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Roma - Il M5S si riprende la piazza #MaiPiùVitalizi

Il MoVimento 5 Stelle fa il pienone di attivisti arrivati da ogni parte d’italia per la manifestazione contro il ripristino dei vitalizi che circa 700 ex parlamentari vorebbero riprendersi. Quello dell’abolizione dei vitalizi è uno dei cavalli di battaglia del M5S che difficilmente mollerà, "equità sociale" la parola più sentita.

di Giuseppe Castiglia - lunedì 17 febbraio 2020 - 2401 letture

Alcuni momenti della manifestazione contro i vitalizi in Piazza Santi Apostoli a Roma, con le foto e i video degli interventi di Luigi Di Maio, Alfonso bonafede, Barbara Lezzi e il finale della manifestazione con Vito Crimi

"Sono veramente emozionato di vedervi in così tanti qui a riempire questa piazza e volevo dirvi che vi voglio bene, sempre di più.

Vorrei che tutti guardaste la bandiera italiana che sta sventolando al centro della piazza. Voi siete quella bandiera, voi siete i valori di quella bandiera. Io non so quanti italiani conoscano a fondo il significato di quei tre colori.

Il verde, il primo verde che è apparso sulle prime bandiere significava la natura, i diritti naturali, che erano l’eguaglianza e la libertà dell’individuo. Il bianco ha rappresentato e rappresenta la fede, che significa credere nella giustezza e nella verità di un impegno preso. E il rosso è l’amore. L’amore per il nostro Paese. Questa è una piazza che ama l’Italia.

Noi siamo i cittadini italiani che vogliono garantire a tutti uguaglianza e libertà e lo fanno credendo nell’impegno che hanno preso col popolo e lo fanno amando il nostro Paese.

Ed è proprio grazie a quella bandiera e grazie a quei colori, a quei valori, che noi siamo orgogliosi di essere cittadini italiani.

Se oggi siamo qui in piazza è perché chiediamo delle istituzioni all’altezza dell’amore che proviamo per l’Italia. E quando alcune istituzioni cominciano a non garantire più quella uguaglianza per cui i nostri padri, i nostri nonni, i nostri antenati si sono battuti allora scendiamo in piazza e ricordiamo a tutti che noi siamo orgogliosi di essere italiani, che amiamo l’Italia, ma vogliamo delle istituzioni e una politica all’altezza dei valori che rappresenta quella bandiera.

E ci sono tante ragioni per cui essere orgogliosi di appartenere a questa nazione. Siamo il primo Paese al mondo per i propri patrimoni UNESCO. Abbiamo il 60% di tutto il patrimonio mondiale. Abbiamo il più alto numero di prodotti di cibo certificato e riconosciuto di origine protetta al mondo. Siamo quelli che hanno il cibo più sicuro al mondo. Siamo la prima nazione in Europa nel settore dell’abbigliamento e del tessile, abbiamo il 40% di tutta la produzione, siamo tra i primi al mondo. E siamo anche – e nessuno lo dice mai – il Paese con il più alto livello di rifiuti riciclati in Europa. La media è di circa il 37%, mentre l’Italia ricicla quasi il 77% dei suoi rifiuti.

Io questo non lo dico per dirvi che va tutto bene, ma vi posso assicurare che da ministro degli Esteri non manco mai di ricordare che cosa sono gli italiani, gli imprenditori italiani, i cittadini e lavoratori italiani, le famiglie italiane e l’orgoglio che provo nel rappresentarvi tutti davanti agli altri Paesi in tutti i consessi internazionali.

Essere coloro che pretendono delle istituzioni all’altezza significa non pretendere solo qualcosa nello specifico. Noi non siamo qui in piazza solo per un tema, noi siamo qui in piazza per tutelare un bene comune ed è il più alto bene comune che un cittadino possa vedersi garantito in uno Stato: la fiducia nei propri rappresentanti. Perché se si spezza la fiducia nei confronti della politica e delle istituzioni nessuno rispetterà più le leggi e nessuno rispetterà più quello che dicono le istituzioni dello Stato.

