forum. Ma non parlano loro: si siedono e il palco viene occupato da un
numeroso gruppo di ragazzi di strada che cantano e ballano. Davanti a
centinai di giornalisti, e telecamere, costretti poi a sedersi. Tutti noi
sventoliamo fazzoletti bianchi (forniti dall’organizzazione) e le proprie
bandiere colorate in segno di pace. Tra canti e balli viene letto il primo
testo: “A Davos hanno un ordine freddo e bianco, a New York hanno il potere
e la paura… qui nel Rio Grande do Sul – terra di migranti – siamo di tutti i
colori… e resistiamo contro la ferocia capitalista e il pensiero unico…”.

Poi sul palco vengono presentati i rappresentanti del forum: donne (la
maggioranza), indigeni, volontari dell’organizzazione, sindacalisti, in
maggioranza di organizzazioni del Sud del mondo. Sono loro a fornirci i dati
ufficiali (mentre ogni intervento è separato da musica e balli): al FSM
hanno partecipato 51.000 persone, di cui 22.000 donne (il 43%), 15.230
delegati in rappresentanza di 4.909 organizzazioni di 119 nazioni, 11.600
giovani nel campeggio in rappresentanza di 52 paesi; la rappresentante
indigena (170 delegati al FSM) del Guatemala parla prima nella sua lingua
maya, e si appella all’unità delle popolazioni indigene (“ci chiamano
“minoranze”, non ci riconoscono, ma noi c’eravamo, ci siamo sempre stati, e
siamo qui al FSM: senza di noi un altro mondo non è possibile.”). La
rappresentante dei contadini (1.500 presenti al Forum) urla: “globalizziamo
la lotta, globalizziamo la speranza”; al FSM hanno presenziato 2.670
sindacalisti, 1.114 parlamentari, 2.400 giornalisti di 48 nazioni; più di
1.000 volontari da tutto il Brasile hanno reso possibile (con grandissima
efficienza e cortesia, aggiungiamo noi) il FSM. In questi giorni ci sono
stati 500.000 accessi giornalieri al sito ufficiale del Forum. 2.500 bambini
e 800 educatori volontari hanno partecipato e organizzato il Forum Sociale
dei bambini (c’era anche questo, e oggi fanno una manifestazione per la
pace).

Il rappresentante colombiano ha ricordato tutti coloro che fanno parte del
Forum, ma non possono esserci perché uccisi lungo il cammino della lotta per
la giustizia e l’autonomia.

Un rappresentante europeo ha letto alcuni punti organizzativi della
risoluzione finale del consiglio internazionale del FSM sulle prospettive
future del FSM: il FSM cambierà assetto e significato, passando dall’essere
un “evento”, ad un processo che si realizzerà in tutti i continenti,
mantenendo un suo momento centrale mondiale. L’obiettivo del futuro è
“aumentare la mobilitazione a livello locale contro l’attuale
globalizzazione e sui temi del FSM). Il terzo FSM sarà ancora Porto Alegre,
sempre nelle stesse date del Forum Economico Mondiale. Nel 2004 si cercherà
di organizzare il FSM in India.

Poi la lunga lista degli avvenimenti internazionali che sono nell’agenda –
attraverso manifestazioni e contro iniziative - del FSM, con esso coordinati
e parte delle iniziative da esso promosse. Tra essi la conferenza della Fao
in giugno a Roma, la riunione dei G8 in Canada. “Amici e compagni:
continuiamo a globalizzare la nostra lotta, continuiamo incontrarci in
qualche parte del mondo con gli stessi ideali”.

Poi il discorso finale… le decine di rappresentanti del Forum, il
Governatore Olivo Dutra, il sindaco, i membri del Consiglio internazionale
del FSM hanno occupato il palco, e davanti a loro il gruppo musicale ha
iniziato a suonare, mentre davanti a tutti la cantante – nera, anziana,
vestita alla bahiana – ha iniziato a cantare. Tutti balliamo, mentre la
musica – tipica brasiliana, nordestina – sembra non finire. A lungo sul
palco hanno sventolato 3 bandiere: quella argentina, e quella palestinese e
israeliana. Così, a Porto Alegre Brasile, si chiude il Forum Sociale
Mondiale del 2002.

Nessuna conclusione ufficiale. Nessun discorso: non ha parlato il
governatore, il sindaco, rappresentanti del P.T. o della CUT. Quando la
musica è cessata, tutti hanno chiesto di riprendere. Più che la fine di un
convegno mondiale sembra l’inizio del carnevale…

Ma i documenti che riprendono i contenuti del FSM, e il documento conclusivo
con le firme delle organizzazioni, da oggi è disponibile sul sito ufficiale
del FSM.

