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La Porta dei Sacerdoti: l’Antico Egitto incontra l’Ellenismo a Siracusa

Visitabile fino al 7 novembre, presso la Galleria Civica Montevergini in Ortigia, la mostra dedicata ai sarcofagi egizi di Deir-el Bahari.

di Piero Buscemi - mercoledì 3 maggio 2017 - 10623 letture

Non ci si stanca mai ad andare per musei, ogni qualvolta l’Antico Egitto torna a toccare il nostro presente, consentendoci di pensare ad una forma più poetica e surreale del trapasso inevitabile che conclude il nostro passaggio su questa terra.

Avere l’occasione di poterlo fare nel cuore di Ortgia, tra il barocco dirompente e i primi tepori pre-estivi che, in questo fine settimana allungato del primo maggio, ha fatto registrare anche 27 gradi, diventa un’occasione da non lasciarsi scappare.

Una mostra a misura d’uomo, oseremo dire, grazie a degli spazi contenuti e non dispersivi che, nelle varie esposizioni allestite per il mondo, spesso, stancano il visitatore oltre misura. La location, infatti, la Galleria Civica Montevergini, offre al visitatore tre principali spazi espositivi. Un preambolo costituito da un piccolo ambiente ospitante tra bacheche, proprio all’inizio della mostra. Un corridoio ad ospitare i sarcofagi e alcune teche contenenti i corredi funebri, caratterizzati da un vasto numero di statuine blu cobalto, quasi elettrico. Ed, infine, una sala laboratorio, dentro la quale si possono ammirare i passaggi delicati e particolareggiati del lavoro di restauro, operato per recuperare al meglio i preziosi coperchi che il mondo fantasioso e mistico degli antichi egizi ci ha lasciato in eredità, nonostante i ripetuti saccheggi distruttivi delle generazioni che ci hanno preceduto.

I reperti ospitati nella mostra fanno parte della collezione custodita dai Musées Royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles. Più precisamente, rientrano tra i reperti recuperati nel secondo Nascondiglio di Deir-el Bahari, il così detto monastero del nord, un complesso di templi funerari, situati sulla riva occidentale del Nilo, a ridosso della città di Luxor.

La mostra raccoglie parte dei ritrovamenti risalenti alla XXI dinastia e referenti al corpo sacerdotale di Amon, una delle divinità di maggior prestigio dell’Antico Egitto. Sarà possibile visitare la mummia di un bambino di circa nove anni, oltre a i sarcofagi lignei e, come abbiamo già accennato, la maestria del gruppo di restauratrici a seguito di Teodoro Auricchio, uno dei maggiori esperti di restauro ligneo.

Un’occasione che ribadiamo imperdibile e che consentirà ai visitatori di poter, per un attimo, fondere due delle più affascinanti ed influenti civiltà del mondo antico, quella egizia e quella greca, dalle quali si poggiano le basi dell’intera evoluzione del mondo moderno. Forse indegnamente.

La mostra segue i seguenti orari di visita:

Dal 1/05/2017 al 31/05/2017
 dal martedì al venerdì: dalle ore 10 alle ore 18 sabato, domenica e festivi: dalle ore 10 alle 22 giorno di chiusura: lunedì

Dal 01/06/2017 al 31/08/2017
 dal martedì alla domenica: dalle ore 10 alle 23 giorno di chiusura: lunedì

Dal 01/09/2017 al 07/11/2017
 dal martedì al venerdì: dalle ore 10 alle ore 18 sabato, domenica e festivi: dalle ore 10 alle 20 giorno di chiusura: lunedì

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