E quando la nostra bandiera nel suo colore verde ci ricorda il valore dell’uguaglianza, ci ricorda che vogliamo tutti uno Stato in cui gli onesti vanno avanti e i furbi vengono puniti. E se il più alto bene comune è la fiducia del Paese nelle istituzioni, allo stesso tempo posso dirvi che l’altro grande bene comune è la giustizia.

La giustizia nel nostro Paese significa tutelare quelli che si comportano correttamente e far capire a quelli che invece credono di poterci prendere in giro, di poter trovare la scorciatoia, che questo non è un Paese per loro. Dopo tanti anni, con molti opportunisti che facevano i ministri della Giustizia, finalmente abbiamo un ministro della Giustizia tutto d’un pezzo e lo dobbiamo difendere e dobbiamo difendere anche le sue riforme, come la riforma sulla prescrizione, che dice una cosa molto semplice a certi signori: la giustizia è uguale per tutti e non esistono scorciatoie dalla sentenza, che tu sia innocente grazie a quella sentenza o che tu sia colpevole per quella sentenza. Non esistono scorciatoie nei processi.

La giustizia è l’unico strumento che abbiamo per tutelare la brava gente che è la maggioranza degli italiani". (Luigi Di Maio)

"Qualcuno ha detto che questa è una piazza che vuole andare contro qualcuno, che questa è una piazza che vuole influenzare i giudici dell’autodichia all’interno del Parlamento che devono prendere una decisione importante sui vitalizi.

Allora, chiariamolo subito, questa è una piazza che vuole fare soltanto una cosa che è sacrosanta e cioè rivendicare il nostro diritto a essere il MoVimento 5 Stelle, il nostro diritto a essere quella forza politica che è entrata dentro le istituzioni e ha portato avanti battaglie che i cittadini chiedevano da decenni e che tutti ignoravano. E ora, dopo che quelle battaglie ci hanno portato dentro le istituzioni, a raggiungere i nostri obiettivi, siamo qui perché rivendichiamo il nostro diritto a difendere quelle battaglie e quei risultati.

È il valore dell’onestà che ci ha portato dentro le istituzioni, che ci ha spinto a crederci quotidianamente e la piazza di oggi va oltre la singola battaglia dei vitalizi che è fondamentale. È un simbolo di qualcosa di più importante, e cioè che per noi del MoVimento 5 Stelle l’unico privilegio che devono avere le persone che entrano dentro le istituzioni è quello di essere portavoce dei cittadini, e basta. È l’unico privilegio che vogliamo.

Ed è in nome di questo privilegio che ci avete dato tutti voi, di quel sostegno che ci date ogni giorno, che abbiamo portato avanti le nostre battaglie e abbiamo tenuto in alto i nostri valori.

E quelle battaglie ciascuno di noi, ogni parlamentare, ogni ministro, le porta avanti quotidianamente.

Dobbiamo combattere, spesso combattiamo contro tante resistenze. Lo facciamo anche consapevoli che il MoVimento è cresciuto, che sta portando avanti un confronto, un dialogo con le altre forze politiche che sono al Governo, non cedendo mai alle provocazioni.

Perché cedendo alle provocazioni si fa solo il gioco dei provocatori. Noi andiamo avanti con i nostri valori.

Da ministro della Giustizia, grazie al sostegno che ci avete dato e che avete dato al MoVimento 5 Stelle in questi mesi, posso dire con orgoglio che abbiamo raggiunto obiettivi importantissimi, a partire dalla legge Spazzacorrotti, per poi arrivare al Codice rosso che tutela le donne e i loro figli, per poi arrivare alla Class action, alla riforma sul voto di scambio politico-mafioso, il cosiddetto carcere ai grandi evasori, la riforma del processo civile che è stata approvata in consiglio dei ministri, la riforma del processo penale approvata questa settimana e, non so se ne avete sentito parlare, anche la riforma della prescrizione.

Sono tutte battaglie che ci riempiono di orgoglio e che siamo convinti di portare avanti non per il MoVimento 5 Stelle, ma in nome di tutti i cittadini italiani.

Non vogliamo mettere bandierine. La nostra bandiera è quella che porta avanti gli interessi di tutti i cittadini italiani. I nostri valori dell’onestà: è questo quello che portiamo avanti.

