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Edith Bruck

E' nata in un villaggio ungherese ai confini dell'Ucraina da una famiglia di ebrei poverissimi. Sopravvissuta ai campi di sterminio dov'era stata condotta bambina, si è stabilita in Italia nel 1954. Opere pubblicate da Lerici, Guanda, Longanesi, Marsilio, Bompiani. "Ridotta davvero all'osso, allo scheletro di se stessa, modellata - si direbbe - più sui vuoti che sui pieni, più sul passivo che sull'attivo dell'esistenza, la poesia di Edith Bruck comunica tuttavia al lettore un senso di singolare e struggente letizia […]. Semplicemente, le mancanze intorno alle quali la Bruck costruisce (così come si costruisce una forma solida a partire dalla cavità di uno stampo) il suo piccolo canzoniere non ci appaiono mai subite, e nemmeno accettate (e tanto meno masochisticamente esibite), ma sempre in qualche modo conquistate, cioè, in ultima analisi, trasformate in valori, non importa (o importa moltissimo, invece…) quanto sofferti e dolorosi, quanto "pagati cari". Ed ecco, allora, che quella che potrebbe essere una patetica cantilena di rimpianti e di offese si muta, per via di sottili vibrazioni, di quasi impercettibili soprassalti della voce, in un sommesso, amaro, dissonante inno alla gioia: la gioia di essere sola e viva con la propria pena, con la propria divorante, eccitante nostalgia, con l'orrore e la tenerezza dei propri ricordi.
(dalla quarta di copertina del libro di Edith Bruck, "In difesa del padre", Guanda,1980).

C'è chi colleziona farfalle / e chi colleziona medaglie / chi denaro chi francobolli / c'è chi costruisce armi / chi le usa / chi lavora se c'è lavoro / c'è chi si perde dietro un amore / vincendo una vita.

C'è il mare / c'è la montagna / l'aria sa di ginestra / le stanze di pulito / c'è di tutto / e tutto è tuo / non sei mai stata / tanto ricca / e così sola.

Nascere per caso / nascere donna / nascere povera / nascere ebrea / è troppo / in una sola vita.

Che mi vengano pure malattie e sciagure / che i giorni non siano meno faticosi / che esistano pure le brutture / che guadagnare il tozzo di pane / non sia più facile / tutto va bene / purché iddio che non c'è / (ho sempre meno paura a dirlo) / mi conservi fino alla fine / la nostalgia di te.

Vivere qui o altrove / è lo stesso / quello che conta / quello che tiene in vita / non è legato a un luogo / un paese vale l'altro. / Gli amici non mancano / perché non ci sono / i pochi rimasti / sono presi nel vortice / dell'infelicità propria.

Il potere non s'addice / alla donna / la imbruttisce / la deforma / la maschilizza / la ingoffa / la rende feroce / da far paura.

Crescono come selvaggi dicevi / senza Dio / senza un padre come si deve / senza un tozzo di pane / senza istruzione / senza futuro / povere figlie mie, / se sarete oneste ubbidienti / buone e pure / troverete qualcuno / che non bada alla dote / siete belle / siete più belle / delle figlie / del commerciante in legname / anche di quelle grasse / di Roth il riccone, / se non sarete schizzinose / e non pretenderete di scegliere / perché non ve lo potete permettere / la speranza di sistemarvi c'è.

A occhi asciutti / a stomaco pieno / in una casa di proprietà / con un lavoro autonomo / tra donne che gridano forte / tra uomini spaventati / è la mia ora / e non so più viverla.


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