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Un figlio di nome Carlo

Il pomeriggio del 21 luglio 2001 Carlo Giuliani è stato ucciso a Genova durante le manifestazioni contro il G8. Il ricordo di quel giorno fa da sfondo ad una "lettera aperta" di un padre su suo figlio Carlo.

di Fabrizio Cirnigliaro - mercoledì 20 luglio 2022 - 3299 letture

Io ho un figlio che si chiama Carlo. È una delle persone più intelligenti con cui mi capita di parlare quotidianamente, ha una fame di conoscenza immensa, che purtroppo non coincide sempre con le materie scolastiche. È curioso, spiritoso, creativo, ipersensibile, empatico, vegetariano, bellissimo, talentuoso, antifascista, determinato, amante della musica e del cinema.

Io ho un figlio che è un egocentrico introverso, può sembrare un ossimoro, una contraddizione, ma è un po’ come quella storia che i personaggi delle serietv non sono divisi più nel “il bene/il male”.

Io ho un figlio che se l’insegnante di storia parla del G8 di Genova lui interviene subito a precisare la data, 2001. Tra lo stupore dei compagni e dell’insegnante. Poi non sa che Torino si trovi nel Piemonte, ma questa…è un’altra storia.

Io ho un figlio con cui faccio frequenti viaggi lunghi in auto, ascoltando Royal Blood, Caparezza, Foo Fighters, De Andrè, Pink Floyd, Arctic Monkeys…e i podcast di Francesco Costa. L’altro giorno ascoltavamo una versione di Fix You con Ed Sheeran, non il nostro genere, ma a lui piaceva, e il papino piangeva. Senza un valido motivo, era bello trovarsi lì, in quell’istante, era bellissimo. Sono quegli attimi che capisci di essere sempre meno figlio e sempre un po’ più padre.

Io ho un figlio che ha 13 anni, che mi ha fatto già disperare per la fase pre adolescenziale, e ogni settimana che passa diventa sempre più alto, i capelli più lunghi, il linguaggio più forbito, un po’ più riservato. Poi improvvisamente sia alza dal posto passeggeri e ti dà dei bacini, cosi, senza un apparente motivo logico.

Io ho un figlio che non vive sotto il mio stesso tetto, ed è bruttissimo. Avere quella sensazione di dover combattere quotidianamente per non essere un padre part time.

Io e mio figlio abbiamo visto insieme la serie di Zerocalcare, e mi rende veramente orgoglioso il fatto che lui l’abbia voluta vedere con me. Gli ho scattato una foto a Piazza Alimonda, il 20 luglio dell’anno scorso, in uno dei pomeriggi più belli che abbiamo trascorso insieme io e lui da soli.

Io ho un figlio che si chiama Carlo, come il ragazzo che è stato ucciso 21 anni fa in quella piazza di Genova in cui è stata scattata quella foto in cui non si sente il suo cuore perdere un battito per l’emozione di essere accanto al suo mito, proprio lì, in quel giorno.

“"Chip si chiese cosa si provasse a essere padre, ad avere qualcuno che avesse sempre bisogno di lui, invece di essere sempre lui ad avere bisogno degli altri”" Jonathan Franzen - Le correzioni

“"puntavamo alla Luna... avete visto l’estintore"”


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