Uccelli migratori, di Elisha Porat

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Uccelli migratori, di Elisha Porat

a Shaul

Sul faro di "Stella Maris"
aleggiano duecento pellicani,
aria gravida oggi e il lento strepitio
sul mare grigiastro,
sulle rocce del monte verdeggiante.
come punta di freccia inclinata all'insù
si congiungono coda testa
chiudono una struttura bloccata e protetta
e solo all'improvviso s'infrange la loro fila
e le loro piume volano e si diffondono,
dallo spavento dell'elicottero in miscuglio
abbassandosi sui tetti e cercando precipitoso.
disperato il centro
del quadrato luminoso:
la stretta superfice dell'atterraggio
all'ospedale "Rambam", sul mare.

Aprile 1985.

traduzione: Rachele Amir Baranes

Migrating Birds

translated from the Hebrew by Tsipi Keler

Over the lighthouse of Stella Maris -
two hundred pelicans in flight.
Heavy air today. Slowly they flap
over the greying sea, over
the greening mountain rocks,
an arrowhead pointed North.
Head to tail to head they lock
in the pattern, secure
in this struture. Suddenly
fethers are scattered, the line
is broken from fear of the whirling
chopper descending roof high,
desperate to find the bright
square, the tightened center,
the landing platform
of Rambam, on sea.


Contesto

Elisha Porat

 


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