Liz
Lochhead
Liz Lochhead
Dal numero del 16 maggio '99 de "Il sole24ore"articolo
di Maggie Rose a p. 44. Nel contesto del "rinascimento" letterario
scozzese di questi ultimi tempi (si ricorda il parlamento riaperto
dopo che era stato chiuso nel 1707) Liz Lochead , insieme ad altre
scrittrici, autrici di una collezione dal titolo Meantime, Looking
Forward to the Millennium, fa il punto sulla situazione della donna
oggi. "Nella maggior parte dei casi è emerso un senso di insoddisfazione
tuttora vigente in Scozia", ma l'articolo della Lochhead "si conclude
con un tono combattivo; usando un'immagine di guerra, la scrittrice
si mostra convinta che le donne debbano continuare nonostante tutto
a scrivere, e a farlo in modo talmente prolifico, e di tale qualità,
di far sì che il canone, come un 'cannone', salti per aria. Tutta
l'opera della Lochead è caratterizzata da uno sguardo satirico,
tinto di umorismo sia che interessi delle relazioni uomo-donna,
sia che si ponga alla ricerca di una nuova identità sessuale, libera
dal conformismo". E' regista, autrice e interprete di uno spettacolo
al Piccolo teatro che ha avuto molto successo.
"In un rapido susseguirsi di brevi monologhi (Six
Men's Monologues) la Lochead racconta la vita di Kimberley, una
giovane donna che avendo assunto il controllo assoluto della sua
vita decide di sfruttare gli uomini senza ritegno". Le citazioni
non mi sembrano particolarmente interessanti, a parte forse la seguente
"La madre ha sempre due facce/ nel migliore dei casi, ti ha/ voluto
finché sei venuta al mondo. / sì, è lei che ha pianto per le sei
gocce di/ sangue cadute/ a macchiare la neve.[…] Ma muore sempre
troppo presto/ così spesso ti sembra che lo faccia apposta / abbandonandoti
nelle mani crudeli / della madre peggiore, quella che ha sposato
/ tuo padre".
Sherazade
5: Galleria del Novecento
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