Area
delle lingue tedesche: 1850-1890
Area delle lingue tedesche: 1850-1890
In Germania la morte di Goethe (1832)
può considerarsi la fine della fase classicista e romanticista.
Subentrano tendenze culturali nuove, fino al 1880. Scompaiono
come centri di cultura le corti (Weimar, Dresda, Monaco, Berlin
ormai capitale politica). Diventa meno attivo il rapporto tra
università e vita letteraria: Heidelberg, Tübingen,
Göttingen e le altre città universitarie diventano
roccaforti di un sapere accademico. Il processo di riunificazione
tedesco ha effetti in tutti i campi della cultura e della produzione
letteraria: si pensi solo allo "sfoltimento" operato sulle case
editrici (tra quelle più attive nella seconda metà
del secolo, la Tauchnitz di Lipsia).
L'affermazione dell'industria e del capitalismo moderno determina
giganteschi agglomerati urbani, e la crescente importanza dei
giornali e delle forme di controllo dell'opinione pubblica. I
valori tradizionali sono scossi dall'entusiasmo per la scienza,
chiave per dare razionale assetto alla società e risolvere
le tensioni. Si riduce sul piano sociale il peso del fattore religioso;
si interpreta scientificamente la religione e le sue fonti: caratteristico
il lavoro di D.F. Strauss sulla vita di Cristo (1865). Dal punto
di vista dell'erudizione, la storiografia romana riceve un impulso
decisivo con le opere di Theodor Mommsen.
La filosofia sviluppa ecletticamente l'idealismo in varie direzioni.
Posizioni irrazionalistiche in questo modo saranno ereditate da
Arthur Schopenhauer, dall'antidogmatismo di L. Feuerbach, dall'esistenzialismo
di M. Stirner. Alla fine del secolo la crisi degli intellettuali
sfocia nel pensiero di Friedrich Nietzsche
(1844\1900), che nega ogni idea di evoluzione storica e coglie
negli impulsi egoistici la forza fondante dei valori. Dalla ricerca
delle leggi di trasformazione dei sistemi economico- sociali e
dall'esperienza diretta del proletariato inglese nasce l'opera
di Karl Marx, che ha le sue radici nella concezione storicista
hegeliana. La storiografia parte dalla concezione hegeliana dello
Stato (L. von Ranke), a giunge all'esaltazione (H. von Treitschke)
del valore etico della forza e l'apporto storico decisivo delle
singole personalità.
Produzione narrativa di lingua tedesca
In campo poetico è l'estenuazione del gusto romanticista.
Nella narrativa con gli svizzeri Gottfried
Keller e Conrad Meyer, l'austriaco-boemo
Adalbert Stifter,
Wilhelm Raabe, Hans Theodor Storm,
Theodor Fontane che si avvicina al
grande romanzo sociale, si delinea una corrente realistica, attenta
ai modelli francesi e inglesi, ma incline anche a una certa stilizzazione.
Sotto l'influsso di Turgenev, l'austriaca Marie
von Ebner-Eschenbach. Grande successo ha l'opera di Gustav
Freytag, ottimistica e liberale, tutta attenta a esaltare
i valori della media borghesia tedesca quali centrali per la nuova
nazione germanica. Eccentrica, e influenzata da Poe, l'opera del
minore Oskar Panizza ma a testimonianza
dei fermenti che covavano senza riuscire a trovare espressione,
all'interno dell'area di lingua tedesca.
Importante anche la produzione nei dialetti regionali. Il maggiore
rappresentante della produzione realistica in basso-tedesco è
Fritz Reuter.
Produzione lirica
Della gran quantità di poeti del tempo, l'unico che si
fa leggere ancora oggi è Friedrich
Nietzsche, autore di un testo più filosofico che lirico-poetico
(Così parlò Zarathustra).
L'opera d'arte totale
A Richard Wagner si deve una produzione
teatrale che intreccia musica, narrazione e rappresentazione e
una concezione specifica dell'arte e dell'opera d'arte. La sua
ambiziosa idea di "opera d'arte totale", fusione di
musica poesia e arti figurative, si unisce all'ambizione di dare
fondamenta mitologiche alla "nazione germanica": di
qui l'impiego di temi e di forme letterarie - l'allitterazione,
la prosa "musicale" ecc. - di una tradizione eroico-mitica.
Contesto: L'Ottocento
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