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Giro90
Movimento Boicotta
Lo sciopero dei consumatori della pasta Cunegonda
Umberto Eco, da: La Repubblica
20 aprile 2002
In linea di principio non è
anticostituzionale che lo schieramento che ha
ottenuto la maggioranza in parlamento proceda
all'occupazione di enti e agenzie varie, Rai compresa.
E' quello che si chiama "spoils system",
usato anche in altri paesi. E' vero che i vincitori
potrebbero dare prova di fair play tenendo conto
di una minoranza che conta quasi la metà
degli elettori, ma non si può chiedere
buona educazione e sensibilità democratica
a chi ha deciso di usare in modo spregiudicato
una forza elettorale ottenuta legalmente. D'altra
parte abbiamo avuto per anni una radiotelevisione
interamente controllata dalla Democrazia cristiana,
dove si misuravano addirittura i centimetri di
pelle femminile esposti e non si assumevano redattori
comunisti o socialisti, e il paese se l'è
cavata benissimo, anzi, una televisione cosiddetta
di regime ha prodotto la generazione più
contestataria del secolo.
L'unico inconveniente è
che il capo del governo possiede le altre televisioni
private, e lo "spoils system" conduce
a un monopolio quasi totale dell'informazione
(mentre se Bush mette dei repubblicani in tutti
i gangli del potere, rimane una fetta consistente
di giornali, televisioni, radio indipendenti a
controllare il suo operato).
Un inconveniente aggiunto è
che il padrone di tutte queste reti ha una nozione
(come dire?) abbastanza autoritaria del proprio
ruolo padronale, come è stato dimostrato
dall'invito che ha appena rivolto ai suoi direttori
designati affinché liquidassero alcuni
giornalisti che non gli vanno a genio. Questo
è il fatto nuovo, nuovo rispetto agli usi
degli altri paesi democratici e delle costituzioni
scritte quando fenomeni del genere erano imprevedibili.
Questo fatto nuovo, certamente
scandaloso, richiede una risposta nuova da parte
dell'elettorato non consenziente. Si è
visto che i girotondi e le manifestazioni di piazza
per questo servono poco: ovvero, servono a rinsaldare
il senso d'identità di una opposizione
smarrita, ma dopo (se questa identità è
reale) si deve andare oltre anche perché,
detto in termini tecnici, il governo dei girotondi
se ne sbatte, ed essi non convincono l'elettorato
governativo a cambiare idea. Quale mezzo di protesta
efficace rimane dunque a quella metà degli
italiani che non si sentono rappresentati dal
nuovo sistema televisivo?
Questi italiani sono tanti, alcuni
milioni hanno già manifestato il loro dissenso,
ma altri ancora sarebbero pronti a manifestarlo,
se vedessero un modo veramente efficace. Rifiutarsi
di guardare la televisione e di ascoltare la radio?
Sacrificio troppo forte, anche perché,
anzitutto, è legittimo che voglia guardarmi
alla sera un bel film, e di solito non mi chiedo
quali siano le idee del padrone di una sala cinematografica,
e in secondo luogo è utile conoscere le
opinioni e il modo di dare le notizie del partito
al governo (se pure ci fosse una trasmissione
sulla Resistenza gestita solo da Feltri, Er Pecora
e Gasparri, ho diritto e desiderio di sapere cosa
pensano e dicono queste persone). Infine, anche
se fosse possibile, rifiutarsi di guardare tutte
le televisioni sarebbe un poco come castrarsi
per far dispetto alla consorte, perché
si sceglierebbe, per opporsi alla maggioranza,
di entrare a far parte di una minoranza totalmente
all'oscuro di tutto.
Di quale forza effettiva può
disporre l'Italia che non accetta il monopolio
televisivo? Di una potente forza economica. Basterebbe
che tutti coloro che non accettano il monopolio
decidessero di penalizzare Mediaset rifiutandosi
di comperare tutte le merci pubblicizzate su quelle
reti.
E' difficile? No, basta tenere
un foglietto vicino al telecomando e annotarsi
le merci pubblicizzate. Si raccomandano i filetti
di pesce Aldebaran? Ebbene al supermercato si
compreranno solo i filetti di pesce Andromeda.