Tante volte incontriamo tensioni e resistenze. E in questi ultimi due mesi ho constatato molto da vicino che ci possono essere resistenze molto forti. Quando porti avanti il cambiamento, quando il tuo obiettivo è ambizioso, forse è normale ed è giusto che ci siano delle resistenze.

Però vi devo ringraziare perché il sostegno che ci avete dato è stato continuo. Tutti i giorni incontro tanti di voi, anche qui per arrivare a questo palco, che mi dicono “Non mollare! Non mollare! Ce la dobbiamo fare!” E vi dico che in quella frase, in quel sostegno che per noi è fondamentale, ci vedo l’affetto e l’emozione di continuare a portare avanti battaglie insieme. E a volte, in chi me lo dice, vedo anche un po’ di paura, la paura di essere arrivati a un passo dal traguardo, che è un traguardo che noi sentiamo per tutta la cittadinanza, sono i nostri valori, e in quel momento dire “Ci siamo quasi, sono 100 metri, manca veramente poco, non mollate!” e io vi dico che non molliamo e non molleremo tutte le volte in cui sapremo che quei 100 metri non li percorreremo da soli ma li percorreremo insieme a tutti voi. Ogni giorno, quando ci incontriamo nelle piazze, e quando ciascuno nel proprio lavoro quotidiano e nella propria vita quotidiana sa di portare avanti la battaglia per l’onestà e per i valori che da sempre si uniscono.

Grazie a tutti, andiamo avanti a testa alta perché siamo il Movimento 5 stelle. Grazie di cuore". (Alfonso Bonafede)

"Che orgoglio, che orgoglio incredibile questa piazza che oggi ricorda a tutti che il MoVimento 5 Stelle c’è, e c’è per un motivo. Io, in questi giorni, ho pensato tanto a ogni volta che mi hanno attaccato, a ogni volta che hanno provato a farci sentire inadeguati, inadeguati dentro a quei palazzi, a farmi ricordare perché tutto questo è cominciato. E nel privilegio del vitalizio c’è tutto l’orgoglio di un Paese che ha detto “non esistono cittadini di serie A e di serie B, non esiste che qualcuno deve lavorare 40 anni e qualcun altro deve lavorare – anzi starsene su una poltrona – per 7 giorni! Non esiste!”.

E abbiamo cominciato – ed è cominciata forse così, quando in me e in ognuno di noi si è mosso quel senso di orgoglio, quel bisogno di dire “ma perché? Ma perché dietro alle leggi che fa qualcuno che non guarda a noi ma guarda a sé stesso c’è tanta disuguaglianza, c’è tanta iniquità? Ma perché non esiste un’equità sociale per la quale ognuno di noi ha diritto di rivendicare la propria onestà e la propria voglia di essere cittadino italiano in Italia?”

Anche quando siamo entrati nelle istituzioni, nei posti più alti, chi ministro, chi parlamentare – e io l’ho passato sulla mia pelle – c’è sempre stata la sensazione che però eri un po’ diverso, che però un po’ non te lo meritavi… che c’era qualcuno – questa casta – che meritava più di te. E c’è qualcuno che ti guarda e che ti dice: “Io al vitalizio? Certo che c’ho diritto… però che tuo figlio possa o meno andare a scuola… ma chi se ne frega del tuo diritto! Il vitalizio è un mio diritto acquisito, poi che tu non abbia assistenza ma chissenefrega che non hai l’assistenza!”. E allora, questa piazza e questo MoVimento si sono alzati in piedi e hanno detto “eh no, eh no, il diritto è nostro ed è il diritto di rivendicare ogni giorno che tu non sei migliore di me, anzi!”

Quante leggi abbiamo visto passarci sulla pelle e pensare che non era la legge che serviva a noi, che non era quello che chiedevamo, che non avevamo bisogno di altra gente, di altre poltrone, di altri privilegi?!

Volevamo dignità, volevamo la dignità di far sentire quanto questo Paese stesse soffrendo e siamo entrati nelle istituzioni e abbiamo fatto miliardi di cose. Ma c’è sempre quella narrazione che vuole farci sentire un po’ più piccoli, un po’ meno adeguati, che non ci siamo più. Ecco, guardate questa piazza e decidete voi se ci siamo o meno!

