Raccolta differenziata: il Nord batte il Sud per 35 a 8

La raccolta differenziata dei rifiuti nelle Regioni del Sud “diventa una priorità del Governo nazionale”; è quanto ha annunciato il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. “Senza raccolta differenziata - ha proseguito Pecoraro - gli inceneritori sono ferri vecchi”.

Tolleranza zero, quindi, e consorzi sotto osservazione tant’è che sono stati commissariati Napoli 4, Salerno 3 e Benevento 3; e, in arrivo, ci sono altri provvedimenti. Ancora una volta la scelta ricade su due generali: “per Napoli 4 e Salerno 3 il generale Liberati e per Benevento 3 Del Monaco”. Al generale Jucci sono stati, invece, affidati i poteri di intervento per la realizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti. “Una scelta forte - ha proseguito Pecoraro - che dimostra che noi vogliamo davvero cambiare linea nel campo dei rifiuti.

Togliere immondizia dalle strade”. “Senza raccolta differenziata non c’è soluzione al problema dei rifiuti. Lo devono capire i cittadini e lo devono capire le amministrazioni”; ha dichiarato Pecoraro Scanio che obbligherà “le amministrazioni campane a fare quello che si fa nel resto d’Europa: la raccolta differenziata. Per il resto, le altre competenze sono dei commissari che devono operare, e dei sindaci”. Decisione accolta favorevolmente dagli ambientalisti. “Finalmente - ha dichiarato Roberto Della Seta , presidente di Legambiente - ci si comincia a muovere nella direzione giusta: affermando il principio che il primo e più efficace strumento per dare legalità, trasparenza ed efficacia allo smaltimento dei rifiuti nel Sud è la raccolta differenziata”. Basterebbe che la Campania, il Lazio, la Puglia o la Calabria, avvicinassero le percentuali di raccolta differenziata di molte regioni del Nord perché gran parte dell’emergenza si avviasse a soluzione. Preoccupazioni fondate come dimostrano i dati forniti dall’APAT (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) e contenuti nel “Rapporto Rifiuti 2005”.

Sono 7 milioni le tonnellate di rifiuti riciclati nel 2004 in Italia: nella raccolta differenziata il Nord batte il Sud per 35 a 8. Secondo il Rapporto, “la produzione di rifiuti urbani nel 2004 si attesta a circa 31,1 milioni di tonnellate, facendo rilevare un incremento percentuale, rispetto al 2003, superiore al 3,7%”.

Il 35,5% della raccolta differenziata e’ attuata nelle regioni del Nord (Veneto in testa), il 18,3% al Centro, e solo l’8,1% al Sud. Elevati risultano i livelli di raccolta differenziata per Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige. Tra il 10 ed il 15% si collocano i tassi di raccolta differenziata di Abruzzo (14,1%) e Campania (10,6%) mentre per tutte le altre regioni, sebbene si registri, in generale, un leggero progresso, le percentuali risultano ancora decisamente basse (al di sotto del 10%). Più in dettaglio tra il 7 ed il 9% si collocano i tassi di raccolta di Calabria, Lazio e Puglia, tra il 5 ed il 6 quelli di Basilicata, Sicilia e Sardegna, mentre al di sotto del 5% si attesta il tasso di raccolta del Molise (3,6%). Ma forse, qualcosa, si muove come ha precisato il ministro Pecoraro riferendosi alla Calabria che ha stanziato 17 milioni di euro in oltre 200 comuni per passare dal 13 al 45 per cento di differenziata e al programma integrato adottato dalla Puglia. Saranno, comunque, i prossimi sei mesi a dirci cosa è cambiato e se il generale Jucci troverà ostacoli sul suo cammino.