Qualcuno chiede e chiederà sintesi, conclusioni operative, “cosa facciamo da
domani?”.

Se per lavorare per il commercio equo e solidale ed un mondo migliore
necessitiamo tutti di maggior entusiasmo ed energia, di maggior
coordinamento e contenuti, ci portiamo una parte di tutto ciò a casa. E
siamo soddisfatti.

Vi salutiamo cordialmente:

La delegazione di CTM ALTROMERCATO a Porto Alegre:

Giovanni Bridi, Cristiano Calvi, Gemma Campestrin, Giorgio Dal Fiume, Saro
Guarrasi, Stefano Magnoni, Orazio Micalizzi

Enghera.it

Zoom 85
in questo numero:

"Un altro mondo è possibile":
speciale Girodivite su Porto Alegre

Girodivite scrive a Letizia Moratti...

Consigli per la dieta...
(in collaborazione con MacDonald's)
Rosso o blu: la riforma fiscale del governo...
Indymedia / Storia del coniglietto vibratore, di gaetano mangiameli
Micromega / Un referendum contro la legge sulle rogatorie. Come aderire.

Savoia Vittorio Emanuele, tessera P2 numero 1621...

Bologna / Il Forum Sociale nazionale: sì allo sciopero generale, di gaetano mangiameli.
Addio alla lira... ma siamo già europei?, di alessandro calleri
Le cifre del "villaggio globale"

[Kaoticamente] Avvistamenti
Un altro mondo è possibile... non in Italia: Scaloja, Sgarbi, Rai, i komunisti...
Accade... A Catania le associazioni sfrattate, Libera ha "finalità poco chiare", conviamo con la mafia...

[StopBus]
Voci catturate aspettando il bus, a cura di angelo l. pattavina
StopBus two

[Segnali di fumo]
a cura di Pina La Villa

[ZeroBook]
La banda dei (giro)brocchi (Coe)
Una stanza chiusa a chiave (Mishima)
Nick Horby narratore dei nostri giorni

[Kaoticamente]

[Risonanze]
Michael Gira
Visioni: Dazeroadieci (Ligabue)
Jimmy Grimble (Hay)

[Movimento]
L'attacco a Indymedia...
Parla la madre di Carlo Giuliani
Lo sciopero nazionale del 5 aprile.

[Catena di san Libero, di Riccardo Orioles]


Nel numero (84): "Rissi u surci: Rammi tempu ka ti perciu..."
Moratti Letizia... assente! Iniziativa di Girodivite: Fà una domanda alla Moratti.
Le immagini della manifestazione: Aspettando Letizia

Il quiz per i lettori di Girodivite: "Cosa c'è dietro?"
Il Vittorini: il giornale del liceo scientifico di Lentini
Cravatta dell'anno? Paolo Limiti. Moretti, Berluska, la rinascita della DC, piccoli Cucuzza crescono...
Alessandra Mussolini e la circoncisione, Dario Fo, le vignette di ElleKappa e Vauro...

Nel numero (83): "Fatti a nomina e vo' kukkiti"
No alla chiusura dell'Auro / le foto del sit-in, i documenti
Librino l'ombelico del mondo
Intervista a Bartolomeo Pirone: alla ricerca dell'Islam perduto.
Un carro armato per lavorare: a Catania Job-Sud 2002
"Gent.le vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini: Girodivite Le scrive..."
"Hai un'amico idraulico? Chiamalo subito!": un buon consiglio di Dario Fo & Franca Rame
[Humour] Upgrade...

Nel numero (82): Ku nun mancia, nun fa muddiki
Abbiamo le prove: Berlusconi ci ha scritto!
La satira sul web: Votantonio Previti e la Boccassini...
Come dovrebbe essere il "perfetto europeo"...
Storie di ordinaria immigrazione, di Alex Calleri
Catania / Più topi o più biblioteche?

Nel numero (81): "Nkoppu kabbanna nkoppu dabbanna..."
Festa di Lapis
speciale con foto, articoli ed interviste
Girodivite chiede a Ezio Mauro direttore di La Repubblica...
Gli insegnanti del Boggio Lera contro la Moratti e con gli studenti
Intervista a Babbo Natale
Il discorso all'umanità di Beppe Grillo

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