Francesca
Spada
Francesca Spada
Protagonista del bel libro di Ermanno Rea, Mistero
napoletano (Einaudi), biografia di una donna e di un'epoca.
Napoli, anni cinquanta, il PCI degli anni della guerra fredda
e del moralismo togliattiano. Quando ha quattro anni e del padre
ufficiale si sono perse le tracce (altro mistero), con la madre
si trasferisce a Napoli. Dopo qualche anno la madre si risposa
e Francesca non va d'accordo con l'uomo scelto dalla madre. Sta
bene solo nei lunghi pomeriggio passati con la cugina Miriam,
dove si reca per le lezioni di musica che lo zio impartisce ad
entrambe. Si definiscono in questi pomeriggi le rispettive inclinazioni
e si immagina il futuro. Miriam eccelle (eccellerà) nella musica,
mentre Francesca vede per sé un futuro di scrittrice.
Probabilmente per il disaccordo con la madre si
sposa molto presto e presto, anche attraverso esperienze "mistiche"
con un gruppo napoletano (?), scopre l'errore. Fatto sta che tradisce
il marito e ha due figli da un altro uomo. ( Di fatto lei risulta
sposata con x e i figli vengono riconosciuti, e assumono il cognome
di y). Scopre con l'8 settembre, a Latina, la passione politica
e la scelta del PCI. Il marito sceglie Salò. Non unico motivo
della definitiva separazione. Il dopoguerra la vede a Napoli,
amica degli intellettuali di punta del PCI o di area comunista
(Renato Caccioppoli, il matematico morto suicida nel 1960).
A bazzicare la redazione napoletana dell'"Unità"
(si occupa di critica musicale, poi si occuperà della cronaca,
"l'anticamera della letteratura" secondo quanto scrive la stessa
Francesca nel suo diario). La sua personalità, la sua cultura,
il suo passato, la rendono personalità affascinante (ma probabilmente
non presa in considerazione sul piano politico e comunque accettata
perché eccentrica e tenuta a distanza per lo stesso motivo).
Sherazade
5: Galleria del Novecento
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