Io, il MoVimento, ognuno dei miei amici che ogni giorno sta lì vicino a me, fianco a fianco, a combattere nelle commissioni, a combattere in Parlamento, a combattere nelle commissioni auto costituite all’interno di questi progetti di autodichia… io prima di entrare là dentro dicevo: “Ma non vale il principio per cui la legge è uguale per tutti?”. Eh no, c’è qualcuno che la legge se la conta un po’ per sé, e allora ho pensato… “da dove prendo la mia forza?” Allora, la nostra forza quando siamo andati là dentro non è cambiata. Nel 2013 l’abbiamo detto subito… noi ci andiamo lì, ma voi dovete venire con noi. E finché voi siete con noi, noi siamo una forza che non si può abbattere. Ogni volta, ogni volta che abbiamo una battaglia da combattere – qualcuna l’abbiamo anche persa ma d’altronde nella vita chi è che ha raggiunto tutto?! – ogni volta che qualcuno di noi è lì a combattere… la vostra voce, il vostro sostegno, il vostro coraggio, la vostra forza deve essere lì insieme a noi e questo a loro fa cambiare idea, e questo metto loro un piccolo interrogativo e così cominciano a pensare “ma forse il Paese si è svegliato… ma forse non siamo più in grado di far passare tutto senza che qualcuno dica qualcosa!”. Ma forse queste voci si sentono e sono grandi e sono forti e non posso non ascoltarle… non possono far finta che non ci siano!

Io, ogni giorno, ricordo a me stessa che sono un cittadino, un cittadino prestato alla politica, un cittadino che vuole tornare anche a stare dall’altra parte della barricata a guardare qualcuno che continua a combattere per me. Tutto questo non si ferma, 50 anni di politica incredibile che ci ha distrutti non si cambia con 2 anni soltanto ma passo dopo passo, mattone dopo mattone. Guardate con il Reddito di Cittadinanza. Guardate quei piccoli tasselli che sono stati messi e che stanno diventando un muro insormontabile per chi non dovremmo permettere mai che lo abbatta… perché questo è ciò che siamo per voi: siamo la sicurezza che ogni mattone sarà un mattone sopra un altro e quel muro sarà altissimo e delineerà la linea di demarcazione tra il popolo italiano e chi vuole dimenticare qual è il suo ruolo nella politica: servire il Paese, non pensare a sé stesso! Nessuno deve più pensare a sé stesso.

Sentivo parlare qui i nostri ministri, i ministri che devono combattere ogni giorno per ricordare che c’è un’equità sociale, che c’è qualcosa che non può essere più messa in mano a chi non aveva l’interesse del Paese… E si fanno le battaglie per le pensioni – avete sentito Nunzia Catalfo – si fa la battaglia per il lavoro, si fa la battaglia per la giustizia, si fa la battaglia per la per la sanità.

Però io chiedo a questa piazza di non dimenticarsi oggi del perché è qui. Oggi siamo qui perché questa è la battaglia che vogliamo fare tutti quanti insieme. Io non ci sto a sentirmi sola, io non ci sto a sentirmi un po’ più debole di loro, non ci sto a sentirmi schiacciata da una narrazione continua che non va bene… Non andiamo mai bene… Avoglia se andiamo bene! Siamo perfetti per questo Paese! Siamo l’unica vera ragione che può cambiare le sorti di un Paese intero e ci dovete credere: questa è la piazza dell’orgoglio del MoVimento 5 Stelle. Orgogliosi, a testa alta, sempre. Nessuno di noi pensa a sé stesso. Mai.

