Elezioni europee: arrivano i soldi!

WSJ: spazio bianco in prima pagina – Niente repliche per Report? – Rainews 24 e Gratteri – Piantedosi non parla – Finanziamenti Regione Liguria a giornali – Morto Daniele Protti

di Adriano Todaro - mercoledì 3 aprile 2024 - 740 letture

REPORT: NO ALLE REPLICHE – Continua il pressing su Report. Il tentativo è quello di danneggiare questa trasmissione di buon giornalismo che dà fastidio a potenti e affini. Considerato che il programma di Sigfredo Ranucci va molto bene con una media di share, a puntata, tra l’8 e il 9% ̶ con punte anche del 12 che, in soldoni, significa 2,5 milioni di spettatori ̶ ecco che i cervelli di viale Mazzini se ne sono inventata un’altra dietro suggerimento dei politici. Ranucci trasmetterà su Rai Tre sino al 23 giugno (riprende il 21 aprile). Di solito la Rai, a luglio e ad agosto, mandava in onda le repliche di Report, le quali repliche andavano bene: tutte al 6% di share. Tenendo conto che le repliche non costavano nulla alla Rai era tutto grasso colante in quanto incassavano introiti pubblicitari. Tutto bene, quindi? No. Perché si vogliono abolire le repliche. Intanto sono cominciati le “voci” più o meno attendibili. Si parla che Ranucci trasmigri sulla 9 e che sia sostituito da Federico Ruffo che conduce “Mi manda Raitre”. Se tutto ciò si avverasse, sarebbe la felicità dei vari Gasparri, Sgarbi, Santanchè, Urso e compagnia pensante.

ELEZIONI? CHE LA FESTA COMINCI – Fra poco si svolgeranno le elezioni europee e Commissione europea ed Europarlamento hanno pensato bene di elargire fondi ai mezzi di comunicazione di massa. A quanto sembra sono almeno 35 i media cui arriveranno soldi. Ci sono dentro tutte le più grosse testate nazionali (Repubblica, Corriere, Sole ecc.), le agenzie di stampa dall’Ansa, all’Agi (quella che l’Eni vuole rifilare ad Angelucci) e poi Mediaset, Rai ecc. Ma possono farlo? La normativa Ue prevede che se si superano i 15 mila euro di assegnazione, bisognerebbe organizzare un bando pubblico? Qua l’importo è di 62 mila euro. E allora? Allora ci sono le “deroghe”. Non abbiamo nulla contro chi, nei propri giornali, porta paginate di pubblicità. L’importante è restare con la schiena diritta e, magari, a fronte di una paginata dell’Europarlamento, a fianco, una paginata di tutte le magagne dello stesso. Avranno il coraggio di farlo Repubblica e compagnia?

MINISTRO PIANTEDOSI NON PARLA – Recentemente a Frosinone era avvenuta una sparatoria all’interno di un bar che aveva causato un morto e tre feriti. Così lo scorso 29 marzo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si è recato nella città laziale. Ma i giornalisti non hanno potuto interloquire con il ministro né hanno potuto fare domande. Invece si sono visti recapitare – così come afferma la segreteria dell’Associazione Stampa Romana – «Video autoprodotti, dichiarazioni a favore di telecamera recapitate ai giornalisti senza alcuna possibilità di fare domande. È sempre più spesso la modalità, inaccettabile, con cui istituzioni e pubblici poteri si relazionano con la stampa». Così si mina – continua il comunicato dei giornalisti – «il corretto rapporto tra media e istituzioni che sono sempre tenute alla massima trasparenza e disponibilità per consentire al giornalista di svolgere il proprio lavoro. Non è sufficiente la cortesia e la disponibilità delle forze dell’ordine e delle amministrazioni a garantire il reale esercizio del diritto di cronaca e una puntuale informazione ai cittadini».

