Sylvia Plath
Sylvia Plath
Dal Manifesto del 30 ottobre 1998, scheda di Daniela
Daniele in occasione della morte del poeta inglese Ted Hughes,
dal titolo "L'intreccio di due vite - Poesie per ritornare al
rapporto con Sylvia Plath"
"lettere di compleanno" (farrar, 1998), l'ultimo
libro di Ted Hughes, è un folgorante omaggio alla moglie, Sylvia
Plath. La forza lirica e la sincerità di queste lettere senza risposta
incoraggia una interpretazione della figura umana dell'autore meno
viziata dal sospetto che lo ha circondato dopo che Sylvia Plath
si tolse la vita, quel maledetto giorno del febbraio 1963. E' la
voce di un poeta che se ne era rimasto in disparte, davanti alla
folla di "sgranocchiatori di noccioline" che, dopo aver consumato
il suicidio della poetessa, aveva cercato di demolire il poeta "laureato",
dando a lui tutte le colpe di quella tragedia. Perché era stato
Hughes a distruggere i diari di Sylvia nei terribili giorni in cui
scriveva "Ariel". Era stato lui ad averla tradita unendosi a una
donna che sarebbe morta come Sylvia, nello stesso giorno e nello
stesso modo. Allora Hughes, amareggiato, deve pazientemente ripartire
dall'inizio e raccontare, momento per momento, la parabola intensa
del suo rapporto con la sposa fragile, poi diventata dea (auto)
distruttiva. In un ultimo, sentito omaggio Hughes sceglie la forma
"confessional" privilegiata dalla moglie, e dagli altri poeti americani
degli anni '50, da Robert Lowell alla Sexton. E così racconta con
le sue parole, con le parole di lei, l'incontro di due immaginari,
prima complementari, poi incompatibili. Un intreccio di due vite
che, al di là del drammatico epilogo, Hughes invita a rileggere
attraverso la forza delle loro fantasie. In questo percorso comune,
prevale sui dettagli banali del quotidiano la storia di una "coppia
letteraria" che Sylvia credeva perfetta, in cui i miti ferini di
lui si sovrappongono al bisogno di trascendenza di lei. Due vite
contigue, che ora si intrecciano, ora si escludono."
Sherazade
5: Galleria del Novecento
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