Sono 2 anni di governo. Solo 2 anni di governo. E in questi due anni i risultati si cominciano a vedere adesso e troppi se ne dovranno vedere. Ieri si sono arresi un po’ tutti davanti al grande risultato del Reddito di Cittadinanza e, pensate un po’, gli stessi che oggi stanno difendendo i vitalizi sono quelli che fanno il referendum per togliere il reddito di cittadinanza. Una divisione netta: “sei nato dalla parte sbagliata e lì devi rimanere. Io sto da quest’altra parte e non venire a disturbarmi”. E, allora, continuiamo a dire che questa è la parte giusta, che questa è la parte che pensa che nessuno deve rimanere indietro. Tutte le parole che il MoVimento 5 Stelle ha detto in questi anni portano dentro un significato profondo: “nessuno deve rimanere indietro” non è uno slogan, è girarsi e tendere la mano a quello che non ce la sta facendo. Perché non ce la deve fare? Chi è di voi che vuole che qualcuno non abbia la possibilità di correre insieme a noi? Questo dovete ricordarlo ogni giorno. Prendete la mano di coloro che non ce la fanno perché sono i migliori tra di noi. Forse è stato un attimo di sfortuna… e che fai, te li scordi? Te li scordi lì? 5 milioni di poveri abbiamo trovato in questo Paese! 5 milioni di poveri! “E devi morire povero perché io voglio riconosciuto il mio privilegio” e anche basta, basta, basta!

Quando abbiamo immaginato questa manifestazione – io ve lo dico – non credevo che saremmo stati così tanti. Non ci credevo perché dentro l’orecchio qualcuno mi diceva “siete morti, siete in agonia, e non ce la farete, e guarda di qua e guarda di là”. Questa è la più bella risposta che potevamo dare a tutti coloro che pensavano di averci azzoppati, che continuano a cercare di metterci i bastoni tra le ruote, ma finché il Paese, finché i cittadini, finché la gente onesta in questa piazza, e tutti coloro che oggi forse in questa piazza non ci stanno ma che dentro di loro lo sanno che combattiamo per le cose giuste, noi combattiamo, ogni giorno, per qualcosa che significa giustizia sociale… e uno Stato è uno Stato di diritto, ma non si dimentichi mai di essere uno Stato Sociale! A questo serve la politica. Serve ad ascoltare i bisogni del Paese e a dare delle risposte.

E le risposte sono il Decreto dignità… Quanti posti di lavoro, quanta gente c’è che ha potuto ricominciare a dire “il mio contratto indeterminato”?! È il salario minimo la prossima battaglia perché nessuno deve lavorare a €4 l’ora, nessuno se qualcuno si può permettere di prendere €14.000 – e io lo ricordo a questa piazza e lo ricordo a tutti: noi siamo gli unici che si tagliano lo stipendio e abbiamo restituito al Paese milioni di euro, milioni!

Però voi dovete essere orgogliosi, orgogliosi di ognuno di noi. Dovete essere orgogliosi di voi stessi. Dovete essere orgogliosi quando vi dicevano che non saremmo andati da nessuna parte. Orgogliosi ogni giorno di dire “Io sto con Il M5s” e chiedete agli altri: “Perché no? Da quale altra parte vuoi stare? Dove ci sono le persone che hanno voglia di ridare un futuro a questo Paese?”. Un futuro! Non finisce domani! Non c’è il prossimo passo! Ci sono 20 anni, c’è il futuro dei vostri figli, c’è il Paese che dovete sognare e non saranno sogni, saranno piccole e grandi verità che si costruiranno insieme, con le vostre idee, con la vostra partecipazione! Questa è la forza del MoVimento 5 Stelle. Mai più da soli, mai più divisi. Sempre insieme, come siamo stati oggi su questo palco, come siete oggi in questa piazza, come siamo nelle Istituzioni. Insieme. Insieme ed è la nostra forza. È l’unica forza che abbiamo. Io non conosco nessuno… Io quando finisco il mio lavoro prendo la mia macchina, me ne vado nella mia periferia, vado nella mia casa e… Ciao mamma, ci vediamo a casa! Ciao mamma. Che povertà, che vili attacchi! Quanti ne leggete ogni giorno? Quanti ne leggete? E chi è che ci difende tranne voi? Oltre voi, chi ci può difendere? Ed è questo che io vi chiedo: difendeteci, aiutateci, supportateci, spingeteci, correggeteci! Siate voi il MoVimento 5 Stelle! Nessun altro è il MoVimento 5 Stelle se non tutti quanti voi!

