Adottiamoli!

L’ex ministro Brunetta non ha i soldi per pagare l’Imu. Bando agli egoismi ed aiutiamolo. Si potrebbe adottarlo, anzi si potrebbero adottare tutti i 945 deputati

di Adriano Todaro - martedì 18 dicembre 2012 - 2028 letture

Il grido di dolore si è alzato alto, possente, via digitale terrestre. Un grido che non può lasciare indifferenti tutti coloro che hanno un minimo di sensibilità soprattutto in prossimità del Natale dove deve risaltare la bontà d’animo.

Oddio! Alto si fa per dire, diciamo che è stato un grido rasoterra considerato che è stato pronunciato, urbi et orbi, da Renatino Brunettina. Al TGCom24, ha dichiarato di sentire molto la crisi economica tanto che per poter pagare l’Imu, è dovuto ricorrere al prestito bancario. Siamo stati colpiti da questo dolore brunettiano. Sembra che recentemente sia stato visto in un hard discount mentre si aggirava, con fare sperduto fra i bancali, alla ricerca dei prodotti in promozione.

Lui prende una misera pensione di 3 mila euro netti al mese come professore, fa il parlamentare con 16 mila euro mensili, è stato ministro, è stato, per due legislature, nel Parlamento europeo ma non ce la fa più a vivere con ’sta crisi.

Bando agli egoismi, dunque. Aiutiamolo e non solo lui ma tutti i 945 deputati che hanno tutti problemi simili al Nostro ma non hanno avuto il coraggio, molto dignitosamente, di denunciare che non riescono a tirare la quarta settimana.

Si potrebbe, ad esempio, adottarli. Noi siamo 60 milioni, loro solo 945. Non facciamoli estinguere e non interessiamoci solo del nostro piccolo e banale orticello, delle nostre misere cose. Adottiamoli perché così fatti non ne troveremo più. Facciamo intervenire il WWFpmp, il World Wide Fund Preservation Member of Parliament.

Qualche giorno fa, a Milano, migliaia di pendolari sono stati lasciati a terra dalle ferrovie, ognuno di noi ha 33 mila euro di debito, 4 mila miliardi di euro appartiene al 10% della popolazione, cioè a 6 milioni di persone, 71 mila italiani vivono in baracche, lo stipendio di un ministro è di 16 mila euro mensili e ci sono 1,4 milioni di famiglie definite dall’Istat, molto povere. Nelle scuole i genitori debbono portare la carta igienica, nei tribunali manca la carta per le fotocopie, ai poliziotti manca la benzina per le Volanti. Per fornire di carta igienica e carta da lettere i nostri parlamentari, spendiamo 45 milioni di euro. Il presidente Obama ha uno stipendio di 300 mila euro l’anno, il nostro capo della polizia, 620 mila euro. Il capo della Fbi, 113.460 euro l’anno.

E poi altre piccole cosette tutte nostre, come 2 milioni e 870 mila disoccupati e un tasso di disoccupazione giovanile del 36,5%. In compenso apprendiamo con gioia che Diego Della Valle, lo scorso anno, si è fatto un regalino da 50 milioni di dollari, poco più di 398 milioni di euro: un bireattore con 13 mila km. di autonomia senza scalo, salotti privati, schermi Tv e tanto altro.

Ecco perché dobbiamo aiutare Renatino e tanti come lui. Qualche tempo addietro abbiamo sentito un’eccelsa mente come Michaela Biancofiore Simbol d’Amore affermare: " Crisi? Povertà? Ma quando mai. In un bar di Roma c’era gente che beveva un cappuccino alle 10 del mattino, invece che lavorare". Ecco gli egoismi. Non sarebbe più giusto ed equo bere meno cappuccini e adottare un parlamentare?

Martedì 11 dicembre è stato presentato un libro del giovane banchiere Cesare Geronzi (77 anni), quello che ha lavorato alle Generali per 347 giorni ed ha avuto una liquidazione di 16,6 milioni di euro e naturalmente, alla presentazione del libro, hanno partecipato tanti politici e industriali. E c’era anche la Volpe del Tavoliere, Baffetto D’Alema, il quale ha affermato che Geronzi e Cuccia "sono accomunati dal rispetto per le istituzioni democratiche". Infatti, Geronzi è stato condannato in primo grado per bancarotta a 4 anni per la Cirio e a 5 per la Parmalat.

Ma D’Alema ha voluto superarsi e ha affermato che "abbiamo bisogno di una normativa seria sul conflitto d’interessi". Ma va! Questa sì che è una scoperta.

Questo è un altro che non bisogna dimenticare di adottare.

Giovedì 21 dicembre, la profezia dei Maya incomberà su di noi. Ho pregato questo fiero popolo di circoscrivere la profezia solo sul Parlamento italiano e risparmiare tutto il resto. Forse i Maya saranno gli unici che ci potranno liberare, definitivamente, da questi ciarlatani.

Auguri!


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