Cristina
Campo
Cristina Campo
"Cristina Campo è una scrittrice postuma, com'è voluta
essere. In vita ha pubblicato tre soli libri. Uno di poesie, Passo
d'addio, da Scheiwiller nel '56, e due di saggi: Fiaba e
mistero da Vallecchi nel '62 e Il flauto e il tappeto
da Rusconi nel '71. Il resto è una seminagione sparsa in sedi diverse
e spesso impervie, più spesso ancora dissimulata sotto pseudonimi
[come lo stesso Cristina Campo, pseudonimo di Vittoria Guerrini]".
Undici anni fa l'Adelphi ha pubblicato - lei è morta
nel '77- Gli imperdonabili, le prose edite negli anni sessanta
e settanta [contiene Fiaba e mistero; il Flauto e il tappeto,
altri saggi]. Sette anni fa poesie e traduzioni comparse nel volume
La Tigre assenza, a cura di Margherita Pieracci Harwell.
Ora, 1997, sempre la stessa casa editrice pubblica Sotto falso
nome, altre prose fortunosamente trovate a cura di Monica Farneti.
"Raccoglie scritti diversi distribuiti nelle due sezioni di 'saggi
e recensioni' e 'Note e frammenti', più un 'Appendice' costituita
dalla controtraduzione di un racconto tradotto in spagnolo da Hernàn
Mario Cueva, La nuez de oro (La noce d'oro), di cui s'è perso
l'originale italiano. Una piccola Combray domestica intrisa di luci
e di penombre, piena di voci e di cose che trasformano l'infanzia
remota nei misteri di un'ecofania fiabesca".
"Amo il mio tempo perché è il tempo in cui tutto
vien meno".
Sherazade
5: Galleria del Novecento
|