Joan Perucho

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Joan Perucho

Joan Perucho (Barcellona, Catalogna 1920-2003) è considerato uno dei massimi scrittori catalani del XX secolo (nel 2002 ha ricevuto in Spagna il prestigiosissimo Premio Nacional de las Letras). Dopo una giovinezza vissuta in piena guerra civile, fu tra i protagonisti della rinascita dell'attività letteraria clandestina in lingua catalana, invisa al regime franchista. Agli esordi poetici di carattere esistenziale ed elegiaco, rappresentati dalle raccolte "Sota la sang" (1947) e "Aurora per vosaltres" (1951), seguirà poi la silloge "El Medium" (1954) che già nel titolo rivela, alla stregua di un manifesto, una formazione letteraria venuta a compimento sotto l'influenza di Rimbaud e del Surrealismo. Sarà attraverso queste suggestioni, dunque, che Joan Perucho - poeta, umanista, critico d'arte, gastronomo, naturalista ed instancabile bibliofilo - vorrà diventare narratore fantastico (seppur mai abbandonando definitivamente la scrittura in versi) immaginando vicende che, sulla scorta della sua formidabile erudizione, fanno rivivere al lettore epoche e speculazioni lontane nei secoli e rese attuali dall'autore attraverso mirabili marchingegni letterari (come ne "Le storie naturali", Rizzoli, 1991; o ne "Il libro dei cavalieri", Biblioteca del Vascello, 1995 - per citare due titoli tradotti). Giorni di Sicilia e di Germania (Els dies de la Sicilia i la Germània) è la prima raccolta poetica di Perucho ad esser tradotta per intero in italiano, nel 2004.

Letture

Giorni di Sicilia di Joan Perucho

Contesto

Catalogna dopo il 1945

 


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