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L’arte si fa in strada ad Ibla

Girodivite ha seguito per voi le giornate della decima edizione di "Ibla Buskers" festa degli artisti di strada...

di Serena Maiorana - giovedì 14 ottobre 2004 - 5231 letture

D: quanto costa un libro?

R: troppo; o comunque troppo per chi ne voglia leggere tanti e non goda di una florida situazione economica. Lo stesso può essere detto dei concerti, dei dischi dei quadri… In sintesi oggi la fruizione di qualunque bene artistico può, a pieno titolo, essere considerata un lusso.

Per ogni regola però, si sa, esiste un’eccezione che la confermi, e qui a fare l’eccezione sono gli "artisti di strada", o meglio ancora i buskers, popolo nomade portavoce di un’arte che dell’arte è l’essenza, popolo sotterraneo di artisti che gira le strade del mondo portando l’arte direttamente tra la gente, nelle piazze e nei vicoli. Che si tratti di funamboli, trasformisti, fachiri o giocolieri il concetto non cambia. Ciò che accomuna i buskers , oltre al peregrinare artistico, è quel cappello che, a fine spettacolo, può trasformarsi nel loro sostentamento come nella loro delusione. A decidere è solo la gente qualunque, il pubblico della strada.

A fare da collante nel variopinto mondo dei buskers poi ci sono anche i raduni, le feste collettive, la voglia di riunirsi tutti insieme per esplorare nuovi itinerari artistici. Tra i luoghi eletti a ritrovo di festa ormai da dieci anni c’è anche l’incantevole Ragusa Ibla, che nella prima metà di ottobre trasforma le sue suggestive atmosfere barocche in palcoscenico dell’arte girovaga. Così il rito di "Ibla Buskers" si è ripetuto anche quest’anno, da mercoledì sei ottobre fino alla domenica successiva , riconfermandosi come evento di grande richiamo della Sicilia.

Ventuno gli artisti "scesi in piazza" in questa edizione, provenienti da qualunque parte del globo. Così chi si fosse trovato a passare da Ibla in quei giorni avrà di certo potuto godere della musica degli eccentrici "Pumcliks", dei multinazionali "Play", del one man band Bernard Snyder e dei festosi "Titubanda", come delle note etno di Paul Session e del "Majnun Duo". Tra gli equilibristi e gli acrobati vanno menzionati invece le "Drilork", i "Tobarich", Marisa Prada, Mr buchet, i "Cloghoppers", la "Gran Fulop", "Rus&Miri", Nando e Maila e Mamen Olias. C’è stato anche chi ha recitato, come "i Commedianti", il "teatro Glimt", il "teatro instabile di Paperopoli" ed il gruppo "Petit Soleil". All’appello poi mancano ancora il mimo iraniano Saeed Fekri ed il marionettista argentino Adrian Bandilari.

E’ stato un cast vasto e multiforme dunque quello che "Ibla Buskers" ha offerto quest’anno ai suoi spettatori. E lo spettacolo che loro, gli artisti, hanno messo in scena non ha deluso le aspettative. Dopo la festa rimane comunque il rammarico per una legittimazione artistica e soprattutto legislativa che per i buskers è lontana dall’arrivare.


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