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Il Teatro degli specchi in "Bastardi a cena"

Il Teatro degli specchi porta in scena un teatro diverso e innovativo, come dimostra l’ultima fatica della compagnia "Bastardi a cena", originale rappresentazione teatrale delle persecuzioni razziali dell’epoca nazista.

di Serena Maiorana - mercoledì 22 giugno 2011 - 7071 letture

Il teatro come voragine nello spazio e nel tempo, voragine che ingoia il suo pubblico e lo fa complice e artefice, sostituendo all’ascolto l’esperienza e la partecipazione. È questo l’affascinante percorso teatrale intrapreso dal “Teatro degli specchi”, interessante e innovativa associazione-laboratorio-compagnia catanese che porta sulla scena un teatro che si svela e si maschera insieme: che si maschera perché confonde ruoli e spazi (sono spettatore o attore? Sono dentro o sono fuori? Sono vittima o carnefice? Chi sono io? Chi sono gli altri?), e che si svela perché rinunciando al palco e a qualsiasi altra mediazione abbatte la finzione scenica, trasformando il teatro stesso in un iper-luogo capace di essere l’altrove e l’ovunque nello stesso momento.

In un tempo in cui troppo spesso il pubblico impigrito riempie le poltrone del teatro alla ricerca dell’ennesima soporifera rassicurazione, il “Teatro degli specchi” accetta la sfida della contemporaneità: scardinare forme e meccanismi, metodi e solite maniere, scegliere una strada alternativa e certamente più impervia ma che conduca ad un passo dal vero.

Perché la sfida che l’associazione teatrale catanese raccoglie con successo non è solo tecnica, bensì anche e soprattutto sociale. È per il fine sociale del teatro infatti che “non basta (…) rappresentare una vicenda: occorre coinvolgere totalmente chi la osserva, (…) complice uno spazio assolutamente peculiare che apre il fronte della scena a 360 gradi” modificando il ruolo dello spettatore, non più cosciente di ciò che osserva, bensì di ciò che vive.

L’ultima fatica del gruppo “Bastardi a cena” (andato in scena il 6 e il 7 giugno alla sala a Hàrpago a Catania) non è stata solo la riuscita e originalissima rappresentazione delle persecuzioni naziste ai tempi della guerra, bensì la possibilità, per lo spettatore di vivere quel tempo e lo sgomento di quelle storie in prima persona, partecipando al dramma e precipitando, insieme ai protagonisti, nel più pauroso abisso che l’umanità abbia mai consegnato alla Storia. Se l’innovazione scenica e la pregnanza delle tematiche funzionano lo si deve però, e soprattutto, all’ottimo lavoro di Marco Tringali (il regista) e del suo numeroso gruppo di giovani attori che, gestendone bene egregiamente tempi e spazi, trasformano il teatro in un luogo sacro e magico, remoto e familiare a un tempo: dentro la festa la tragedia, dentro la pace la guerra, dentro il sublime l’abisso. E tutto, infine, dentro il teatro

per informazioni: www.teatrodeglispecchi.it

lo spettacolo "Bastardi a cena" è stato diretto da Pietro Tringali e interpretato da (in ordine alfabetico): Alessandro Incognito, Antonio Mollica, Barbara Botta, Chiara Sarra, Dario Zappalà, Francesca Tagliaverga, Francesco Catara, Giulia Leotta, Giusi Riolo, Lara Russo, Luciano Fioretto, Luisa Ippodrino, Marco Sarra, Martina Lo Bianco, Martina Longo, Milena Marino, Salvo Barbagallo, Roberta Furnò, Rosi Pellegrino, Rossella Sorge, Salvo Giorgio, Salvo Pappalardo, Sebastiano Tringali, Serena Marino, Sergio Valenti, Silvia Triglia, Valentina Sardo.


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