Breve profilo biografico di Lenin / di Lelio La Porta

di Lelio La Porta - sabato 2 dicembre 2023 - 679 letture

Lenin, pseudonimo di Vladimir Ilyich Ulyanov, nacque nel 1870.

Nella sua famiglia la tradizione antizarista era molto solida visto che il fratello fu fucilato per aver attentato alla vita di Alessandro III.

Espulso dall’Università di Kazan per attività illegale, si laureò in legge a Pietroburgo nel 1891. Inseritosi negli ambienti operai studenteschi marxisti, insieme a Plechanov e Martov, fondò nel 1895 l’«Unione per la liberazione della classe operaia».

Arrestato ed esiliato in Siberia, lì sposò Krupskaja.

I tre anni dell’esilio furono dedicati allo studio della questione contadina russa. Tornato in libertà, si recò all’estero. A Ginevra fondo l’«Iskra» e il gruppo omonimo, durante il II congresso del Partito operaio socialdemocratico russo bolscevico (Londra-1903), si scisse nelle due fazioni bolscevica e menscevica sulla base della teoria del partito politico esposta da Lenin nello scritto Che fare? del 1902. Lontano dalla Russia allo scoppio della rivoluzione del 1905, visse soprattutto in Svizzera dove, riflettendo sulla prima guerra mondiale e le sue cause, scrisse L’imperialismo, fase suprema del capitalismo (1916). Tornò in patria soltanto nell’aprile del 1917 e, nelle Tesi di aprile, manifestò la necessità di sostituire il governo provvisorio di Kerenskij con un governo dei soviet. La tattica proposta trovava linfa nelle teorie esposte nello scritto Stato e rivoluzione. Accusato dal governo provvisorio di essere un agente tedesco, dovette rifugiarsi in Finlandia da dove propose l’insurrezione armata, non senza trovare resistenze fra i suoi stessi compagni. Accettata la proposta dalla maggioranza del Comitato Centrale, ad insurrezione avvenuta e a potere conquistato, fu eletto presidente del nuovo governo sovietico. In tale veste, promulgò i decreti sulla pace e sulla terra, accettò la durissima pace di Brest-Litovsk con i tedeschi, fu inflessibile nella guerra civile contro le forze controrivoluzionarie, attuò il comunismo di guerra che, a vittoria conquistata, fu sostituito, sul piano economico, dalla Nep.

Dal 1922 iniziò l’inesorabile peggioramento delle sue condizioni di salute che lo costrinse ad abbandonare la guida dello Stato e lo portò alla morte il 21 gennaio del 1924.


Pagina indice: Lenin a cento anni dalla morte.



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