L’inizio di una nuova era.....

.....eliminando i filtri che mettiamo davanti agli occhi nel vedere le cose, potremmo attraverso la maieutica, ridisegnare le nostre “vecchie credenze” e far nascere un nuovo uomo e guarire.

di Enzo Maddaloni - venerdì 17 agosto 2007 - 1769 letture

Negli ultimi 50 anni abbiamo creduto che i geni controllassero al nostra biologia scartando la funzione delle proteine. Qual’è stato il “segnale” che ha causato la nostra malattia?

La scienza degli ultimi dieci anni sta sovvertendo il concetto che “.. il nucleo (con il suo DNA) è il centro di comando della cellula..” .

Lo stesso concetto di ereditarietà delle malattie viene così messo in discussione, ed anche le cause stesse del cancro o di altre malattie cosiddette immunitarie.

Il progetto “Genoma” potrebbe rappresentare quindi solo la nostra “..non corretta credenza…” e, la prova sembra che resti il fatto che noi non abbiamo 120.000 geni, quando se ne ipotizzavano trovare con questa ricerca, ma bensì solo 35.000 geni.

D’altronde, se il cervello della cellula è il nucleo (DNA), togliendo il nucleo dalla cellula la stessa dovrebbe morire, ed invece non muore, perché?

Il DNA al centro del destino dell’uomo come struttura oggettiva e fissa?

Addirittura ultimamente ci hanno detto anche "...dove è scritto il nostro destino!" tanto da convicerci ad operarci prima che il tumore si manifesti per "eredità genetica".

Invece, oggi si confermerebbe in queste nuove ricerche che la vita è “animazione”, è “movimento”, è “colore”, con tutte le sue “varianti” e che "il DNA non è oggettivo ed è modificabile!"

Le ultime ricerche scientifiche, nel campo della biologia cellulare, in particolare da parte di alcuni ricercatori Americani, ci stanno facendo comprendere che non sono i geni che controllano la biologia della cellula e che il nucleo non è il suo cervello, ma bensì il cervello della cellula è la membrana, nel suo rapporto con l’ambiente; ambiente nel senso più generale del termine: sia biologico che psichico, che spirituale.

Bruce Lipton (Biologo) nel suo libro “La Biologia delle Credenze” ed anche Rob Williams con la sua “Nuova Psicologia” ci stanno dando sempre più conferme (credo) anche alle stesse intuizioni del Dr. Hamer e di tanti altri studiosi nel campo della medicina.

In estrema sintesi sia Lipton che Willson, dai loro rispettivi punti di vista, il primo Biologico, il secondo Psicologico, ci potrebbero far affermare che: Noi regoliamo i nostri geni attraverso le nostre credenze; quindi, le percezioni riscrivono i geni in rapporto all’ambiente; correggendo le nostre percezioni riscriveremo le nostre credenze, per riscrivere le percezioni, per modificare i geni ed i comportamenti e quindi il nostro stato di salute non solo psichico, ma fondamentalmente biologico.

Quindi la nostra vita dipende dalle nostre "credenze e percezioni" che attraverso la membrana della cellula costruiscono e modificano la biologia del nostro corpo ciò in un rapporto con l’ambiente che non dipende dal DNA in quanto lo stesso non è oggettivo, ma è modificabile dall’ambiente e dalle nostre credenze e percezioni.

Approfondire questa ricerca scientifica capovolgerebbe molte delle attuali “credenze” sulla medicina genetica ma, in questo caso, cozziamo con molti interessi di natura economica e l’attuale decadenza sociale e politica ha aggravato la stessa lotta per l’esistenza e quindi la libera evoluzione degli individui ha subito, negli ultimi anni, durissimi colpi.

Ci sono oggi alcune malattie che sono in esponenziale aumento come il cancro o la sclerosi in questo campo della nuova biologia sono tutte malattie nel caso del cancro di "aumento di massa" (il senso è quello di un processo evolutivo di costruire altro) e di svalutazione del se nel caso della sclerosi (perdita di punti di riferimento e valori).

Già molti anni fa lo stesso Sigmund Froid affermava che “…le stesse cause della guerra e di molte malattie non hanno solo ragioni sociali, ma hanno motivazioni più profonde e risiedono nella vita emotiva dell’individuo”.

Le nostre paure; le nostre credenze, se vogliamo eliminarle, occorre in un modo o nell’altro, continuava Froid (molti anni fa) “..modificare le nostre credenze e le consuetudini emotive della maggioranza degli uomini” quindi una ridefinizione dei significati, costruendo nuove definizioni e valori non solo più con un riscontro psicologico ma alla luce di degli ultimi dieci anni di queste ricerche addirittura biologico.

Questo compito per l’uomo nuovo del XXI secolo sarà difficile ma, “..chi ben inizia è alla metà dell’opera” e, forse, affidandoci alle "nuove generazioni" , alle nuove scienze: fisica quantica; filosofia; e culture altre orientali ed olistiche; abbandonando le nostre "false certezze" eliminando i filtri che mettiamo davanti agli occhi nel vedere le cose, potremmo, ridisegnare le nostre “vecchie credenze” e far nascere un nuovo uomo e poter quindi guarire.


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