PRESIDENTE LIGURIA. TOTI CITATO 58 VOLTE – Praticamente una volta ogni 6,2 giorni. È questo quanto afferma il consigliere regionale Ferruccio Sansa in una interrogazione presentata. Si riferisce ai finanziamenti della Regione Liguria ad alcune testate giornalistiche, nella fattispecie, Il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore. Il presidente della Regione, Giovanni Toti, ha confermato che «La Regione ha pagato al Corriere della Sera una doppia pagina Eventi a cura della Redazione Eventi Culturali, oltre ad azioni di comunicazione sul sito corriere.it, e sui profili social del Corriere e poi Copertura Media con campagna advertising autopromo co-firmata, 5 pagine formato Pagina intera, brandizzazione Regione Liguria/lamialiguria della tappa di arrivo della Milano Sanremo con stand dedicato, corner di promozione dei prodotti tipici liguri all’arrivo della Milano Sanremo, media amplificato del brand Liguria in occasione della Milano Sanremo sulle piattaforme Rcs». Costo dell’operazione? Il contratto totale prevede un pagamento al Corriere Rcs editore di euro 105mila più Iva, per un totale di 125 mila euro. La stessa cosa per il Sole 24 Ore che ha ricevuto, in un anno, contratti per 112mila euro dalla Regione Liguria. In pratica non sono pagine redazionali, ma a pagamento. Qualche settimana fa, in questa rubrica, scrivevamo dei Comuni sardi che finanziavano con pubblicità occulta La Nuova Sardegna. Ora riguarda la Liguria.

RAINEWS 24 E GRATTERI – Quasi tutte le testate nazionali hanno dato la notizia che il procuratore Nicola Gratteri aveva preso posizione (negativa) sui test psicoattitudinali dei magistrati, che il governo vuole introdurre. Quasi tutte ma non Rai News 24. Il 27 marzo scorso il Cdr della testata giornalistica ha diffusa una nota di protesta nei confronti del direttore Paolo Petrecca, sottolineando la gravità del comportamento del direttore e chiedendo «rispetto per l’indipendenza editoriale e per il diritto dei giornalisti di svolgere il proprio lavoro senza influenze esterne. L’assemblea ha dichiarato lo stato di agitazione, manifestando la propria determinazione nel difendere l’integrità del servizio informativo pubblico».

WSJ: SPAZIO BIANCO IN PRIMA PAGINA – Il Wall Street Journal è uscito con un grande spazio bianco in prima pagina sotto il titolo: «La sua storia dovrebbe essere qui». Il riferimento è al suo giornalista Evan Gershkovich, da un anno detenuto a Mosca. Nel suo sito il WSJ così scrive: «Evan Gershkovich, un anno rubato. Un anno di storie rubate, di gioie rubate, di memorie rubate. Il suo crimine: il giornalismo». Il giornalista, 32 anni, cresciuto nel New Jersey, è figlio di emigrati russi ed è accusato di spionaggio. Ha collaborato con Moscow Times, Afp e infine con il Wall Street Journal. Gershkovich è il primo giornalista occidentale accusato di spionaggio nel Paese dai tempi della Guerra Fredda. Sono in corso trattative per la sua liberazione. A quanto sembra anche il presidente russo Vladimir Putin si è detto disponibile per uno scambio.

MORTO DANIELE PROTTI – Un altro grande e bravo giornalista ci ha lasciato. Si tratta di Daniele Protti, classe 1945. È morto a Mantova, sua città natale, lo scorso 28 marzo. Protti era riuscito, nel 2021, a riportare in edicola l’iconico settimanale L’Europeo, il famoso settimanale che, nel 1945, aveva visto alla direzione Arrigo Benedetti. Nel 1953 il settimanale era passato ai Rizzoli ed era stato travolto, in seguito, dalla vicenda della P2. Protti all’Europeo era arrivato nel 1988 come capo della redazione romana e, in seguito, era stato nominato vicedirettore del prestigioso settimanale sino al 1995 quando Rizzoli decise la chiusura. Protti riuscì a convincere il nuovo editore Rcs MediaGroup a pubblicare alcuni numeri monografici: il primo il 20 febbraio 1997, intitolato ‘Il fattore K’; e il secondo pubblicato quattro anni dopo, nell’aprile 2001, ‘Cinquant’anni di gialli’. Il pubblico premiò lo sforzo con buoni risultati di vendita tanto che Rcs decise di pubblicare un numero monografico ogni tre mesi. Così i lettori ebbero la possibilità di rileggere le grandi inchieste di Giorgio Bocca o di Oriana Fallaci, reportage e firme indimenticabili che hanno fatto grande il giornalismo italiano. Daniele Protti aveva iniziato, nel 1977, con la direzione del Quotidiano dei lavoratori. Poi al Manifesto, inviato de Il Lavoro di Genova, de il Globo e de Il Messaggero di Roma. Nel 1995 inizia a lavorare come inviato delle testate della Rizzoli Periodici Rcs MediaGroup, Amica, Il Mondo, Italy today, Sette, Capital e Io Donna. È stato anche docente alla facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino e, in seguito, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e all’Università Bocconi.


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