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Siamo spaventati dalla polizia

Shackelia ha accettato di rivoluzionare la sua vita per cercare gli assassini di Nakiea, suo fratello. (Petizione a cura di Amnesty International)

di Redazione - venerdì 1 dicembre 2017 - 4804 letture

Nakiea è stato ucciso dalla polizia: la sua unica colpa è stata quella di somigliare alla persona cercata dagli agenti. Nessuno dei colpevoli ha pagato per la sua morte, ma Shackelia ha deciso di non fermarsi: "So che non è una battaglia equa, ma continuerò a lottare per ciò che credo giusto".

Il coraggio di Shackelia ha bisogno dell’aiuto di tutti, per proteggerla dalle aggressioni della polizia e aiutarla nella sua ricerca di verità e giustizia. "Siamo spaventarti dalla polizia, dalla loro presenza": a causa della sua denuncia, Shackelia e la sua famiglia hanno subito minacce dalla polizia.

"Se non c’è giustizia come convinceremo i nostri figli a non odiare gli agenti?". Dal 2010 sono circa 3.000 i morti uccisi dagli agenti di polizia in Giamaica. "Vedo lo sguardo di mio padre spegnersi ogni giorno di più: per colpa dei raid della polizia, delle minacce che stiamo subendo, della mancanza di qualsiasi protezione". L’intera famiglia di Shackelia sta pagando le conseguenze per aver cercato la verità sull’uccisione di Nakiea.

FIRMA L’APPELLO ED ADERISCI ALLE INIZIATIVE DI AMNESTY INTERNATIONAL

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