La Libia specchio delle contraddizioni dell’occidente

di Mario - venerdì 25 marzo 2011 - 2390 letture

Cosa succede in Libia?

La domanda all’apparenza banale, nasconde diversi interrogativi di non facile soluzione. Senza addentrarci in analisi storico-politico-economiche complicate appare subito chiaro che Gheddafi adopera i mezzi di comunicazione in maniera tipicamente occidentale.

Ad oggi non c’è un quadro chiaro della situazione, non si sa chi detiene il comando, ognuna delle parti in lotta rivendica il controllo del paese e se col cuore siamo naturalmente portati a prendere posizione dalla parte degli insorti, ci rendiamo anche conto che non è semplice rovesciare un regime che pare - impossibile a credersi - riscuotere anche dei consensi.

E come sempre non si ascolta chi si dovrebbe, ovvero le organizzazioni umanitarie, quelle che in questo caso sono le prime ad intervenire, le prime a rischiare, che non guardano il colore di chi perde, ma solo le sofferenze degli inermi, spettatori forzati di un massacro non voluto.

Eppure Gino Strada non è l’ultimo arrivato, le sue parole avranno un valore...

Ma combattere Gheddafi non si può, per lo meno non apertamente, significherebbe di fatto smentire la politica estera che mezza Europa ha condotto in questi ultimi anni. La gran Bretagna dovrebbe spiegare perchè ha accettato il risarcimento proposto dalla Libia per il caso Lockerbie, Gli Stati Uniti dovrebbero spiegare perchè hanno "sdoganato" Gheddafi, l’Italia dovrebbe...pensandoci l’Italia non ne ha azzeccata una quindi la sua politica attuale non è poi così incoerente....

Ma Gheddafi oggi può permettersi di passare alla cassa e riscuotere il dazio di queste incertezze, può permettersi di accreditarsi, e unico fra i leader del Maghreb, resta in sella pronto a tutto, ma nella sostanza e legittimamente difendendo il suo potere.

Perchè per assurdo, la situazione è che questo potere lui l’ha legittimato nel tempo, tanto che oggi a soli due giorni dall’inizio dell’operazione il fronte anti Gheddafi mostra crepe, ed i francesi in una sorta di revanchismo coloniale hanno dimostrato di agire per motivi che di umanitario hanno poco a che fare, rischiando di delegittimare una così sofferta risoluzione ONU.

In tutto questo come sempre a rimetterci è la povera gente del popolo, che subisce i bombardamenti e se le altre volte hanno provato a propinarci la storia delle bombe "intelligenti", stavolta si parla di attacchi "mirati", per lo meno ci siamo risparmiato questo ulteriore insulto alla nostra intelligenza.

E mentre l’occidente decide "chi deve avere il comando" il Rais ha buon gioco nel continuare la sua opera.

"Quando gli elefanti combattono è sempre l’erba a rimanere schiacciata." Proverbio Africano


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