Si pubblicizza la medicina Bub all'acido acetilsalicilico?
Dal farmacista si compera un preparato generico
che contiene egualmente acido acetilsalicilico
e che costa meno. Le merci a disposizione sono
tante e non costerebbe nessun sacrificio, solo
un poco di attenzione, per acquistare il detersivo
Meraviglioso e la pasta Radegonda (non pubblicizzati
su Mediaset) invece del detersivo Stupefacente
e della pasta Cunegonda.
Credo che se la decisione fosse
mantenuta anche solo da alcuni milioni di italiani,
nel giro di pochi mesi le ditte produttrici si
accorgerebbero di un calo nelle vendite, e si
comporterebbero di conseguenza. Non si può
avere niente per niente, un poco di sforzo è
necessario, se non siete d'accordo col monopolio
dell'informazione dimostratelo attivamente.
Allestite banchetti per le strade
per raccogliere le firme di chi s'impegna, non
a scendere in piazza una volta sola ma a non mangiare
più pasta Cunegonda. E chissà che
sforzo! Si può fare benissimo, basta avere
voglia di dimostrare in modo assolutamente legale
il proprio dissenso, e penalizzare chi altrimenti
non ci darebbe ascolto. A un governo-azienda non
si risponde con le bandiere e con le idee, ma
puntando sul suo punto debole, i soldi. Che se
poi il governo-azienda si mostrasse sensibile
a questa protesta, anche i suoi elettori si accorgerebbero
che è appunto un governo-azienda, che sopravvive
solo se il suo capo continua a far soldi.
Questa forma di protesta sarebbe
assolutamente legale. E' illegale incendiare un
McDonald, ma in una rubrica di arte culinaria
si può benissimo invitare i lettori a non
mangiare i Big Mac e a preferire, che so, i Burger's
King, così come li si avverte che il tale
ristorante non è all'altezza dei suoi prezzi.
Un critico cinematografico ha il diritto di raccomandare
ai propri lettori di non andare a vedere un film
che egli giudica orribile.
Qualcuno a cui ho parlato di questa
idea mi ha detto: "Ti accuseranno di luddismo,
di minare il mercato, di danneggiare aziende."
Per nulla. Io non consiglio di non comperare più
filetti di pesce, bensì di non comperare
quelli che fanno pubblicità sulle reti
Mediaset. Il mercato della pasta continuerebbe
a fiorire come prima, salvo che invece che cinque
chili di pasta Radegonda e cinque chili di pasta
Cunegonda si venderebbero sette chili di pasta
Radegonda e tre di pasta Cunegonda. Se la pasta
Cunegonda non avverte un calo di vendite, può
continuare a fare pubblicità sulle reti
Mediaset, altrimenti può farla sulle reti
Rai (e spero che Baldassarre mi ringrazi).
E' luddismo distruggere le macchine,
non incitare a usare, tanto per dire, auto diesel
invece che auto a benzina. Da più di vent'anni
io non uso più l'automobile in città
e invito tutti a fare altrettanto per non incrementare
l'inquinamento e contribuisco però all'incremento
dei mezzi pubblici. Ricordo che negli anni sessanta
si era diffusa la voce che una certa marca di
benzina finanziava un movimento politico da cui
alcuni di noi dissentivano, e in autostrada semplicemente
evitavamo di fermarci ai punti di rifornimento
di quella marca e facevamo il pieno dieci chilometri
prima o venti chilometri dopo. Non per questo
(e neanche se lo avessero fatto tutti) è
diminuita la libera circolazione automobilistica.
Era forse luddismo e attentato
alle industrie e ai commerci avvertire che non
bisognava più acquistare prodotti spray
che potevano contribuire al buco nell'ozono? La
gente ha cominciato a manifestare sensibilità
in proposito e le aziende produttrici si sono
adeguate. Tutti continueremmo a essere ottimi
consumatori, tranne che saremmo consumatori selettivi;
il che è indice di maturità e motore
di sviluppo economico.
A nuove forme di governo, nuove
forme di risposta politica. Questa sì che
sarebbe opposizione.
Vediamo quanti italiani si sentono
di farla. Altrimenti la smettano di lamentarsi,
e si tengano il monopolio dell'informazione.
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