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Giro90
Movimento Boicotta
Di lista in lista, a chi tocca tocca
di giacomo fangano
Non siamo alle famose liste di
proscrizione che periodicamente fanno capolino
sulla stampa italiana, ma l'ultima interessante
provocazione di Umberto Eco prova a fare ordine
in un'altra lista, quella della spesa. In sintesi,
la proposta che Eco ha lanciato dalle pagine del
quotidiano La Repubblica, con un articolo dal
titolo "Lo sciopero dei
consumatori della pasta Cunegonda" lo
scorso 20 aprile, è di non comprare i prodotti
delle aziende che si fanno pubblicità sulle
reti Mediaset, fino a quando queste aziende non
rescinderanno i contratti pubblicitari.
Scopo del boicottaggio è
di farne calare cospicuamente le vendite così
da rendere la pubblicità su Mediaset controproducente.
Indebolendo la posizione di Mediaset, che non
avendo canone vive di pubblicità, Berlusconi
si deciderà a venderla.
Secondo il promotore dell'iniziativa e dei suoi
seguaci, l'obiettivo della protesta non è
quello di danneggiare le singole aziende, ma solo
di convincere il capo del governo a risolvere
il suo conflitto di interessi.
Non si tratta quindi di un boicottaggio
contro Berlusconi o contro le singole aziende,
ma si tratta di una mobilitazione di pressione
politica. L'idea del boicottaggio come mossa politica
non è stata certamente un'intuizione di
Eco, essendo strumento di lotta da moltissimi
anni e in svariati paesi, quello che uno strumento
di protesta di questo tipo potrebbe causare in
Italia non è facilmente quantificabile.
Nei FORUM che stanno impazzando
su Internet abbiamo letto di proposte fantasiose,
che vanno oltre il Boicottaggio per Mediaset,
così ci sono quelli che hanno disdetto
il Conto con Mediolanum, e non leggono più
i libri Mondadori (sic!), così ho deciso
di lanciare anche le mie: non si potrà
tifare per il Milan fino a quando Egli ne sarà
il presidente, non si potranno più guardare
le trasmissioni con Natalia Estrada, né
Passaparola perché c'è la Toffanin
(eh Piersilvio!).
Dicevamo di precedenti, non andiamo
a scomodare BO. BI (BOicotta il BIscione) di qualche
tempo fa, ma proprio nei giorni precedenti il
20 aprile fu lanciata dai girotondisti l'idea
di SPEGNERE la TV, uscire nelle splendide piazze
d'Italia e accompagnare la protesta sulla presunta
cancellazione della libertà d'informazione
con Musica, letture, spettacoli.. e il primo appuntamento
era proprio fissato per il 20 aprile. Gli scopi?
Far calare l'audience e una volta tanto "liberare
il telespettatore". Ma non solo: "Facciamo
lo sciopero dell'audience, spegniamo le Tv per
colpire Berlusconi nel suo interesse più
vivo: la pubblicità". È nata
così l'idea dello sciopero degli utenti
contro il monopolio di fatto dell'informazione
Rai-Mediaset. A lanciare il sassolino che sta
mettendo in moto una montagna, Marta Forlai, storica
dell'arte bolognese, 33 anni, salita quasi per
caso sul palco del Girotondo per la democrazia
attorno alla sede Rai di Bologna il 10 marzo.
Per lei, che a casa vive con libri, giornali,
radio, ma senza televisore, è venuto spontaneo
proporre: "Spegniamo la tivù, così
all'improvviso. Costringiamo i signori sponsor
a uscire allo scoperto, a chiamare il premier
per chiedergli: che succede? Mettiamoci d'accordo,
con un giro di E-mail, e mandiamo al macero la
pubblicità in prima serata".
Questi appelli hanno avuto anche
notevole diffusione tramite e-mail e sul web.
Fra gli altri citiamo il sito http://web.cheapnet.it/cunegonda
che si proclama sito ufficiale del movimento e
nel quale si trovano tutte le informazioni, una
e-mail dove inviare le tue opinioni, un numero
di fax dove mandare segnalazioni, la lista dei
prodotti da non acquistare, informazioni per le
aziende interessate e un Forum di discussione,
e una serie di risposte a domande sull'argomento
e su questo tipo di mobilitazione.
Un altro sito è www.core.too.it
il sito sul COnsumo REsponsabile in cui si possono
trovare volantini pronti da stampare e distribuire,
il bollettino per ricevere gli aggiornamenti direttamente
in e-mail, i risultati del monitoraggio per degli
spot (3459 spot rilevati ad aprile) e un forum.
Infine, per chi volesse aderire
all'iniziativa forniamo una lista dei 15 prodotti
più pubblicizzati sulle reti mediaset:
- Omnitel
- Danone: Ferrarelle, Saiwa oro-ciok,
Galbani Galbanino, Galbani Vallelata, Yogurt
Danone, Danone Vitasnella
- Unilever Alimentare: Algida
Magnum, Findus, Knorr, Bertolli
- Perfetti: Alpenliebe, Vigorsol,
Daygum Protex, Vivident
- Editoriale Panorama
- Nestlè: Acqua Levissima,
Acqua Panna, Pasta Buitoni, Fruttolo, LC1
- San Benedetto: Acqua San Benedetto,
Crodino
- Uliveto: Acqua Uliveto, Acqua
Rocchetta
- Banca Mediolanum
- Euronics
- Breil: Orologi Breil, Breil
Stones
- Ferrero: Estathè, Kinder
- Compaq computer
- Enel
- Renault
Immaginiamo le difficoltà
a boicottare Omnitel ed Enel, nonostante qualche
problema di alito si possono pure boicottare i
prodotti della Perfetti. Buona Spesa!
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