Giro82
/ ZeroBook La parzialità della comunicazione:
realtà ed informazione sulla realtà di Angelo Luca Pattavina
"Ciò
che si vede non è ciò che è; ciò
che si sa non è ciò che è stato".
Questo è il centro della questione.
Questo corsivo così forte e lapidario è il
cuore della riflessione su cui Claudio Fracassi (direttore
del settimanale "Avvenimenti"), già nel
1994, poneva l'attenzione nel suo saggio sull'informazione
planetaria "SOTTO LA NOTIZIA NIENTE".
Erano gli anni dell'inganno informativo sulla
guerra nel Golfo Persico, erano gli anni dell'impacchettamento
delle notizie sul conflitto nell'ex Jugoslavia, erano gli
anni, in Italia, dell'ascesa al governo del fenomeno politico-mediatico
Silvio Berlusconi. Oggi non c'è nulla di troppo diverso:
abbiamo un'altra guerra (quella in Afghanistan) che tiene
alta la tensione informativa, c'è di nuovo l'imprenditore-capodelgoverno
Berlusconi alla ribalta nazional-televisiva (quel dannato
conflitto di interessi che lo riguarda, lungi dal risolverlo,
potrebbe, a suo dire, danneggiare i suoi interessi privati,
piuttosto che, come di norma si potrebbe pensare, quelli
collettivi di tutti i cittadini di questa "repubblica
dei fichi d'India") e, per chi ha memoria per ricordare,
è sceso un silenzio assordante da parte di tutti
i media su quei "piccoli" incidenti estivi di
Genova occorsi durante il summit mondiale degli OTTO GRANDI
DELLA TERRA.
Sono passati quasi sei anni dalla pubblicazione
del saggio di Fracassi ma le sue parole risuonano ogni giorno
di estrema attualità.
In un'era in cui la comunicazione ha un posto di fondamentale
impatto per la formazione delle coscienze (e delle conoscenze),
e in uno spazio che aspira a diventare veramente globale,
il pericolo maggiore è quello che ci si illuda, ingenuamente,
che l'informazione sia lo specchio della realtà,
coincida con la realtà, l'immagine del pianeta rappresenti
il pianeta, o peggio ancora che, come nota Paul Virilio,
la cosa descritta prenda il sopravvento sulla cosa reale.
La distinzione, non così ovvia come può sembrare,
tra fatti e notizie, tra news e views, diventa sempre più
labile agli occhi di una coscienza a-critica (la maggior
parte delle menti pensanti, purtroppo), lasciando che si
faccia strada la convinzione per cui oggi ognuno di noi
sa tutto di tutto; una falsità ancor più pesante
e negligente se si tiene conto che l'ottanta per cento della
copertura informativa del pianeta è garantita (controllata)
da sole quattro grandi agenzie di stampa occidentali; così
stando le cose, è facile dedurre come l'immagine
del mondo che rimbalza in ogni angolo raggiungibile di questa
terra sarà sicuramente un'immagine parziale e a senso
unico, dal "nord" al "sud" del mondo.
Se, come affermato nella risoluzione n.59
dell'Assemblea generale dell'Onu nel 1946, l'informazione
è veramente un diritto fondamentale dell'uomo e pietra
di paragone di tutte le libertà, allora la problematica
dell'(ab)uso dei canali informativi tradizionali, associato
allo sviluppo vertiginoso di nuovi mezzi di comunicazione,
è il problema cruciale del nuovo millennio.
L'informazione non luccica... Abituatevi, quindi, a prendere
l'informazione per ciò che è, un mondo distinto
dalla realtà; ed infine, state attenti: date del
lei all'immagine, quando lei ti da del tu.
* Citazioni tratte da: Claudio Fracassi,
"SOTTO LA NOTIZIA NIENTE", I Libri dell'AltrItalia,
Roma, 1994.