Giro82 / Zoom Il fu Mattia Pascal a Catania di rocco rossitto
Il
testo è noto ed è uno dei pilastri della letteratura
italiana del novecento.
La versione teatrale di Tullio Kezich è una delle
versioni più rappresentate nell'ultimo quarto di
secolo.
Gli attori: Giuseppe Pambieri (ha fatto innamorare generazioni
di giovanette sue coetanee negli anni '60), la moglie Lia
Tanzi, la figlia Micol Pambieri, Pippo Pattavina (catanese
doc), Fulvio D'angelo, tra le figure di spicco. La regia:
Piero Maccarinelli.
Le premesse preannunciavano uno spettacolo bello. E infatti
così è stato.
A tratti divertente, a tratti drammatica, l'opera ha avuto
in Giuseppe Pambieri (Mattia Pascal) il mattatore sempre
in scena che ha tenuto alta la tensione .
Gli attori al suo fianco hanno retto in ottima maniera il
loro ruolo alimentando l'attenzione del pubblico.
Gli
applausi, a fine spettacolo lunghi, e spontanei hanno ringraziato
gli attori.
E' però doveroso sottolineare che non tutto ha funzionato
in maniera esemplare.
Due cose evidenti vanno contestate.
La prima è che nonostante la totale mancanza di indipendenza
dal romanzo, l'omissione di alcuni passaggi non permette
una adeguata comprensione a chi non conosce la storia.
La seconda è la lunghezza della parte in cui Mattia
Pascal risiede a Roma sotto il nome di Adriano Meis. Lunghezza
che rischia di compromettere il risultato complessivo dello
spettacolo.
In sala numerose pellicce restano ricurve: ricoprono anziane
signore che scomodamente hanno dormito. La galleria ospitava
invece una scolaresca che ha con attenzione seguito "Il
fu Mattia Pascal".