Che fatica, che fatica ragazzi miei! Ci siamo tutti. Siamo tutti vicini e questa è la miglior risposta a ogni bugia, a ogni critica. Un’alzata di spalle, testa alta e sguardo avanti. Il futuro è là davanti. Non guardiamoci più indietro, non pensiamo a quello che è stato e non pensiamo a quello che poteva essere. Se il futuro è, è perché esiste il MoVimento 5 Stelle. Io di questo ne sono sicura, io di questo ne sono sempre stata orgogliosa. Non mi sono mai pentita neppur per un giorno di aver fatto anche una sola battaglia. E quelle che ho perso ho pensato che erano solo rimandate, rimandate a un giorno in cui potevamo essere più forti e più significativi.

Quando immagino questo Paese lo vedo giallo, lo vedo giallo come le stelle, lo vedo giallo come il sole, lo vedo un Paese luminoso. Non lasciamo che torni nel buio, non lasciamo che tutto questo venga spazzato via. Non permettete a nessuno di mettere in dubbio anche un solo minuto del vostro impegno con il MoVimento 5 Stelle. Non permettete a nessuno di farvi sentire dalla parte sbagliata. Io ci credo e c’ho sempre creduto, e oggi questa piazza mi convince che ho fatto bene a crederci e che dobbiamo continuare a crederci tutti quanti insieme.

Io adesso voglio ricordare a tutti l’ultima cosa: non l’abbiamo deciso noi di scendere in piazza. Noi eravamo impegnati là dentro a continuare una battaglia che pensavamo di aver vinto. Pensavamo che un atto, che una delibera, potesse fermare tutto questo e invece abbiamo trovato un pezzo di casta che ha deciso di volercelo ostacolare. E allora piano piano dal web è salita una voce alta e noi quella voce l’abbiamo ascoltata. Siete stati voi oggi a volere questa piazza. Siete stati voi oggi a ricordare perché… perché non esisterà più qualcuno che potrà dire “questo privilegio mi spetta e di te non me ne frega niente” e per questo motivo, oggi, insieme al nostro capo politico Vito Crimi, salgono su questa piazza anche i veri artefici di tutto questa giornata.

Grazie a tutti ragazzi!" (Paola Taverna)

"È emozionante e ti riempie di orgoglio vedere questa piazza. La parola che ho sentito ripetere più spesso oggi è: “Orgoglio”. Orgoglio di essere quello che siamo: il MoVimento 5 Stelle, un movimento fatto di cittadini che sono qui, ancora una volta, per ribadire le cose più basiche: equità, giustizia, solidarietà e oggi per dire “No” a chi tenta di riappropriarsi di un privilegio, per la cui abolizione abbiamo lottato: il vitalizio.

L’abbiamo fatto con fatica, come per altri privilegi, ad esempio il taglio dei parlamentari, e tanti altri sono stati gli obiettivi raggiunti.

Qualcuno ci ha dato per finiti, in fase di spegnimento, e pensava di poter riprendersi tutto quello che noi gli avevamo tolto. Ma non hanno fatto i conti con i cittadini, non hanno fatto i conti con voi e oggi stiamo dimostrando ancora una volta che quello che abbiamo fatto non si tocca! Nessuno si deve permettere di toccare quei risultati che con fatica abbiamo raggiunto: nessuno deve toccare il reddito di cittadinanza, nessuno deve toccare l’abolizione dei vitalizi, nessuno deve toccare la legge SpazzaCorrotti, nessuno deve mettere il becco sulla prescrizione e su tutti gli altri storici risultati del MoVimento.

Se il MoVimento 5 Stelle ha potuto cambiare il modo di fare politica in questo Paese è perché non abbiamo fatto sconti a nessuno. Siamo entrati nelle istituzioni e in quelle istituzioni, giorno dopo giorno, abbiamo cercato di raggiungere i risultati che ci eravamo prefissati. Non abbiamo fatto come tanti altri che, una volta dentro, se ne sono dimenticati. No, ci siamo messi al lavoro con caparbietà, con determinazione ed è grazie anche al vostro sostegno se siamo riusciti a portare a casa dei risultati.

Quei risultati oggi sono visibili e concreti, per quei risultati lotteremo affinché nessuno li tocchi. Perché se qualcuno pensa di approfittare di un attimo di distrazione per riappropriarsi dei propri privilegi, noi non ci stiamo e lo stiamo dimostrando in questa piazza!" (Vito Crimi)

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