Beppe Fenoglio

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Beppe Fenoglio

Beppe Fenoglio è nato a Alba [Cuneo] nel 1922, e nella sua città natale, la 'capitale' delle Langhe passò quasi tutta la vita. Partecipò alla resistenza armata. Morì a Torino nel 1963.
Al mondo contadino e partigiano della sua terra ha ispirato la sua opera narrativa: I ventitrè giorni della città di Alba (1952), La malora (1954), Primavera di bellezza (1959) ambientato in parte a Roma, e i postumi: Un giorno di fuoco (1963), Una questione privata (1963), Il partigiano Johnny (1968), La paga del sabato (1969), Un Fenoglio alla prima guerra mondiale (1973).
La storia de "Il partigiano Johnny" è quella di un giovane studente, cresciuto nel culto della letteratura e del mondo inglese, antiretorico e sanamente pragmatico, di Johnny che decide di andare sulle colline dove si organizzano le forze della resistenza armata antinazista. Qui si imbatte in una quotidianità lontana dall'epica che sognava nella sua scelta confusamente politica. I problemi banali della sopravvivenza, i contrasti tra i diversi gruppi di partigiani, lo scorrere spesso monotono dei giorni, la durezza della fame e della solitudine, mettono in crisi la sua decisione. La 'cronaca' resistenziale, tra cui è centrale la presa per pochi giorni della città di Alba, scandisce i tempi di una disillusione che però si trasforma nella scoperta di una più autentica solidarietà umana, emersa da una vita aspra ma ricca di valori, che non può essere più , come un tempo, mitizzata. In questa esperienza, sancita dall'incitamento alla speranza di Nord, mitico capo partigiano, Johnny ritrova la propria vera identità.
Fenoglio mise a frutto la conoscenza della letteratura anglosassone: Shakespeare e Marlowe, Coleridge e Th.E. Lawrence. E la sua capacità di analisi di una condizione umana emblematica, dominata dalla tragica necessità della violenza. Nello sforzo di sottrarsi ai moduli letterari del neorealismo, ha elaborato uno stile di intensa espressività, grazie alla mescolanza di diversi registri linguistici e alla inserzione, soprattutto nelle ultime opere, di lunghi brani in un inglese personalmente rivissuto. La sua pagina, costruita attraverso un continuo travaglio formale, raggiunge spesso un respiro epico.

(La foto: Beppe Fenoglio, con sigaretta e bottiglia della coca-cola: una immagine inusuale per un "letterato", specie in quegli anni. Questa foto fu mandata da Fenoglio a Italo Calvino, editor della casa editrice Einaudi, per pubblicizzare i "Ventritrè giorni").


Contesto storico: realismo narrativo italico dopo il 1945

© Antenati, 1995-6


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